di LUCIANO PIRAS
«I due figli di un sardo sono gli unici sopravvissuti di un’intera palazzina. Gli altri residenti sono morti tutti, annegati nel garage e nella tromba dell’ascensore. I genitori di questi due ragazzi, invece, che vivevano in un’altra casa, hanno perso le auto. Un altro sardo ancora, in un paese vicino, ha perso tutto. La sua casa è completamente distrutta, quel poco che resta lo stanno demolendo per ragioni di sicurezza. L’avevano ristrutturata da poco, ora devono ripartire da zero. I danni subiti si aggirano intorno ai 300mila euro». Pierluigi Melis prende fiato, manda un messaggio audio via whatsapp: sembra un bollettino di guerra. «Sto cercando di capire se ci sono altri sardi travolti dallo tsunami» dice il presidente del Circolo Shardana di Valencia. È lui, ogliastrino di Jerzu, guida turistica in Spagna, che fa da tramite per lo smistamento dei soccorsi e la conta dei danni. «Il cibo e beni primari ci sono, servono vanghe, varechina, scope, mascherine, guanti. Ci sono diversi punti di raccolta, quello più grande è all’interno dell’Estadio de Mestalla del Valencia calcio. «È fondamentale che l’attenzione resti alta, nelle prossime settimane questa gente avrà ancora più bisogno di ora. Anche se il sostengo non manca, la partecipazione dei sardi, degli italiani, della popolazione locale è davvero grande, è una dimostrazione continua di orgoglio e di umanità» assicura Melis, in contatto continuo con la Regione Sardegna. L’assessora del Lavoro con delega all’emigrazione, Desiré Manca, gli ha garantito massimo impegno per portare aiuti alle famiglie dei sardi travolti dall’alluvione della scorsa settimana.
Anche la Fasi, la Federazione delle associazioni sarde in Italia, si rimbocca subito le maniche. «Siamo vicini agli emigrati sardi colpiti dalla devastante alluvione che ha interessato la regione valenciana nel sud est della Spagna» sottolinea il presidente Bastianino Mossa. Il mondo dei Circoli – è una garanzia – è pronto «a intraprendere iniziative concrete, in sinergia con il Circolo Shardana di Valencia a sostegno delle persone e delle famiglie sarde in difficoltà nel territorio spagnolo». Mossa ha contattato telefonicamente il presidente dell’Asociación cultural Sharda Pierluigi Melis, sincerandosi personalmente dello stato di salute dei conterranei presenti nella regione valenciana. «Pierluigi mi ha descritto nei particolari l’immane catastrofe. Fortunatamente non ci sono stati danni a persone facenti parte dell’associazione sarda, ma alcuni hanno subito danni materiali importanti per le loro abitazioni e le loro cose». Mossa e Melis hanno parlato di come i fenomeni climatici non stiano risparmiando nessuna nazione, stravolgendo i territori «in cui ci troviamo noi emigrati, ne sono testimonianza quanto accaduto nelle Marche, in Toscana, in Liguria e ultimamente in Sardegna e in Emilia Romagna» elenca il presidente della Fasi. «Auguro a tutta la Spagna un pronto ritorno alla normalità – sottolinea Mossa –, lo auguro a Pierluigi Melis e a tutti nostri conterranei. La Federazione c’è ed è sempre pronta a portare aiuto laddove c’è bisogno di aiuto. La solidarietà è la nostra cifra fondante, è un valore assoluto che noi sardi ci portiamo ovunque. Ci siamo e ci saremo, siamo pronti a fare la nostra parte».
Complimenti 👏👏👏👏👏, non è attinente a questo spot, però come governo italiano bisogna vergognarsi di non aver attivato una macchina x aiutare il popolo Spagnolo,la Farnesina dove sta’? Tante persone italiane che lavorano fuori, comunque scusate la mia osservazione, saluti 💪💪💪
Bravissimi!
👏👏👏👏
Dolore