di BRUNO MOSSA
La vivace comunità dei Sardi in Canada si è data appuntamento a Vancouver per riaffermare l’attaccamento alle proprie radici.
L’occasione è stata fornita dalla proiezione dei cortometraggi della rassegna Visioni Sarde avvenuta il 27 ottobre presso gli spazi dell’Italian Cultural Centre.
Ha organizzato l’evento Vito Fiore Bruno presidente del Comites e del Centro Culturale Italiano di Vancouver.
I sardi di Vancouver, rappresentati da Antonio Fadda, sono accorsi numerosi per manifestare la volontà di mantenere vivi i contatti con l’isola. Emozionati si sono stretti intorno alle note di “Ambasciadores de Sardegna”, l’inno dedicato ai sardi di tutto il mondo. Le parole «a manos tentas, istrintas impare, frades chin frades devimos istare». di Angelo Curreli, cantate da Maria Giovanna Cherchi, sulle melodie di Gino Marielli dei Tazenda hanno ben interpretato i sentimenti di fratellanza e unione che rendono speciale l’emigrazione sarda.
I film “Quello che è mio di Gianni Cesaraccio, “La punizione del prete” di Francesco Tomba e Chiara Tesser e “Tilipirche” di Francesco Piras sono stati proiettati nella versione originale per ribadire la centralità della limba nella conservazione dell’identità e della specificità culturale.
La stretta relazione tra cibo e identità culturale ha, infine, indotto Maria Giovanna Filia, consultore Sardi del Canada, a proporre ai convenuti un rinfresco a base dei prodotti tipici sardi
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