PATRIMONIO IDENTITARIO E OPPORTUNITA’ TURISTICHE, LE PIETRE TRA SACRO E PROFANO: LA TAVOLA ROTONDA NELL’VIII EDIZIONE DEL ‘CAMMINO DI SAN SATURNINO’ A GERGEI

Il 27 ottobre, nella Sala consiliare del Comune di Gergei – Sud Sardegna, si è tenuta la tavola rotonda intitolata “Patrimonio identitario e opportunità turistiche: Le pietre, tra sacro e profano”, in occasione dell’ottava edizione di “Sulle orme del Cammino di San Saturnino”.

Un importante evento per celebrare il patrono di Cagliari e Isili e valorizzare il patrimonio sardo attraverso un percorso intriso di storia e spiritualità, in collaborazione con l’associazione Athanatos e il Comune di Gergei, con il supporto della Regione Autonoma della Sardegna.

L’incontro, moderato da Francesco Casu e introdotto da Filippo Spanu, ha visto la partecipazione delle Autorità e diversi esperti:

– Rossano Zedda, Sindaco di Gergei

– Don Ignazio Serra, Incaricato per la Pastorale del Tempo Libero, Turismo e Sport (che non potendo essere presente di persona ha inviato ai presenti un video di approfondimento)

– Marzia Cilloccu, dell’Ufficio di Gabinetto dell’Assessore al Turismo, Artigianato e Commercio

Tra i relatori, abbiamo ascoltato con estremo interesse:

– Michela Floris dell’Università di Cagliari che ha esaminato le opportunità di sviluppo turistico nelle zone interne insieme a Elisabetta Gola.

– Mauro Dadea, archeologo, che ha illustrato in particolare la vita e di San Saturnino e il significato dei simboli associati al suo martirio: il sangue, la pietra e l’acqua.

– Donatella Murtas, direttrice di ITLA Italia, che ha trattato il tema dell’arte della costruzione in pietra a secco sottolineando l’importanza di passare dalla consapevolezza responsabile all’attivazione di buone pratiche, promuovendo la sostenibilità e la valorizzazione delle tradizioni locali.

L’UNESCO ha riconosciuto nel 2018 ‘L’arte della costruzione in pietra a secco’ come patrimonio culturale immateriale dell’umanità, premiando coloro che preservano e utilizzano questa tecnica tradizionale per creare opere durature e in armonia con il paesaggio. Questo riconoscimento non solo celebra la tradizione, ma richiede anche un impegno coordinato tra istituzioni, associazioni e comunità per ottenere risultati concreti. L’obiettivo è promuovere una circolarità virtuosa che migliori la qualità dei luoghi, il benessere delle persone, la biodiversità e le economie locali, con la Sardegna che gioca un ruolo cruciale grazie al suo ricco patrimonio di costruzioni in pietra a secco.

– Cristiano Erriu, Segretario generale della Camera di Commercio di Cagliari, ha approfondito gli strumenti per promuovere lo sviluppo nelle aree interne della Sardegna.

– Infine, Beatrice Auguadro, socia fondatrice dell’associazione Perdas Novas e co-progettista del nuraghe trilobato e della stazione sperimentale di Gergei, che ha illustrato insieme a Claudio Ollanu le attività dell’Associazione, il cui impegno è dedicato da vari anni alla promozione e valorizzazione della Civiltà nuragica e della storia della Sardegna e il Progetto Nuraghe, ovvero l’avvio di un cantiere per la costruzione di un Nuraghe complesso con tecniche arcaiche per comprendere il sistema costruttivo e l’organizzazione logistica di un cantiere di epoca nuragica e – attraverso la creazione di questo centro di interpretazione/sperimentazione – arricchire la narrazione storica intorno alla Civiltà Nuragica, esplorando i suoi legami con le altre civiltà del Mediterraneo Antico.

L’Associazione Perdas Novas ha avviato una prima stazione di prove per la sperimentazione del metodo di posa dei mensoloni e della chiusura apicale del nuraghe a tholos (la parte sommitale oggi non più visibile in nessuno degli oltre 8.000 nuraghi presenti in Sardegna perché crollata) visitabile a Gergei in località Is Perdas.

Riteniamo che il Progetto Nuraghe possa favorire un’incisiva promozione del patrimonio archeologico e culturale della Sardegna, costituendo un cantiere-laboratorio utile per la valorizzazione, lo studio, la ricerca e la sperimentazione della lavorazione della pietra e delle tecniche di restauro e consolidamento delle murature a secco. Attraverso la riscoperta dei saperi materiali legati alle attività connesse al cantiere, intendiamo prestare particolare attenzione anche ai saperi immateriali e ai valori antropologici che meritano di essere valorizzati.

L’evento ha rappresentato un’opportunità significativa per discutere lo sviluppo turistico delle aree interne sarde e per valorizzare le iniziative culturali. Ci troviamo in uno dei sei comuni dell’entroterra, custode di tradizioni secolari, lungo un cammino che è culminata il 30 ottobre a Cagliari, con celebrazioni in onore del Santo.

Nella stessa giornata, a Gergei, si è svolto un laboratorio di costruzione di muretti a secco nell’ambito della manifestazione Saboris Antigus insieme ai bravissimi maestri costruttori Claudio Ollanu, Ignazio Marongiu, Andrea Porceddu, Matteo Marangon a cui si è aggiunto l’amico Oscar. L’attività ha portato all’installazione di un muretto realizzato con la tecnica tradizionale, illustrando ai presenti le fasi di realizzazione e i principi fondamentali per garantirne stabilità ed efficienza.

Un ringraziamento a tutti coloro che hanno partecipato e contribuito a rendere questa giornata indimenticabile!

Per saperne di più sul progetto Nuraghe e sulle attività della nostra associazione Perdas Novas, visitate il nostro sito www.perdasnovas.it o veniteci a trovare a Gergei, Località Is Perdas oppure scrivete a perdasnovas@gmail.com

Aggiungi ai preferiti : Permalink.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *