di BRUNO MOSSA
“The missing boys”, il film di Davide Catinari che racconta la new wave in Sardegna, sarà proiettato mercoledì 13 novembre a Bologna, quale evento speciale all’interno del Festival Visioni Italiane.
Sarà un singolare viaggio nel cuore pulsante della scena musicale sarda del decennio 1979-1989 in grado di restituire voce, immagini ed emozioni ad anni di grande fervore creativo e vivace trasformazione giovanile.
Davide Catinari
Davide Catinari, artista sardo poliedrico e multiforme si esprime con molteplici mezzi di alta qualità artistica.Laureato in Scienze Politiche è musicista, operatore culturale e scrittore. Autore, promoter di musica internazionale e direttore artistico di “Vox Day” scrive di musica su Linus, e dal 2017 è impegnato nel reading “Periferie dell’Infinito”, di cui è autore e regista. Nel maggio 2022 pubblica il suo primo romanzo con Camena Edizioni, intitolato “White Light”. Già frontman e cantante dei Crepesuzette, una delle prime formazioni del panorama new wave italiano ha fondato a Cagliari la band Dorian Gray. È il primo gruppo europeo in Cina Popolare in occasione dello storico tour del 1992, con cui Davide Catinari ha effettuato centinaia di concerti in molte città in tutto il mondo: fra le tante Londra, Berlino, Amburgo, Toronto, Città del Messico.
“The Missing Boys – leggiamo nelle note di regia – rappresenta la ricostruzione cinematografica di una stagione storica estremamente importante, caratterizzata da uno spartiacque generazionale che ha prodotto mutamenti tali da generare l’emergere di nuovi modelli antropologici – sociali, culturali ed estetici – destinati a trasformare la percezione del mondo contemporaneo.
Gli scenari e i luoghi proposti nel film costituiscono una chiave di lettura che rimanda al concetto portante del progetto: tracciare un percorso che parta dal basso per arrivare a definire i passaggi obbligati della genesi di un movimento spontaneo, generato dall’urgenza espressiva e dalla necessità di produrre un cambiamento atteso e irreversibile.
Il filo invisibile che intreccia la narrazione ad ambienti seminascosti o scarsamente illuminati, come sotterranei, tunnel, cripte, viali, vicoli, tunnel, scalinate, esprime la natura seminale di una rivoluzione individuale ancora prima che collettiva, capace di riconoscersi attraverso tratti comuni come musica, estetica, visione della vita invece che attraverso la condivisione di una stessa ideologia.
I soggetti si muovono perlopiù all’interno di strutture caratterizzate da spazi delimitati, talvolta sottilmente claustrofobici, come a rappresentare l’estrema cesura con tutto ciò che possa contaminarne la purezza, l’originalità, il messaggio. In questo senso la presenza di edifici storici con elementi architettonici curvilinei così come di gallerie urbane rappresenta
una simbologia legata al distacco del cordone ombelicale tra quella generazione e le sue radici, il superamento della protezione materna rappresentata da un isolamento mentale oltre che oggettivo, un viaggio alla ricerca dei propri simili, a qualsiasi latitudine e a qualsiasi costo.
La scelta di ridurre l’editing al minimo è finalizzata a mantenere l’immediatezza nelle testimonianze e la percezione esatta dei contenuti del racconto, sia in prima che in terza persona”.
La colonna sonora del film è costituita dalle musiche dei gruppi new wave, dark e post punk che animarono l’isola da Sassari a Cagliari negli anni ’80: Demodé, Crepesuzette, Nice ray, Physique du Role, Rosa delle Ceneri, Cult of Destiny, Ici on Va Faire, Vapore 36, Polarphoto, Agorà, Weltanschauung, Maniumane, Anonimia, Quartz, Autosuggestion, Femme Publique.
‘The Missing Boys’ è l’affresco di una generazione di giovani mossa dal sogno di creare una musica nuova nella scena isolana decisamente distante dal resto del mondo. La storia di band che hanno dimostrato di poter competere ad armi pari con le altre d’Italia e del resto del mondo.
La pellicola di Catinari ha subito riscosso pieno successo e tanti riconoscimenti. È stata ammessa al gruppo dei quindici semifinalisti dello ScandinavianInternational Film Awards 2023 e alla Sezione International Documentary del Glendale International. È stata selezionata a: Berlin Lift Off Festival, Rome World Cinema Fest, Toronto Lift Off Festival, Madriff – Madrid Indipendente Cinema Festival, Everybody needs Somebody Albuquerque Film Festival. Ha vinto, quindi, il Premio Best Documentary Feature ai New York Independent Cinema Awards.
Davide Catinari, presenterà il documentario al cinema Modernissimo di Bologna e dialogherà con il pubblico affiancato da personalità del calibro di Igort, Francesco Pacoda e Oderso Rubini,.
Igort
Igort, al secolo Igor Tuveri, nato a Cagliari è un eccletico artista di fama mondiale. Autore prolifico di graphic novel pluripremiati, è regista, illustratore ed editore. È anche autore di musiche, racconti e romanzi. Il suo ultimo libro, Quaderni ucraini è dedicato alla guerra in Ucraina. È stato il primo occidentale a disegnare un manga in Giappone e ha pubblicato su tutte le più prestigiose riviste italiane e internazionali. I suoi lavori sono stati esposti in numerose mostre a Milano, Lucca, Parigi, Ginevra, New York, Tokyo, Shanghai, Londra e in tante altre città. Nel 1992 disegna un orologio Swatch, che sarà il modello dell’anno. Premiato al Comicon come migliore disegnatore, a Lucca Comics come migliore autore, vince il Premio Napoli per la diffusione della cultura italiana e il Premio Romics alla carriera. Ha cura la regia e la sceneggiatura di 5 è il numero perfetto, film interpretato da Toni Servillo, Valeria Golino e Carlo Buccirosso.
Oderso Rubini
Oderso Rubini, produttore discografico, scrittore e mentore riconosciuto della new wave italiana esplora molti aspetti del mondo dell’educazione, della comunicazione e dell’arte come imprenditore, videomaker, media designer, docente ed infine editore.
Durante la serata racconterà come abbia deciso di masterizzare “The Missing boys
– Selection Of Sardinian Wave 1980-1989 (Film Original Soundtrack) Il vinile, prodotto da Simone Fringuelli per Spittle Records è distribuito da Goodfellas Edizioni.
Dal gothic all’electro, dal post punk alla new wave questo disco rappresenta un tassello importante della storia della musica isolana ed è anche una preziosa testimonianza della vitalità di una periferia dell’impero che ha mal sopportato questo ruolo subalterno.
Pierfrancesco Pacoda
Sarà presente a Bologna anche il critico musicale e saggista, Pierfrancesco Pacoda. Giornalista e producer discografico, collabora con “Alias” e “l’Espresso”. Si occupa di linguaggi, culture e stili di vita giovanili, con un’attenzione particolare alla musica, posta al centro di numerosi suoi libri.
È l’ideatore e il direttore artistico della rassegna ArtRockMuseum, format di parole e concerti ospitata dal Museo della Città di Bologna. Vive e lavora a Bologna dove scrive per Il Resto del Carlino.
Ci sono tutte le premesse perchè la proiezione di “The Missing boys” a Bologna diventi un evento da non perdere assolutamente.
Save the date!
Scrivere in agenda: mercoledì 13 novembre ore 18.00 ‘The Missing Boys’ al Cinema Modernissimo, piazza Re Enzo 1/1. È questa una sala d’epoca di recente splendidamente recuperata che ospiterà il film e tanti artisti capaci di trasformare la serata in un evento indimenticabile.