L’ANTEPRIMA IN ARGENTINA: IL DOCUFILM “OLTRE IL MARE” DI IRIO PUSCEDDU ATTRAVERSA L’OCEANO

Irio Pusceddu in primo piano

Un nuovo incontro si è svolto con il Laboratorio “Distanti ma Uniti. Casa Sardegna Online” uno spazio culturale che permette a tutti i sardi nel mondo di ritrovarsi sempre.

In questa occasione abbiamo avuto l’onore di presentare il Docufilm “Oltre il Mare”, diretto da Irio Pusceddu e prodotto nell’ambito del progetto “A.G.I.S.C.I.” del Circolo “Peppino Mereu” di Siena, con il supporto della Regione Autonoma della Sardegna attraverso l’Assessorato del Lavoro, Formazione Professionale, Cooperazione e Sicurezza Sociale.

Dall’Italia sono stati presenti il dott. Ignazio Boi in rappresentanza della Regione Autonoma della Sardegna Assessorato del Lavoro, la Sig.ra Stefania Cuccu e il Sig. Elio Turis, Coordinatore dei Circoli Sardi del Centro Italia e del Laboratorio “Distanti ma Uniti. Casa Sardegna Online”, socio del Circolo “Peppino Mereu” di Siena

Dall’Argentina la Sig.ra Juana Signorini, Presidente del Circolo Sardo “Antonio Segni” di La Plata; anche si sono collegati dal Circolo Sardo di Tucumán, la Sig.ra Sara Paz de Vargiu, dal Circolo Sardo di Rosario con la presenza della Sig.ra Presidente Joana Tevez e dal Circolo Sardo di Neuquén e Patagonia Argentina, il Presidente Fernando Montarcé con il Professore di Italiano, Lic. Oscar Fava, con un gruppo di giovani studenti dei corsi di lingua italiana di detta Istituzione. Erano presenti la Sig.ra Roxana Baglieri, Consigliere del Com.It.Es – La Plata e Vice Presidente del Circolo Lucano di La Plata e la giovane Giuliana Burlando, rappresentante del Circolo Calabrese di La Plata, soci e amici del Circolo.

Il documentario si basa su 20 interviste a famiglie sarde emigrate negli anni ’60 per stabilirsi nel centro Italia e dedicarsi alla vita agropastorale. Non solo raccontano la storia che li ha spinti ad emigrare ma anche la testimonianza delle nuove generazioni di giovani sardi, degli ostacoli e dei pregiudizi che hanno sofferto come sardi di ieri e d’oggi in una terra lontana dalla loro, e la sfida di continuare in un futuro con l’azienda famigliare e tutto ciò che questo implica.

Non erano solo interviste, erano diari, poesie, fotografie, articoli, documenti, esperienze, forniti da queste famiglie. Storie di dolore e sacrificio, ma anche di gioia e speranza che fa di questo documentario un patrimonio culturale che non deve essere dimenticato, deve diventare uno spazio permanente con la possibilità di accedere in ogni momento e da ogni luogo del mondo.

Aggiungi ai preferiti : Permalink.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *