
Antonio Maria Pinna
di CRISTOFORO PUDDU
È scomparso il 19 settembre a Pozzomaggiore, all’età di 83 anni, il noto e stimato poeta a taulinu Antonio Maria Pinna; figura tra le più rappresentative tra gli aedi in limba. Poeta di grande vena e valenza, ereditata dal padre Zorzi (autore dei “Cantigos de ajania”, volumi pubblicati postumi per i tipi delle Edizioni 3T e fortemente voluti dal figlio); si afferma già dagli anni Settanta da vincitore di numerosi primi premi, nei più importanti concorsi letterari, e si fa apprezzare come uno dei maggiori poeti della Sardegna.
Antonio Maria Pinna è autore di grandi capacità e fantasia creativa. Sente e vive il ruolo del poeta in prima persona, con il raffinato dominio-conoscenza della limba e delle molteplici forme poetiche; impreziosisce i versi, di armoniosi musicali ritmi, che declama con arte emozionale e teatralità coinvolgente. È poeta che sa testimoniare la vita e tenere vive le verità eterne di umanità. Sulle sofferenze e vicende di quotidianità delle persone, scrive con partecipazione e ne soffre con amore: illumina se stesso e gli altri, con ciò che coglie e percepisce, dal continuo attingere di poesia che tiene viva e custodita nell’anima. Nella maggior parte delle composizioni riflette la dinamica costante dell’esistenza tra lotta-speranza e si riconosce in suoni e immagini di profondo legame alle idealità e alla natura isolana.
Ci piace ricordare una sua frase: “La poesia non è l’esercizio di una passione ma un grande dono, una chiamata per chi possiede doti innate”. Ebbene, il poeta Pinna ha sempre costantemente risposto alla “chiamata” con una attività lirica che scandisce l’esistenza, rivelando se stesso e cantando le condizioni dell’intera e globale umanità. E così, Antonio Maria, ci dona un lascito di immensa poesia e di sentimenti filtrati con profonda sensibilità.
Che dispiacere.
Grazie dell’articolo, scritto in maniera attenta e professionale. Tra le righe si colgono le sfumature della sensibilità del poeta e il suo amore verso la lingua sarda. Grazie, il ricordo di mio padre vive nei versi da lui composti con armonia.
R.I.P
Grazie infinite per questo articolo che riesce a far emergere la grande sensibilità del poeta e il suo profuso impegno per salvaguardare la lingua sarda. Ho apprezzato le parole e le sfumature attraverso le quali si rende onore alla figura umana e poetica di mio padre. Grazie.