di LUCIANO PIRAS
Le meraviglie della preistoria della Sardegna fanno tappa a Piacenza all’insegna dell’identità e della passione sportiva, oltre che dell’archeologia. Protagonisti la Fasi, la Federazione delle associazioni sarde in Italia, da una parte; la Fondazione Mont’e Prama, dall’altra; e il Cagliari calcio, dall’altro ancora. È di sabato scorso, infatti, 28 settembre 2024, il doppio evento che ha portato la terra dei nuraghi al centro dell’attenzione della città emiliana, la “Primogenita d’Italia”.
Due le conferenze organizzate per l’occasione nella Cappella ducale dei Musei civici di Palazzo Farnese: “I giganti di Mont’e Prama a 50 anni dalla loro scoperta”, a cura del responsabile dell’area scientifica e didattica della Fondazione Mont’e Prama, Giorgio Murru, e del fotografo Nicola Castangia, e “Il parco archeologico naturale della penisola del Sinis”, a cura di Ilaria Orri, archeologa della stessa Fondazione. Le immagini del Parco archeologico del Sinis e la presentazione delle sue bellezze, dal sito di Mont’e Prama a Cuccuru Arrius, dalla chiesa di San Salvatore allo stagno di Cabras che lambisce l’area museale, ha portato idealmente tutti i presenti in questo angolo unico del Mediterraneo occidentale.
Attento e particolarmente partecipe, il pubblico presente in sala, calamitato dalla ricostruzione minuziosa di un percorso cominciato cinquant’anni fa, nel 1974 appunto, con la scoperta delle statue dei Giganti, «un evento unico di cui la Nuova Sardegna dell’epoca dava notizia nelle sue pagine», sottolinea Bastianino Mossa, presidente della Fasi, impegnato sabato scorso a fare gli onori di casa. La Federazione dei circoli sardi, infatti, ha sede a Piacenza, presso la Corte La Faggiola. «È stata una iniziativa bellissima e significativa per il nostro mondo! Con una partecipazione importante da parte delle istituzioni locali e della Sardegna a Piacenza» racconta.
Al doppio appuntamento ha partecipato anche il Circolo “Sa Domu Sarda” di Cremona, nato inizialmente come Cagliari club per poi trasformarsi in associazione culturale “ambasciata dell’isola” in Lombardia.
«Questa giornata è frutto di un percorso iniziato tre anni fa – spiega ancora Bastianino Mossa – grazie all’accordo di collaborazione con la Fondazione Mont’e Prama, e partito in concomitanza con le trasferte nella penisola del Cagliari calcio». Genova (Palazzo Reale), prima; poi Venezia, Brescia, Parma, Bologna, Firenze (Uffizi), per proseguire a Torino (Museo egizio), Roma (Maxxi), Bolzano, Milano (Triennale), Aquileia e ora anche Piacenza. «Un vero e proprio tour che ha portato il mondo dell’emigrazione organizzata della Fasi e i suoi circa trentamila iscritti oltre che a conoscere i Giganti di Mont’e Prama, a sostenere con passione la loro squadra del cuore, il Cagliari, il Casteddu, in una esaltante cavalcata dalla serie B alla serie A – racconta Mossa –. Lo stesso apporto di tifo appassionato è stato fornito durante le trasferte della Dinamo Banco di Sardegna». Un progetto che sventola la bandiera identitaria «e che tramite la cultura dell’isola e la passione sportiva tiene coeso il popolo sardo che risiede in Sardegna e che abita fuori dalla Sardegna».
Anche l’assessore alla Cultura del Comune di Piacenza Christian Fiazza, intervenuto alla doppia conferenza, ha sottolineato l’importanza di «questo grande evento ospitato in uno dei posti più importanti di Piacenza, i Musei civici di Palazzo Farnese, dove è custodito un prezioso reperto dell’archeologia piacentina, il “Fegato etrusco”, e dove la comunità sarda celebra i 50 anni della scoperta dei Giganti di Mont’e Prama, nel segno della cultura e dell’identità». Fiazza ha rivelato la sua passione sportiva per il Cagliari già dai tempi di Gigi Riva, messa in evidenza da una maglia storica dei rossoblù che indossa nel tempo libero.
A ribadire il felice connubio tra la Fondazione Mont’e Prama, il Cagliari calcio e la Fasi, ci ha pensato Anthony Muroni, presidente della Fondazione. Cultura, passione sportiva, orgoglio identitario stanno così percorrendo tutto il territorio nazionale, attraverso i Giganti di pietra. Muroni ha ricostruito 50 anni di storia, presentato la Fondazione, dalla sua istituzione ai successi conquistati in termini numerici, con un trend in crescendo delle presenze presso il Museo “Giovanni Marongiu” a Cabras e nei siti che fanno parte del Parco archeologico del Sinis, e soprattutto in termini economici con un aumento progressivo degli incassi. Ha sottolineato, inoltre, l’importanza del “Festival letterario dell’archeologia” come pure lo “sbarco” dei Giganti nel pianeta Disney, con il settimanale Topolino, senza dimenticare i progetti didattici con le scuole della Sardegna e i tour dei Giganti in Italia e nel resto del mondo grazie all’apporto dei sardi sparsi ovunque.
L’altro grande protagonista della mattinata piacentina è stato il Cagliari calcio, rappresentato dal responsabile marketing Corrado Pusceddu, che ha illustrato i diversi progetti della società rossoblù finalizzati a diffondere un messaggio identitario sintetizzato nello slogan “Una terra, un popolo, una squadra”. Ha ricordato la dolorosa scomparsa di Gigi Riva e quella di altri campioni del Cagliari dello scudetto suscitando la commozione dei presenti. Pusceddu ha rimarcato la trasversalità del messaggio delle iniziative della squadra sarda «rivolte ai più giovani con il coinvolgimento importante degli sponsor e in collaborazione come in questo caso con la Fondazione Mont’e Prama e la Fasi è i suoi soci, circa trentamila, buona parte dei quali tifosi sparsi in dieci Regioni e quarantacinque Province d’Italia».
Avanti così…
Complimenti per l’ottimo lavoro
Felicitaciones!!!