di FRANCESCA BIANCHI
L’associazione arzachenese “La scatola del tempo” ha promosso diverse iniziative culturali, inserite in un ampio progetto denominato “Le Braci del Tempo”. Fino al 15 ottobre la chiesetta di San Pietro ospiterà la mostra “I temerari viaggiatori dell’800”, dedicata ai viaggiatori che hanno attraversato il territorio gallurese circa duecento anni fa. Molti scrittori stranieri parlarono della Sardegna, anche Mary Davey, una donna coraggiosa che in quel periodo decise di attraversare l’Isola e arrivò ad Arzachena per la festa di S. Maria, nel mese di maggio. In una bella intervista che uscirà prossimamente su FtNews, Mario Sotgiu, Presidente dell’Associazione “La Scatola del Tempo”, ha raccontato che sono stati estratti e tradotti i passi in cui queste scrittori parlano del territorio arzachenese. Nella chiesa è esposta anche una bellissima realizzazione artistica degli infioratori arzachenesi.
la mostra fotografica “Con la luce negli occhi”, allestita nella sala espositiva del Museo Civico “Michele Ruzittu” di Arzachena, è dedicata alla Costa Smeralda, sarà visitabile fino al 30 settembre. Mario Sotgiu ha raccontato che la luce presente nel titolo dell’esposizione vuole fare riferimento alla “luce che brilla negli occhi delle persone che sanno guardare lontano, ma anche alla luce della straordinaria bellezza della Costa Smeralda”. Nella mostra si possono ammirare molte foto inedite e altre foto storiche, recuperate a Sassari da Emanuele Tecleme, quindi anche vecchi articoli su periodici dei primissimi anni ’60, in cui si parla dell’Aga Khan che “sta comprando la Sardegna”.
Sotgiu ha sottolineato l’importanza della collaborazione del Comune di Arzachena, che sta finanziando interamente queste iniziative, e della Parrocchia di Santa Maria della Neve, grazie a Don Mauro Moretti, che mette a disposizione gratuitamente i locali in cui vengono organizzate queste iniziative culturali. Sotgiu ha rivolto un ringraziamento particolare all’Assessorato alla Cultura, guidato da Valentina Geromino, e a tutti i volontari che si alternano per tenere aperti il Museo del Pane e la chiesetta di San Pietro.