di GRAZIA BRUNDU
Ospiti della sezione internazionale Andrés Neuman, Gioconda Belli, Aroa Moreno Durán, Elisa Biagini e Maria Grazia Calandrone. E poi Stefano Fresi nel reading Don Chisciotte della Mancia; Gigio Alberti in Ahi, Sudamerica; Amanda Sandrelli e Chiara Caselli in Il ritmo delle onde. Omaggio a Maria Lai.
Con i suoi scorci pittoreschi, le sue piazzette, le spiagge, i tramonti su Capo Caccia, Alghero è pronta a trasformarsi ancora una volta, per residenti e turisti, nella capitale della grande letteratura in lingua spagnola grazie al festival Dall’altra parte del mare, che ritorna con la consueta sezione estiva internazionale dall’8 all’11 agosto. Ma nei giorni del festival non risuoneranno solo gli accenti delle diverse varianti dello spagnolo: in piazza Sulis le rotte degli autori provenienti dalla Spagna e dall’America Latina s’incroceranno con quelle di scrittori, attori, musicisti di diverse regioni d’Italia. Sardegna compresa, naturalmente.
Ideato e curato da Maria Luisa Perazzona ed Elia Cossu di Associazione Itinerandia eorganizzato con la collaborazione di Monica R. Bedana, traduttrice letteraria e direttora della Scuola dell’Università di Salamanca in Italia, il festival, giunto alla sua XI edizione, è sostenuto dalla Regione Sardegna, dalla Fondazione Alghero, dalla Camera di Commercio di Sassari nell’ambito del progetto di promozione turistica e culturale Salude&Trigu, dal Comune di Alghero e da quello di Putifigari, tappa finale dell’evento.
Le biografie degli ospiti di questa edizione tracciano un ideale viaggio letterario che approda ad Alghero partendo dall’Argentina con Andrés Neuman, attraversa il Nicaragua con Gioconda Belli, la Spagna con Aroa Moreno Durán el’Italia con Elisa Biagini e Maria Grazia Calandrone. Un viaggio che coinvolge varie forme d’arte, e quindi anche gli attori Stefano Fresi, Gigio Alberti e Amanda Sandrelli e l’attrice, regista e fotografa Chiara Caselli.
Ogni serata si aprirà con i Preludi Musicali curati dai talentuosi allievi dell’Istituto Artistico Musicale Giuseppe Verdi di Alghero che saranno accompagnati da Anna V. Vilari e Raimondo Dore. Un appuntamento molto apprezzato dal pubblico già lo scorso anno. Tornerà anche il momento conviviale della domenica in forma di aperitivo letterario, che verrà offerto in collaborazione con l’azienda agrituristica Sa Mandra e le Tenute Sella & Mosca. L’azienda aprirà al pubblico le porte della sua tenuta domenica 11 agosto e renderà ancora più piacevole il festival con un calice di vino.
Il filo conduttore degli eventi in programma sarà Nuotare controcorrente. Ogni autore ospite del festival interpreterà questo tema in base alle proprie esperienze di vita e di scrittura, e così sarà anche per i reading letterari. In Don Chisciotte della Mancia l’attore Stefano Fresi racconterà il personaggio di Miguel de Cervantes, archetipo di ogni essere umano che ancora vive in direzione ostinata e contraria; lo accompagneranno le musiche di Salvatore Maltana e Massimo Russino (8 agosto).
Lo spettacolo Il ritmo delle onde. Omaggio a Maria Lai (10 agosto) ci svelerà la sorellanza artistica nata nel nome dell’artista di Ulassai e costituita da Amanda Sandrelli (voce recitante) e Chiara Caselli (autrice delle immagini).
Nell’ultimo reading in programma, Ahi, Sudamerica, Gigio Alberti, attingendo alle parole di autori di culto come Julio Cortazar o Osvaldo Soriano, traccerà il ritratto di un continente che allo sguardo europeo appare sempre pervaso di magia e bizzarria. Le musiche saranno di Zaira Zingone e Graziano Solinas (11 agosto).
Ad aprire il festival, l’8 agosto, sarà lo scrittore e poeta argentino Andrés Neuman, considerato da anni uno degli autori più rilevanti del panorama letterario in lingua spagnola. Lo scrittore, che ha ottenuto prestigiosi riconoscimenti sia in patria che all’estero, dialogherà con Raffaele Sari del suo romanzo Ombelicale (Einaudi. Traduzione di Silvia Sichel), diario lirico e autobiografico di un padre in attesa della nascita di un figlio.
Il 9 agosto il festival accoglierà una delle voci più poderose dell’America Latina, la nicaraguense Gioconda Belli, che dell’arte di nuotare controcorrente ha fatto la propria cifra stilistica, non solo in letteratura ma anche nella vita. Fin dagli anni Settanta ha infatti militato nel Fronte Sandinista di Liberazione Nazionale e ha poi trasposto quell’esperienza nel romanzo parzialmente autobiografico La donna abitata(Edizioni E/O. Traduzione di Margherita d’Amico), che nel 1988 le ha dato fama mondiale. Gioconda Belli dialogherà della sua raccolta poetica Il pesce rosso che ci nuota nel petto (Molesini Editore. Traduzione di Emilio Coco) con la giornalista Cristina Nadotti e sarà anche la protagonista del reading poetico Tra due sponde. A fare da contrappunto sarà la poetessa fiorentina Elisa Biagini, con l’accompagnamento dei musicisti Mauro Uselli (flauto)e Giangiacomo Carta (pakhawaj). L’appuntamento sarà arricchito dai profumi dell’Anghelu Ruju, che verrà offerto al pubblico grazie alla collaborazione con le Tenute Sella & Mosca.
La terza ospite internazionale (10 agosto) sarà la scrittrice e poetessa madrilena Aroa Moreno Durán, che la critica definisce come una delle voci più originali della nuova letteratura spagnola. Al festival dialogherà del suo romanzo Bassa marea (Guanda. Traduzione di Roberta Bovaia) con la giornalista Anna Veneruso.
La poesia e la narrativa italiana contemporanee saranno invece le protagoniste della giornata dell’11 agosto: tornerà Elisa Biagini, poeta, traduttrice letteraria e insegnante di scrittura nella sede fiorentina della New York University. Durante l’aperitivo letterario che avrà luogo nell’azienda agrituristica Sa Mandra, Elisa Biagini converserà della sua raccolta poetica Filamenti (Einaudi) con Joan-Elies Adell e Stefano Resmini. La sera, infine, a Putifigari, la poeta, narratrice , conduttrice e autrice Rai Maria Grazia Calandrone incontrerà il pubblico per un dialogo con Patrizia Sardo Marras sul suo ultimo, toccante romanzo autobiografico Dove non mi hai portata (Einaudi). Nelle pagine del libro l’infanzia e la giovinezza dell’autrice s’intrecciano al racconto di un’epoca in cui i diritti delle donne italiane erano quasi inesistenti, nonostante da allora sia trascorso solo qualche decennio.