di PIER BRUNO COSSO
Tottus in Pari per me è l’Isola di un’Isola. Come un piccolo pianeta di carta e bit con dentro tutto: sentimenti, emozioni, orgoglio sardo. Racchiuso in un fantastico territorio immaginario, senza confini, che abita in ogni angolo fisico della nostra meravigliosa Isola Madre: la Sardegna.
Tottus in Pari contiene l’intera regione, e l’intera regione sta tutta dentro l’immenso cuore di Tottus in Pari.
La nostra “piccola” Isola di pagine risiede nelle stesse coordinate geografiche della grande Isola, e da lì parte per infinite rotte che arrivano in tutto il mondo.
Quando penso a Tottus in Pari penso ad angoli di Sardegna che portano la nostra voce e il nostro sole a Torino, o a Milano, a Bologna, a Roma, ma anche in Inghilterra, a Copenaghen, in America o in Australia.
Penso alla bellezza di essere qui e lì, contemporaneamente, qui, e in ogni “lì”. Di essere vicino a tutti i sardi che abitano il mondo rimanendo orgogliosamente sardi nel petto. Perché sardi non è un aggettivo, è uno stato d’animo, una sensibilità particolare. Come quando in televisione la telecamera spazia tra il pubblico dei grandi eventi e fa una svirgolata su quel chiassoso sventolare della bandiera dei Quattro Mori. Un battito che accelera, un sorriso che sfugge al controllo. Significa che laggiù c’è uno di noi che fa volare un boomerang di nostalgia nello spazio celeste per portare un saluto e riportarlo indietro. Come un messaggio dentro una bottiglia affidato al mare.
Ecco, per me Tottus in Pari è ognuno di quei messaggi in ogni pagina. Siamo lontani, oppure vicini, davanti allo stesso cielo o lo stesso mare, ma ci tocchiamo la mano per comunicare pensieri, per salutarci e far sapere che ci siamo, che siamo gente sempre un po’ speciale, orgogliosa di raccontarlo a tutti. Di urlarlo, anche dalle righe di Tottus in pari.
È un’emozione, un contatto umano, un abbraccio virtuale, ma fraterno, che noi abbiamo il privilegio di scambiarci. E per noi intendo chi è nato in questa terra, e chi ci è arrivato per amore o per errore ma la ama incondizionatamente.
La nostra rivista è quel legame indissolubile, è quella voce che emerge su tutto, da qui a ogni dove, e da ogni dove a qui. Tottus in Pari è ambasciatore di questo vincolo, che è emozione, che inorgoglisce e a volte ti fa commuovere.
Certo, problemi ne abbiamo tanti, di vecchi e di nuovi, ma se sventoliamo la bandiera dei Quattro Mori, e se ci commuoviamo nel vederla svettare in tanti angoli del mondo, vuol dire che ci possiamo salvare.
Tottus in Pari collega e unisce tutto questo frastuono di sensazioni.
Non posso fare a meno di leggere una pagina della nostra rivista e di pensare che in quello stesso momento, a miglia e miglia di distanza, qualcuno è su quelle identiche sensazioni. Questo viaggio ideale e istantaneo è quel piccolo miracolo che compie ogni numero. Tottus in Pari ti dà questa esatta sensazione, qual legame quasi familiare, che si è lontani, ma si è tutti lì. Come una famiglia, che può capitare che per la distanza non ci si incontri, ma che senti sempre presente.
Grazie Tottus in Pari, continua così.
Ringrazio con tutto il cuore Tottus in PARI per l’ospitalità e la fiducia in questi anni. E dico che 1000 numeri non è un traguardo ma una gran bella partenza.
Grazie al bravissimo direttore Max Perlato
👏🏻👏🏻👏🏻
Auguri!
·
❤️👏🏻👏🏻👏🏻👏🏻
Congratulazioni 👏👏👏👏
Bravo
Congratulazioni
Grandissimi Max e Pier Bruno Cosso !
Complimenti Pier Bruno!
👏👏👏