EMANUELE BALIA, STEFANO PIRAS E ALESSIO PORCEDDU REALIZZANO IL VIDEO GAME “IDILI” CON LA COLLABORAZIONE DEL TEDESCO RAPHAEL BERNAL TEJEDOR E DELL’AUSTRALIANO INTELMOVE: UNA PROMOZIONE NON CONVENZIONALE PER IL NURAGHE IS PARAS DI ISILI E PER LA MASCHERA SA FILONZANA DI OTTANA

Stefano Piras, Raphael Bernal Tejedor, Emanuele Balia

Emanuele Balia, laureato al Conservatorio di Cagliari in Musica e Nuove Tecnologie, ha integrato la formazione nel multidisciplinare campo dell’arte e dell’innovazione tecnologica. Esperto in programmazione audio e musica elettronica, alimenta e allarga il suo campo di operatività nella creazione di arte 3D e nell’immersione suggestiva ed esperienziale della realtà virtuale. Vari ed interessanti i percorsi e le collaborazioni d’avanguardia, con “esplorazioni” inedite sul filo della ricerca innovativa. 

Ricordiamo di Emanuele Balia, i tanti partecipati contributi a laboratori, ad eventi di valenza sociologica, artistica e tecnologica per le arti digitali. Ed ancora le collaborazioni sviluppate con Ars Electronica o con i progetti di Umanesimo Artificiale, attraverso esperienze performative e immersive in un connubio di arti, al confine tra umano e artificiale. Rilevante l’esperienza, con il compositore e Maestro d’organo Gabriele Agrimonti, di aver creato dialogo, sintesi e intesa musicale tra computer e l’organo Merklin del XIX secolo, nella Chiesa di San Luigi  dei Francesi a Roma; il luogo di culto, in stile architettonico rinascimentale, è chiesa nazionale dei francesi capitolini dal 1589 e nella quinta cappella della navata di sinistra, tra le tante preziosità, accoglie tre capolavori del Caravaggio, dedicati a San Matteo.

Attivo nelle nuove frontiere digitali, con sensibilità e passione identitaria, si relaziona con le necessità dell’Isola e collega gli inesplorati e nuovi orizzonti tecnologici per diffondere conoscenze a favore dello sviluppo culturale, turistico ed economico della Sardegna.  Una nuova dimensione di mondo e dell’intelligenza artificiale di servizio, insomma un mondo virtuale parallelo  ed estensione della realtà quotidiana, che attraverso le piattaforme rivoluzionarie potenzino le attività ed amplifichino le offerte dei territori sardi.

E appunto un video game, titolato“Idili”, tra parallelismo fantastico e realtà, è l’opera creata da un gruppo di lavoro internazionale che realizza una storia ambientata nel nuraghe Is Paras  di Isili. L’innovativo prodotto, ideato e creato da Stefano Piras, con la determinante e qualificata professionalità del tedesco Raphael Bernal Tejedor,  un ragazzo australiano conosciuto come Intelmove, Alessio Porceddu ed Emanuele Balia, Creator esperto Metaverso, è un esempio e contributo  per la promozione-incentivazione turistica delle diverse aree e patrimonio archeologico e naturale della Sardegna. Una coinvolgente esperienza di ambientazione e fascinoso linguaggio di promozione in realtà virtuale e d’avventura interattiva. Una promozione non convenzionale che, oltre al nuraghe di Isili, alimenta la conoscenza della maschera femminile Sa Filonzana di Ottana, l’enigmatica figura di tessitrice capace di muovere i fili del  Fato, e “comunica la Sardegna al resto del mondo, con una storia contestualizzata all’interno dei luoghi,  delle leggende e dei territori  isolani”. La Sardegna, espressione di bellezza e storia si presta ad ogni forma di narrazione e veicola magnificamente in immagini declinate su video game.

Una nuova frontiera ed opportunità per raccontare, tra spazi immersivi e multisensorialità, di cultura isolana nell’era digitale e con strategie innovative di marketing per la diffusa sensibilizzazione alla cultura del territorio. Un livello emotivo e sociale di fruizione della Sardegna con la magia e senso della realtà virtuale e dimensione immaginaria, frutto di elaborate modalità di espressione “della realtà aumentata”.

Ammirevole il sinergico impegno dei giovani sardi nel progetto del video game. Emanuele Balia, dando senso all’internazionalità e alla partecipazione del giovane tedesco e australiano, ci sottolinea che “la cosa più bella della missione è stato il coinvolgimento di due professionisti stranieri, ora appassionati a questi luoghi e che hanno contribuito al progetto con passione ed esperienza”.

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