di ILENIA MURA
Vinitaly 2024: 124 cantine sarde presenti con ben 92 vini premiati in questa edizione di successo che ha registrato l’arrivo di oltre 280 mila visitatori. Il re indiscusso della fiera del vino e dei distillati, rivolta agli operatori del business sui mercati internazionali? Elio Carta della distilleria e cantina Silvio Carta.
Con la Vernaccia di Oristano Riserva 2004 si è aggiudicato il titolo di miglior vino bianco italiano per la prestigiosa guida 5StarWines – the Book. All’imprenditore dell’azienda di Baratili San Pietro (Oristano), un visionario che produce – fra gli altri distillati di successo – anche il Whisky from Sardinia, è andato anche il “Premio Angelo Betti – Benemeriti della vitivinicoltura”, l’annuale “Gran Medaglia di Cangrande” alle istituzioni o personalità che, con la propria attività professionale o imprenditoriale, più hanno contribuito al progresso qualitativo della produzione viticola ed enologica della propria regione e alla crescita del mondo del vino italiano.
La Sardegna trionfa ancora quest’anno conquistando il podio del “Vinitaly International” 2024 andato alla Cantina Argiolas di Serdiana. Il riconoscimento, assegnato ogni anno alle personalità che si distinguono nel contesto nazionale e internazionale per la loro meritoria attività, è stato consegnato a Valentina e Francesca Argiolas.
“Ricevere questo importante riconoscimento che porta la nostra Isola ai vertici assoluti dell’enologia mondiale è stata una grande emozione – hanno detto – ed è motivo di orgoglio non solo per la famiglia e i collaboratori, che hanno contribuito a raggiungere questi risultati, ma per la Sardegna intera”.
Il presidente Assoenologi Sardegna Mariano Murru (direttore tecnico della Cantina Argiolas): “La stampa nazionale e internazionale è sempre più attenta al patrimonio di biodiversità dell’Isola e alla varietà e qualità dei prodotti, tutti caratterizzati da legami forti e identitari con il proprio territorio. Sono sicuro – prosegue Murru – che il premio sarà da stimolo per tutte le aziende costantemente al lavoro per ritagliarsi uno spazio prestigioso nello scenario dei mercati nazionali e internazionali”.
Intanto il 30 e 31 maggio a Cagliari, è atteso l’importante appuntamento con il 77°Congresso nazionale Assoenologi, presentato nella prima giornata del Vinitaly e che mancava nell’Isola da 30 anni. “Per i protagonisti del settore si tratta di una straordinaria opportunità di approfondimento”, afferma Murru. Il presidente nazionale Assoenologi Riccardo Cotarella: “Sarà un evento di caratura internazionale, con i maggiori esperti del mondo del vino che interverranno da Cina, Stati Uniti, Regno Unito e Germania”.
Durante il Vinitaly spazio poi agli spumanti sardi. Innovativi e resistenti ai cambiamenti climatici, nascono da antichi vitigni dopo un attento lavoro di ricerca, selezione e sperimentazione portato avanti in tre anni di lavoro da Sardegna Ricerche e Agris con Laore e Assoenologi.
Per l’evento di Verona, progettato insieme a Laore e Assoenologi Sardegna, è stata organizzata una masterclass, una degustazione guidata dagli esperti che hanno messo in evidenza unicità e potenzialità delle bollicine isolane. Attenzione particolare alle bottiglie nate dal progetto Akinas Spin Ov – finanziato con il Por Fesr 2014-2020 – che ha prima lavorato sulla selezione delle varietà autoctone dagli aromi inconfondibili per poi sperimentarne la spumantizzazione sia classica che italiana.
Non solo vini. Brillano anche le birre. Vinitaly design awards 2024, concorso internazionale che premia i migliori packaging per vino, distillati, olio evo e birre, è andato a Bam – Birrificio artigianale mogorese e alla sua Wine explosion – Iga mogorese al Semidano (birra aromatizzata con le uve dell’omonimo vitigno autoctono) cui è stato assegnato il premio silver.
Dai bianchi (fermi) alle bollicine, dal cannonau ai passiti della Sardegna. Igt, Doc, Docg. Dal moscato di Tempio al Vernaccia di Oristano. Dal Vermentino Docg della Gallura al Carignano del Sulcis fino al Cagnulari e il Semidano. I vini delle cantine sarde che entreranno di diritto nella guida 5StarWines – the Book, in seguito alla selezione enologica che Veronafiere organizza in collaborazione con Assoenologi, sono novantadue. Fra quelli che hanno ricevuto un punteggio uguale o superiore ai 90 punti, spicca il miglior vino bianco d’Italia, come anticipato: il vino Vernaccia di Oristano Doc Riserva 2004 della Cantina Silvio Carta di Baratili San Pietro, premiato con un eccellente 96/100.
Due vini hanno ottenuto 94 punti: Vernaccia di Oristano Soc Flor 2020 di Contini (Cabras) e il Cannonau di Sardegna Doc Riserva Nepente di Oliena Hospes 2021 della Cantina Iolei Winery.
Una selezione, due anime: da un lato l’evento, ossia il blind tasting di tre giorni con una giuria internazionale di wine professional; dall’altro, la guida ufficiale 5StarWines – the Book, che raccoglie i vini partecipanti che hanno ottenuto un punteggio pari o superiore a 90 centesimi. Durante l’edizione 2024, l’ottava, 884 degli oltre 2300 campioni partecipanti sono stati selezionati per l’inserimento nella Guida.