Enrica Lampis e Valentino Cocco davanti allo storico locane ‘Nyhavn 17’ di Copenaghen
di MASSIMILIANO PERLATO
“Siamo cittadini del mondo e in qualità di sardi emigrati, siamo alla ricerca di nuove opportunità. Comprendiamo profondamente le sfide affrontate dalla nostra amata isola nel corso dei secoli. Nonostante la sua bellezza naturale e la ricca cultura millenaria, la Sardegna ha spesso sofferto di isolamento, arretratezza economica e minacce all’identità culturale, riflettendosi nell’incertezza dei giovani sardi. Non sapremmo dire cosa attenderà la Sardegna del futuro, ma quello che sappiamo di per certo è che il destino lo si costruisce con le proprie mani”.
Enrica Lampis è originaria di Serrenti dove è nata nel 1989. La sua vita è un esempio vivente di come il luogo in cui si cresce, diventa fondamentale per plasmare identità e valori.
“Serrenti, con le sue ricche tradizioni – dice -, non solo mi ha visto crescere, ma ha anche gettato le basi di quello che sarei diventata professionalmente, soprattutto nel mondo dell’educazione.
Valentino Cocco, classe 1986 è originario di Iglesias, un luogo carico di fascino e dalle tradizioni profonde legate alla cultura e alle attività minerarie.
“Il forte senso di appartenenza – ribadisce con forza – ha influenzato il mio percorso educativo e professionale sin dall’inizio. Anche se ho seguito studi in ragioneria e mi sono formato come manutentore meccanico, il mio viaggio mi ha portato ben lontano da questi settori, guidandomi attraverso diverse parti dell’Italia.
Le esistenze di Enrica e Valentino si sono incrociate nel 2013, lontano dalla Sardegna.
“Il mio viaggio accademico ha preso il via all’Università di Cagliari -ci racconta Enrica -, dove, nel 2013, mi sono laureata in Scienze della formazione primaria. Quell’esperienza non ha segnato la fine, ma l’inizio di un percorso che mi ha vista immergermi nel mondo dell’interculturalità, specialmente durante un progetto Erasmus in Polonia. Lì ho avuto la mia prima esperienza nell’insegnamento dell’italiano a non nativi, accendendo una scintilla per la diffusione della nostra cultura al di là dei confini italiani.”
“Nel corso degli anni – evidenzia invece Valentino -, la mia formazione si è arricchita con studi specializzati in Amministrazione, Finanza & Marketing, con un focus sul turismo, e ho proseguito approfondendo le mie competenze iscrivendomi a un corso in Scienze del Turismo per il Management e i Beni Culturali. Questi studi non solo hanno rafforzato la mia passione ma hanno anche ampliato la mia comprensione del settore. Il trasferimento in Danimarca nel 2013, dopo una visita a un amico danese, ha aperto nuovi orizzonti nella mia vita e nella mia carriera.”
“Il 2013 è stato un anno di svolta per me: dopo la laurea, – rimembra con emozione Enrica – ho fatto le valigie e mi sono trasferita in Danimarca, una decisione ispirata da una visita a mia sorella Danila e a suo marito Stefano. In Danimarca, ho incontrato Valentino e insieme abbiamo iniziato una nuova vita. Questo trasferimento ha rappresentato molto più di un semplice cambio di paese; ha significato l’inizio di un legame indissolubile con la Danimarca. Proprio qui, ho deciso di dedicarmi all’insegnamento dell’italiano a stranieri, concentrandomi in particolare sulla cultura danese. Il conseguimento di un master in italiano L2 per stranieri ha segnato il mio impegno a creare un ponte tra le nostre culture, arricchendo il dialogo interculturale attraverso l’educazione”.
“Incontrando Enrica – subentra il giovane di Iglesias – in un corso di lingua danese, ho trovato non solo un partner nella vita ma anche nella professione. Insieme, abbiamo continuato a esplorare e ad arricchire il nostro impegno nel turismo linguistico e culturale, facendo da ponte tra l’Italia e la Danimarca”.
Nel 2015, spinti dal desiderio di immergersi più a fondo nella cultura danese e di avviare un’attività propria, Valentino ed Enrica si trasferiscono in una località più lontana dalla capitale.
“Lì, ci dedicammo allo studio della lingua danese – risponde Valentino – e iniziammo a frequentare quei corsi che sarebbero potuti servire in seguito per aprire un’impresa di catering specializzata in cucina italiana, che non aprimmo mai perché nel 2016, Enrica ricevette un’offerta inattesa: la possibilità di insegnare italiano ai danesi per qualche ora a settimana, per una nuova scuola di lingue in fase di sperimentazione sul mercato danese”.
Enrica accettò, ma purtroppo il fondatore della scuola è venuto a mancare il mese successivo.
“Di fronte a questa circostanza, – replicano all’unisono – investimmo tutti i nostri risparmi accumulati durante gli anni di camerieri per acquistare il marchio e proseguire il progetto con una visione più personale, moderna e ambiziosa”.
Nel Gennaio 2017, i due giovani hanno dato dunque vita a STUDIA.DK, una scuola di italiano specializzata esclusivamente sull’insegnamento della lingua e cultura italiana per danesi.
“La nostra missione era di offrire un’istruzione di alta qualità, con insegnanti italiani madrelingua che parlassero fluentemente il danese e avessero una formazione specifica nell’insegnamento dell’italiano a stranieri”.
A Iglesias con un gruppo di studenti danesi del progetto di Enrica e Valentino
Enrica si occupava dell’insegnare e del rapporto con gli insegnanti per quanto riguardava la didattica, mentre Valentino si occupava dell’amministrazione e dello sviluppo e espansione della scuola sul territorio nazionale danese. Grazie a questa formula, la scuola ha conosciuto un’espansione rapida, arrivando a contare 13 docenti e presenze in 13 città danesi.
“Abbiamo offerto corsi in diverse modalità: di gruppo, individuali, in presenza e online.
Nel 2018, abbiamo fatto un ulteriore passo, acquistando una casa per le nostre vacanze a Iglesias. Durante i lavori di ristrutturazione, abbiamo imparato a gestire la scuola a distanza, delegando alcune funzioni ad un responsabile in Danimarca”.
Nel 2019, la pandemia di Covid-19 ha cambiato le regole del gioco. Erano ancora a Iglesias e sono stati costretti a sospendere i corsi in presenza in Danimarca, interrompendo definitivamente il rapporto lavorativo con gli insegnanti e a spostarsi completamente online, dove era Enrica la sola a fare lezione.
“In questo periodo di forte crisi, abbiamo dovuto acquisire nuove competenze in marketing e comunicazione digitale per far fronte agli alti costi pubblicitari e per persuadere gli scettici a intraprendere lo studio dell’italiano online. Abbiamo iniziato a creare video che sono diventati virali sui social media, attirando un altissimo numero di nuovi studenti interessati a imparare l’italiano in questa nuova modalità”.
Questi video offrivano uno spaccato della vita quotidiana italiana, soprattutto a Iglesias e dintorni e combinavano elementi di marketing territoriale con strategie di personal branding. Oggi, il loro costante investimento nella formazione e nella qualità dei contenuti video ha permesso di instaurare collaborazioni con diverse aziende, associazioni e enti pubblici sia in Italia che in Danimarca. Questo ha aperto un nuovo capitolo per STUDIA.DK, ampliando il raggio d’azione e le loro offerte. Contemporaneamente, Valentino ha incominciato a studiare e specializzarsi nel campo del turismo. Da qui nasce l’idea di introdurre ulteriori nuove offerte: pacchetti di viaggio – studio a Iglesias.
“Questi viaggi hanno un doppio scopo: da un lato – sottolinea Valentino -, offrono agli studenti un’esperienza d’immersione nella cultura italiana, perlopiù in Sardegna, attraverso lezioni in loco e attività culturali con la comunità locale; dall’altro, contribuiscono allo sviluppo economico del territorio, coinvolgendo la comunità locale come stakeholder nelle varie attività con gli studenti.”
“Il pilastro fondamentale della nostra strategia aziendale è sempre stata l’ottimizzazione efficace delle risorse – incalza Enrica -. Siamo impegnati in una visione olistica di sostenibilità, che per noi significa non solo essere ecologicamente responsabili, ma anche economicamente solidi e indipendenti. I nostri servizi per la loro natura intrinseca attirano studenti-visitatori prevalentemente professionisti alto spendenti, giocatori di Serie A sia maschile che femminile, registi, attori, cantanti e imprenditori che hanno investito o hanno a che fare in qualche modo con l’Italia. Per raggiungere questo obiettivo, puntiamo a investire in servizi esclusivamente ad alto rendimento e a sviluppare soluzioni flessibili che possano essere adattate a vari contesti e necessità, sia per noi che i nostri clienti”.
Fin dal primo giorno di attività, Enrica e Valentino hanno destinato almeno il 10% del fatturato alla formazione, un impegno che manterranno per tutta la durata della vita dell’azienda. Dalla sua istituzione, la scuola ha attraversato diverse fasi di evoluzione. Nel futuro prossimo, amplieranno l’offerta formativa dando la possibilità agli studenti di trascorrere alcuni mesi a Iglesias mentre studiano l’italiano.
“Con STUDIA.DK non ci siamo mai arresi alle avversità. Al contrario, le abbracciamo come un’opportunità per contribuire a un presente e un futuro più prospero per la nostra terra e per le generazioni future. Il nostro progetto di viaggi studio per studenti danesi rappresenta la nostra vision personale, una forma innovativa di turismo linguistico e culturale, che mira a promuovere la Sardegna in modo sostenibile ed efficace”.
Attraverso questi viaggi, Valentino ed Enrica offrono un’esperienza di immersione totale nella cultura sarda, consentendo di imparare l’italiano in un contesto autentico e coinvolgente, e allo stesso tempo consentono alla comunità locale che inevitabilmente entra in contatto con gli studenti danesi di ampliare i propri orizzonti e formarsi grazie allo scambio culturale.
“Il nostro impatto va ben oltre l’aspetto puramente educativo. Coinvolgendo attivamente la comunità locale nelle nostre attività, contribuiamo anche e soprattutto allo sviluppo economico del territorio e alla valorizzazione delle sue tradizioni. Dai corsi di cucina tipica ai tour delle cantine locali, dalle visite ai musei, corsi di ceramica, alle escursioni nella natura incontaminata, e tanto altro ancora, ogni esperienza è un’occasione per celebrare e preservare l’eredità culturale della Sardegna. Il nostro approccio al marketing territoriale è innovativo e coinvolgente. Attraverso video virali e strategie di personal branding, riusciamo a catturare l’attenzione di un pubblico internazionale, promuovendo la Sardegna in modo autentico e accattivante. Mostriamo al mondo al di là del Mediterraneo la bellezza della nostra isola e la ricchezza della sua cultura, stimolando la curiosità e l’interesse dei visitatori”.
L’impegno dei due ragazzi nel turismo responsabile, permette di offrire un’esperienza sostenibile e rispettosa non solo dell’ambiente ma anche della cultura, e del tessuto economico.
“Investiamo nella formazione continua e nell’ottimizzazione delle risorse, garantendo un impatto positivo sia per i nostri clienti che per il territorio che ospita le nostre attività. Il nostro obiettivo più grande è essere fonte di ispirazione per i giovani sardi, affinché possano credere nelle enormi potenzialità della loro terra e impegnarsi per costruire un futuro prospero e ricco di opportunità. Troppo spesso si è radicata la convinzione che in Sardegna non ci sia nulla da fare, costringendo molti ad abbandonare l’isola. È un circolo vizioso che deve essere spezzato. I giovani non devono più lagnarsi delle carenze lasciate dalle generazioni precedenti, non perché non abbiano ragione di farlo, ma piuttosto metterci una pietra sopra, e rimboccarsi le maniche per lasciare loro stessi un’eredità migliore alle generazioni dopo le loro. Altrimenti, saranno le generazioni future ad accusarli dello stesso immobilismo che oggi loro accusano ai loro padri.”
Attraverso l’esperienza imprenditoriale maturata da Valentino ed Enrica, che è una tra le infinite che si potrebbero sviluppare, e la spinta all’innovazione, vogliano dimostrare che la Sardegna può superare gli ostacoli e diventare un modello di sviluppo economico e culturale di successo. “Il nostro progetto di viaggi studio è solo l’inizio di un percorso più ampio volto a sfatare questi stereotipi limitanti e liberare le enormi potenzialità inespresse dell’isola. Con determinazione e visione, possiamo riscrivere la narrazione sulla Sardegna. Continuando a investire nella formazione, nella qualità dei nostri servizi e nella collaborazione con aziende, associazioni e enti locali, stiamo creando un circolo virtuoso che genera benefici duraturi per l’intera comunità sarda. Quindi, non solo offriamo un’esperienza unica e coinvolgente ai nostri studenti, ma contribuiamo attivamente al processo di rinascita culturale ed economica della nostra amata Sardegna. Con determinazione, creatività e un profondo amore per le nostre radici, stiamo gettando le basi per un futuro più luminoso per la nostra isola”.
Bravissimi
Grazie di cuore per questa piacevole chiacchierata. Un abbraccio. ☺️
Grazie tante Tottus in PARI 🙂
amici sardi in Danimarca!!!
Avete mai pensato di promuovere Invecchiamento Attivo intergenerazionale e interculturale Sardegna Danimarca ?
Grandissimi Enrica e Valentino, avanti tutta!💪🏻
Grandiosi 😍❤️
Standing ovation!
Bravi complimenti
Congratulazioni
questo é un esempio di come si può lasciare un luogo dove hai visto il primo sole ma che ha illuminato e fatto capire quando il mondo è grande e diverse culture , chi ha il coraggio di esplorare é ricco già in partenza , nel mondo ci sono varie possibilità di esprimersi ,gli Italiani esprimono le loro capacità e competenze all’estero , in Italia esiste il sistema italico , si può immaginare lo conosciamo tutti , ma anche il nostro bel stivalone e molto attraente al resto del mondo , alla categoria di giocatori di calcio Eveline varie ma va bene così . Un giorno ad un „tutore „della legge che a volte ci sono delle incongruenze … in futuro anche i vostri figli ne saranno vittime , risposta : i nostri figli sono già sistemati , SISTEMATI
Viva l’Italia
Un grande augurio ai ragazzi , bravi , faranno tutto quello che vorranno comunque avranno successo
loro sono speciali ❤️
Hvad siger man på det der burde have været mit modersmål italiensk, næste liv håber jeg, smukt par ?