BENDAS, CORALITA’ NUORESE SUI TACCHI: ETA NUVOLI RACCONTA LA STORIA E L’IMPEGNO DELL’ASSOCIAZIONE CULTURALE E FOLCLORISTICA NATA NEL 2016

Il coro femminile “Bendas” è un’associazione corale, culturale e folcloristica nata a Nuoro nel 2016 per volere di alcune donne già facenti parte di un gruppo di ballo e di altre perché dotate di una bella voce, con l’intento di interpretare in chiave femminile la tradizione del canto corale popolare fino a quel momento di esclusivo predominio maschile ma anche con l’obiettivo di favorire il confronto, lo spirito di appartenenza e di fratellanza nel segno della cultura sarda e del bel canto.

A dirigerlo, superata una comprensibile ritrosia, Giampaolo Caldino nuorese 54enne sempre alla guida di cori prettamente maschili.

Bendas prende nome dal tipico copricapo del costume da sposa nuorese, portato allo stesso modo e fermato lateralmente da una spilla che riproduce i bottoni del costume. A completare l’abito da scena un giacchino di velluto blu con le maniche lunghe, realizzato sul modello di su zipone femminile, mentre il colore richiama quello maschile. Le scarpe rosse simboleggiano l’impegno contro la violenza sulle donne.

Il coro, composto da circa 20 donne nuoresi dai 40 anni in su, quattro soprani, cinque mezzi soprani primi e altrettanti mezzi soprani e cinque contralti, attualmente registra anche delle new entries e resta aperto a chiunque voglia farne parte.

Nonostante la sua giovane formazione e l’interruzione forzata per il Covid, Bendas ha all’attivo numerose manifestazione nell’isola e oltre Tirreno.

“La mattina del 29 agosto del 2018 – racconta Eta Nuvoli socia fondatrice -, alla presenza del vescovo e di numerosissimi fedeli abbiamo cantato la messa per la 118^ festa del Redentore davanti alla statua del monte riscuotendo molto successo e riscontri positivi anche da parte della carta stampata”.

Era la prima volta che un coro femminile tradizionale partecipava alla Santa messa del Cristo Redentore di Nuoro. In quella occasione, Bendas, dismessa la propria divisa, vestiva il costume tradizionale nuorese come da regolamento imposto dal comune che aveva assegnato l’incarico tramite sorteggio fra i gruppi folcloristici di canto e di ballo che negli ultimi due anni non avevano preso parte ad alcuna manifestazione.

“Il gruppo è molto impegnato nel sociale – prosegue Eta -, sempre presente nelle manifestazioni di beneficenza e nella lotta contro la violenza, il 6 gennaio si é esibito per “Onda Rosa” nella chiesa della Grazie Vecchie. Poiché il nostro impegno è anche quello di portare gioia ovunque, nel 2000 abbiamo tenuto un concerto all’interno delle Carceri di Badu ‘e Carros animando la funzione religiosa col canto. Abbiamo rappresentato la Sardegna a Uliveto Terme e a Pisa nella XXI^ edizione della Festa della Sardegna e ogni anno, in occasione del Natale programmiamo l’appuntamento concertistico “In … cantos de coro” che abitualmente si svolge nella Chiesa delle Grazie e giunto alla quarta edizione nel 2023”.

Nella sede di viale Funtana Buddia, guidato dell’insegnante Marinella Serra, il gruppo dedica 2 ore a settimana per le prove e una per lo studio della musica. Inoltre cura la ricerca e lo studio delle tradizioni, raccoglie testimonianze delle persone anziane, custodi di esperienze e memorie storiche, per far sì che il canto della donna che ha origini lontane, dalla culla con la ninna nanna, nella chiesa, nei campi e nei lavatoi, assurga a patrimonio della nostra tradizione.

“Tutto il repertorio – conclude Eta -, attinge ai canti d’autore e della tradizione popolare, eseguiamo brani profani e brani religiosi della liturgia. Accompagnandoci con la sola voce cantiamo le messe, su perdonu, il Santo, Deus ti sarbet Maria, Oh salutaris s’ostia, tutte le composizioni da noi eseguite sono rigorosamente scritte e musicate dal direttore Giampaolo Caldino. E’ di prossima la pubblicazione il primo CD con la raccolta di tutti i brani”.

https://www.ortobene.net/

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