Il settore del turismo continua a crescere in tutta Italia e anche in Sardegna, registrando numeri che anno dopo anno continuano a salire. Nel 2024, l’80% degli italiani prevede infatti di fare lo stesso numero di viaggi, se non di più, rispetto al 2023. Mentre il 78% prevede di spendere lo stesso importo, se non maggiore, nel 2024 rispetto al 2023.
Tra i principali motivi dietro la scelta della destinazione, dopo il prezzo dei voli che conta per il 40% degli intervistati, c’è il vibe, concetto utilizzato per definire la particolare energia e atmosfera del luogo: per il 43% dei viaggiatori italiani è ciò che determina la scelta della meta finale. Tra le mete più gettonate, secondo i dati di Freedome, startup innovativa e marketplace di esperienze outdoor, c’è la Sardegna con 459 mete proposte. Secondo l’analisi il turismo esperienziale si riconferma la tendenza del 2024. “Cresce l’interesse per le attività all’aria aperta – spiegano da Freedom -, il desiderio di vivere emozioni e nuove esperienze, anche in compagnia. Addirittura, sempre più persone si informano ancor prima di prenotare l’alloggio sulle attività locali disponibili, che diventano proprio un elemento essenziale nella scelta della destinazione”.
Ma non solo: “Aumenta anche la preferenza per le aree rurali, lontano dalla folla, dove i viaggiatori cercano esperienze autentiche, sostenibili e a contatto con la natura. L’acquisto di attività in zone di campagna sulla piattaforma Freedome è infatti aumentato del 12% nel 2023 rispetto al 2022, mentre la scelta di attività senza emissioni è cresciuta del 9% – sottolineano dalla startup -. La sostenibilità è ora al centro delle preoccupazioni dei viaggiatori moderni, la crisi climatica ha infatti cambiato il modo in cui ci approcciamo alle vacanze, rendendoci più consapevoli del nostro impatto ambientale”.
Che gli eco-viaggi, le strutture ecosostenibili e le attività a basso impatto ambientale siano in forte crescita lo rivela anche un recente studio condotto da Booking. Per il 64% dei turisti, l’ambiente e la sostenibilità sono criteri fondamentali tramite i quali definire i dettagli del proprio viaggio, cifra che arriva al 71% se si prendono in considerazione solamente gli under 35. La scelta di avere un impatto ridotto sull’ambiente passa anche attraverso la disponibilità a pagare un sovrapprezzo. Il 50% degli intervistati spenderebbe il 10% in più, mentre il 20% sarebbe disposto addirittura ad aumentare il proprio budget del 15-20%. Tutto ciò per poter usufruire di servizi che vengano proposti in modo sostenibile e meno dannoso per l’ambiente.
In crescita anche i viaggia last minute – a settembre 2023 Booking ha riscontrato un + 45per cento rispetto al 2022 – e i viaggi legati alla musica dal vivo, le vacanze benessere combinate a volte ai viaggi d’affari.