di MARIA VITTORIA DETTOTO
Si dice che i sardi siano ovunque nel mondo e insieme a loro non può mancare la bandiera della Sardegna: la bandiera dei Quattro Mori, sfondo bianco e croce rossa di San Giorgio che divide il vessillo in quattro parti. In ognuno di esse vengono raffigurate le teste di Quattro Mori con una benda sulla fronte ed il viso rivolto a destra.
Della bandiera dei Quattro Mori si hanno le prime testimonianze storiche nel 1281 sotto il Regno di Pietro il Grande. Nel XIV secolo essa appare già riferita al Regno di Sardegna. La prima attestazione certa della bandiera nei documenti sardi risale al 1591. Nel settecento, durante la dominazione sabauda, la bandiera acquisisce al centro lo stemma sabaudo ed i Quattro Mori vengono raffigurati con gli occhi bendati, in forma di protesta verso i dominatori ed il viso rivolto a sinistra, verso l’inferitura della bandiera. Lo stemma sabaudo venne successivamente rimosso.
Ma cosa rappresentano i Quattro Mori? Secondo alcuni rappresentano le teste dei quattro sovrani Mori invasori caduti nella battaglia di Alcoraz del 1096, quando la Sardegna era legata alla Corona d’Aragona. La Sardegna decise di tenere la bandiera dei Quattro Mori anche nei secoli successivi. Secondo altri i Quattro Mori rappresenterebbero i quattro giudicati nei quali era divisa la nostra isola. La croce rossa di San Giorgio era il simbolo dei crociati che combattevano i Mori nella Terra Santa. Alcuni legano le teste mozzate dei Mori alle vittorie degli spagnoli a Saragozza, Valencia, Murcia e alle Baleari.
La bandiera con i Quattro Mori bendati negli occhi divenne bandiera ufficiale della Regione Sardegna nel 1952 con decreto del Presidente della repubblica del 5 luglio, ma nel 1999 con una apposita legge regionale, i Quattro Mori tornano ad avere la benda nella fronte ed il volto rivolto a destra.
Una bandiera che ci identifica, della quale dobbiamo andare fieri ed orgogliosi sempre.