Salvatore Salis
di CRISTOFORO PUDDU
La Raccolta di poesie, pensieri e dediche di Salvatore Salis (Burgos 1946 – Nuoro 2015), è una plaquette lirica, voluta e realizzata dalla moglie Raimonda e dai figli, in memoria ed omaggio all’aspetto e coltivo poetico del loro familiare.
Nella semplicità della elaborazione poetica di Salvatore Salis, si coglie tutto l’intenso significativo espresso in emozioni e sentimenti personali. Gli elaborati – strutturati in versi dalla matrice e forma tradizionale quelli in limba, mentre connotati principalmente da versi liberi i componimenti in italiano – hanno la comune armoniosità di un ricco panorama di idealità che, il linguaggio poetico, celebra ed esalta in umanità. La poesia, intesa come “creazione, ha da sempre testimoniato il privato, il sociale ed accompagnato il vivere. E così è stato il lirismo del Salis, perseguito come narrazione popolare d’occasione, familiare, comunitaria e di memoria storica; una vera e propria esplorazione in versi, sempre animata dal desiderio e curiosità verso i comuni aspetti della vita e nella manifestata frequentazione delle amicizie ed attività in ambito locale.
Nella silloge sono presenti anche impegnativi componimenti storici, significativo quello dedicato alla mitica figura di Adelasia di Torres, ultima giudicessa regnante di Torres (Che columba in chelu ses bolada/ Dae su nidu as leadu su entu/Sos annos passados a chentu a chentu/ Paret appena sa chida colada/ Nissunu ti ada mai irmentigada/ Dae sa rocca su tou lamentu/ Chin cantigos ti lodan a sa Gloria/ De cortigiana passada a s’istoria/…); altri per onorare Sas monzas de Orothedi o per celebrare la propria comunità di Burgos impegnata in attività, manifestazioni, associazionismo e dare voce alla cultura locale promossa e sostenuta attraverso Su grupu folk de su Burgu (… In custu anniversariu sonendhe/ ballos e cantos bravos sonadores/ Faghene andare su ballu currendhe/ Su ballu tundhu cantadu a tenore/ Chin su passu torradu amore amore/ Est una moda antiga nendhe nendhe/ E damus sensu a usos e costumes/ Pro no irmentigare custos lumes/…).
La poesia familiare e d’occasione, espressa e configurata da Salvatore Salis in termini comunicativi e chiari, delinea il massimo della capacità di dialogo e naturalezza di riflessioni ed il compiuto senso rappresentativo delle emozioni, dei sentimenti e stato d’animo intimistico-affettivo per la sposa, i figli e i nipoti. Il valore dei pensieri semplici si compone dall’amore e dal profondo senso dell’anima che va oltre, per essere “maridu, babbu, nonnu chin su coro de passione atzesu”. Una espressione poetica di radice e di consapevole memoria narrativa sulle piccole e tante meravigliose realtà dei piccoli centri e territori interni dell’Isola.
Che meraviglia zio Tore❤️
magnifico
Interessante: lu depo lezere! De sa bonanima de Salvatore tenzo sa poesia pro Adelasia, fossis carchi atera, ma sa ‘miniera’ nono!