Gigi Riva
di ROBERTO PINNA
Si è fermata una città, ma si è fermata tutta un’isola. La sua isola. La morte di Gigi Riva ha lasciato in Sardegna soprattutto tanto silenzio. Cagliari sta scegliendo in queste ore di accompagnare il suo Mito, l’eroe dello Scudetto del 1970, con dolore e profondo rispetto. La domanda più ricorrente in città è solo una: dove sarà allestita la camera ardente? Perché nessuno vuole perdersi l’ultimo saluto a Rombo di Tuono.
Tanti i messaggi sui social dei suoi tifosi rossoblù, anche dei più giovani nati più di 30 anni dopo l’impresa dello scudetto del 1970. Cagliari che con il suo sindaco Paolo Truzzu ha già indetto il lutto cittadino fino al giorno delle esequie: “In questo momento sento un dolore profondo – ha dichiarato il primo cittadino. Non riesco a trattenere le lacrime, faccio fatica a esprimere pensieri e parole. Gigi Riva è stato un esempio, un modo di essere, un punto di riferimento. Un uomo vero, unico e inimitabile. Alla famiglia va l’abbraccio infinito di Cagliari e della nostra Isola. Addio Rombo di Tuono e grazie di cuore per tutto”. E lo stesso ha fatto la Regione, la Sardegna che si fermerà fino ai funerali del suo Mito. Tanti gli abbracci, reali e virtuali, che tutta Cagliari ha fatto arrivare tramite amici e parenti che lavorano all’ospedale alla famiglia di Riva, ai suoi figli Mauro e Nicola e alle sue nipotine fino alla corsia del San Michele.
Commosso anche il saluto di Giulini: “Oggi se ne va l’uomo ma nasce la leggenda. Gigi Riva è il Cagliari, e per sempre lo sarà, da oggi più che mai. Sembrava impossibile che ci lasciasse, presenza discreta ma rassicurante, monumento e simbolo, in giro per la città come al fianco di ognuno di noi nel consigliarci e chiederci novità del suo amato Cagliari. Per quasi dieci anni averlo accanto, discreto e prezioso, silenzioso ma decisivo in ogni suo gesto, mi ha dato forza e consapevolezza, un privilegio enorme potermi avvalere del rispetto e della benevolenza del più grande di tutti. Presenza costante per un popolo intero, totem inarrivabile che non verrà mai meno, oggi che ci ha lasciati solo fisicamente. Ti dobbiamo tanto, Gigi, e ti dovremo rispettare nel tuo ricordo, nel tuo esempio, e perdonaci se non saremo alla tua altezza. A Gigi dedicheremo lo stadio, ma soprattutto lo sforzo costante di ognuno di noi per rendere ancora più gloriosa la maglia del Cagliari, come ha fatto lui da giocatore, da dirigente, da bandiera che non si ammainerà mai. Vola in cielo Gigi e con la tua stella guidaci, sempre”.
Sconvolto anche il tecnico Ranieri, che racconta della chiamata ricevuta da Riva proprio prima della finale playoff di Bari: “la notizia che non avrei mai voluto apprendere: mi ha colto alla sprovvista, sconvolto, sono senza parole. La scomparsa di Gigi lascia in tutti noi un vuoto incolmabile. Il calciatore lo hanno conosciuto tutti, io ho avuto il privilegio di apprezzare anche la persona: un uomo tutto d’un pezzo, serio e leale come pochi. Quando arrivai a Cagliari la prima volta 36 anni fa, fu tra le persone che da subito mi furono più vicine, con la sua discrezione e riservatezza. Il legame è sempre rimasto. Quando ho avuto la possibilità di ritornare qui, sentire quelle parole “Claudio è uno di noi” mi hanno commosso, fatto sentire speciale. Penso ora allo scorso giugno. Pochi minuti prima della finale di Bari, quando eravamo negli spogliatoi, mi chiamò per chiedermi di portare il suo messaggio di incoraggiamento alla squadra: “Ricorda ai ragazzi che dietro di loro c’è tutta la Sardegna”. Non ci sentivamo spesso: gli auguri per il suo compleanno, l’ultima volta a Natale. Lo rispettavo tanto, sapevo che per noi lui ci sarebbe sempre stato. Oggi è un giorno tristissimo. Mando un grande abbraccio a tutta la sua famiglia. Ciao Gigi”.
Nato a Leggiuno in provincia di Varese il 7 novembre 1944, Gigi Riva si mette in evidenza in Serie C nel Legnano nella stagione 1962-’63, poi viene acquistato dal Cagliari nell’estate del 1963. In Sardegna rimane per tutta la carriera, fino al 1977, scrivendo pagine di storia memorabili. Ha indossato la maglia rossoblù 315 volte segnando 164 gol ed è stato uno dei grandi protagonisti dello scudetto del club sardo nel 1970. Univa classe, potenza e coraggio tant’è che Gianni Brera lo ribattezzò Rombo di Tuono. Inseguito da tutti i grandi club del Nord, Riva ribadì sempre il suo amore per la Sardegna rifiutando ogni proposta di trasferimento. Fu capocannoniere della Serie A in tre occasioni: 1967, 1969 e 1970.
L’altra sua maglia del cuore è stata quella della Nazionale. Nel 1968 vinse il titolo europeo (il primo per l’Italia) e fu tra i grandi protagonisti della spedizione a Messico 1970, dove l’Italia, dopo la leggendaria semifinale vinta 4-3 con la Germania, perse in finale contro il Brasile di Pelé. Vestì la maglia della Nazionale 42 volte segnando ben 35 reti.
#lagazzettadellosport
Ciao Gigi. Vola in alto lassù.
Che la terra ti sia lieve Campione
“Non ci sarà mai un altro Gigi Riva per il Cagliari. C’è lui, e basta. Gigi Riva non ha bisogno di tornare perché non se n’è mai andato. Si parlerà per sempre di lui e pian piano verrà ingoiato dal mito che rende immortali tutti coloro che ne fanno parte, proprio come i grandi eroi greci.” Ciao, Rombo di Tuono.
Eterno. Grazie di tutto Rombo di Tuono
Adiosu, Gigi! Sempri in su Coru!
Addio Rombo di Tuono , sarai la nostra leggenda per sempre
Un uomo, una maglia, una squadra, una terra, un cuore
Due colori
Il percorso di vita che ha fatto Gigi Riva lo ha reso semplicemente immortale. Se esiste una missione nella vita per ognuno di noi lui l’ha resa perfetta.
Addio Rombo Di Tuono che la terra ti sia lieve, grande Mito
Gigi non è morto si è solo trasferito in un pianeta chiamato cielo , da lì guarderà la sua isola e la sua gente con lo stesso amore che aveva in terra. Grazie Campione per ciò che ci hai dato e per ciò che lasci , il tuo ricordo sarà sempre dentro di noi. Riposa in pace
Nel cuore di una terra che non ride
hai conquistato l’immortalità…
GRANDE UOMO GRANDE SPORTIVO, GRANDE SARDO
Molti anni fa, quando mi trasferii ad Amsterdam, andai al comune a registrarmi.
Il ragazzo che prese in carico i miei documenti era indonesiano. Appena vide che venivo da Cagliari esclamò: “Gigi Riva!”.
Gigi era conosciuto in tutto il mondo, era il nostro tesoro nazionale, il nostro orgoglio. Era una leggenda già da quando eravamo bambini, anche per chi non capiva nulla di calcio.
“Decisi di rimanere a Cagliari perché mi sentivo sardo tra i sardi.”
Con queste parole e con le sue azioni scolpì per sempre il suo nome nel cuore dei sardi.
Come potevamo non amarlo alla follia? Rispetto a tanti omuncoli che si vendono per due soldi?
Oggi la Sardegna cerca di restituirgli in parte l’amore che le ha dato. Tutte le bandiere sono a mezz’asta, a Cagliari è ufficialmente lutto cittadino. Se si aprono i giornali e i social, lo tsunami di affetto è inarrestabile, il tributo incommensurabile. Non si è mai vista una cosa simile.
Buon viaggio Gigi, sardo tra i sardi, leggenda immortale!
Grande uomo🙏
Io sono del 1970 quando il Cagliari aveva vinto lo scudetto avrò un bel ricordo di Gigi Riva ❤️
la sua scomparsa è la fine di tutta un’epoca, sopratutto per quelli che come me erano adolescenti allora🥲🥲
Gigi Riva non c’è più. Io non voglio crederci
Un fulmine ( o un Rombo di Tuono) a ciel sereno!!
Terribile notizia!!🙏🏻
Nel cielo un ultimo rombo di tuono!
ciao Gigi, eternamente campione, eternamente Sardo
S’imparu prus mannu de s’esperièntzia umana de Gigi Riva est chi si podet seberare sa Sardigna no in tamen su dinare, sas àteras cumbenièntzias e sas dificultades. Sèberu galu prus de importu ca fatu dae unu chi no est naschidu inoghe, ma chi a cuncàmbia at connotu s’amore verdaderu e cumbintu de unu pòpulu intreu.
Non sopportava quando nelle partite fuori casa i tifosi avversari gridavano “pastori, banditi”, che volevano essere insulti contro i sardi. Lui si caricava di rabbia e attuava la vendetta a forza di gol. Credo sia l’unico essere umano che i sardi, indisintamente e incondizionatamente hanno amato e ammirato e che hanno delegato a rappresentarli. E lui ne ha sentito la responsabilità e se ne è fatto carico.
Sono cresciuto nel quartiere di San Benedetto a Cagliari, da bambino vivevo a 700 metri dalla storica sede del Cagliari Calcio in via Tola, 30. Allora il calcio, i calciatori erano più vicini alla gente e le sedi al centro delle città. Così noi bambini del circondario, quelli della mia generazione cresciuti in strada, a metà degli anni ’70 con il ricordo dello storico scudetto ancora vivo iniziavamo le nostre scorribande proprio nei pressi della sede del Cagliari calcio, nel bar di via Dante angolo via Donizetti dove oggi forse c’è un ottico. Gli eroi dello scudetto quando non si allenavano erano dentro quel bar ad angolo piccolo e fumoso di sigaretta anche Giggiriva. Spesso ci capitava di incontrarlo faccia a faccia nel marciapiede, molto spesso non facevamo niente, lo guardavamo con ammirazione sognando da grandi di essere come lui. A volte trovavamo il coraggio di salutarlo e lui rispondeva. Decine di volte avrei voluto fermarlo per chiedergli l’autografo, al tempo i selfie, gli smartphone non esistevano, ma ero troppo timido per farlo e non lo feci mai. Mi cullavo sul fatto che lui era lì in via Tola o al massimo al baretto dell’angolo con caffè e sigaretta, una sicurezza, una garanzia che quell’autografo prima o poi me l’avrebbe fatto. Poi mi iscrissi nel 1977 alla Scuola Calcio Gigi Riva Centro Addestramento alle Saline rione La Palma, eravamo centinaia di bambini che correvano dietro un pallone, ogni tanto lui arrivava, si affacciava sul campo e poi andava via, in quegli attimi era come quando la ragazzina che ti piaceva ti degnava per un attimo di uno sguardo, la speranza che notasse in te un talento calcistico. Addio GGiggiriva ❤️💙
Immenso dolore e tristezza infinita, si è spento come una meteora, in fretta senza il tempo di elaborare il dolore 😭
Per i Sardi, Gigi Riva è sempre stato un eroe, anche per i non appassionati di calcio. Immaginatevi un ragazzo del nord Italia che arriva a Cagliari, che è bravo e fa successo, vince il Campionato e che improvvisamente si ritrova ai suoi piedi tutti i maggiori club che lo vogliono per sé promettendogli un mucchio di soldi. E Gigi che fa? Dice no, rimane per sempre in Sardegna, “in quella che ormai è la mia terra”, dice. Più sardo dei sardi. Difende la Sardegna, ne diventa un simbolo. Era una leggenda vivente, d’ora in poi sarà una leggenda immortale. ❤💙
Rombo di Tuono ⚡ vivrà per sempre nel ricordo di tutti i tifosi sardi ed italian
Se ne va via una parte importantissima della storia del nostro calcio e una parte di chi ha vissuto e ammirato le gesta sportive di un campione impareggiabile, ineguagliabile, amato dalla Sardegna e da tutta Italia.
Non ci sono parole il nostro mito l’unico il migliore ciao Giggggiiiiii sarai sempre nei nostri cuori hai fatto grande la Sardegna 😔
Gli eroi sono sempre giovani e belli. E Gigi Riva sarà sempre il volo d’angelo con la maglia azzurra, la rovesciata più bella che si sia vista, il sinistro dell’azteca nella partita del secolo. Sarà sempre lui, con il suo fisico da eroe delle Termopilli,che vivrà sempre nel ricordo della sua Sardegna e di tutti gli italiani di qualunque fede calcistica.Addio inarrivabile campione.
Buon viaggio campione, sarai sempre e comunque nei nostri cuori
Un MITO sia in campo che fuori, un SARDO d’adozione col vero sangue Rosso/Blu….
il CAGLIARI è stato GIGI RIVA e noi del Cagliari lo porteremo per sempre nel cuore e nei nostri ricordi indelibili.
GRAZIE Rombo di Tuono.
Non ho parole dal 1965 al 1976 è stato il mito della mia gioventù. Quanti suoi gol hanno lenito i piccoli dispiaceri della mia adolescenza.Il suo mito sarà immortale!
Ciao Gigi ❤️❤️❤️il mito di tutti i ragazzi degli anni 60 e 70 che volevano assomigliare a lui me compreso
Ciao Campione ciao Rombo di Tuono ciao Leggenda R.i.p la Sardegna intera non ti dimenticherà mai 😪♥️
Ciao Gigi..il più grande di sempre nessuno come te 💓💓
Mi ritrovo a piangere un mito che, per me, non morirà mai
Ciao Gigi sarai sempre nei mio cuore
Mitico Gigirivaaa, il mondo del calcio ( quello vero) e’ in lutto, addio rombo di tuono
CIAO ROMBO DI TUONO. ADESSO IL RUMORE DEL TUONO LO HAI FATTO DAVVERO FORTE. TROPPO FORTE DA FARCI RABBRIVIDIRE , DA FARCI VENIRE UN GROSSO NODO ALLA GOLA. SEI STATO LA BANDIERA DALLA NOSTRA SQUADRA E LO RESTERAI X SEMPRE. GRAZIE GIGI, RETERAI SEMPRE NEI NOSTI CUORI , ROSSO – BLÙ.
Si scrive Cagliari si legge GIGI RIVA ❤️💙
Vola in alto campione ❤️
Un uomo straordinario…”il nostro “Rombo di Tuono”
Forza Casteddu e W il nostro Gigi ❤
addio, Rombo di tuono, sei la mia infanzia
Noooo Gigi💔💔😭😭
È successo quello che temevamo ma tu rimani con noi e sarai sempre con noi, nel nostro cuore, nella nostra memoria, nella nostra eterna riconoscenza.
Grazie GigiRiva, grazie Rombo di tuono, grazie grazie e ancora grazie, grazie per sempre.
Ti sei fatto sardo fra i sardi e il nostro legame d’amicizia e d’amore supererà il tempo, sarà forte come il tuo irresistibile sinistro, sarai sempre uno di noi. ❤️
Beato il popolo che non ha bisogno di eroi.
Ma fortunato il popolo che ha avuto Gigi Riva.
Grazie Gigi. Il popolo sardo ti ha amato
Mio idolo ❤️💯
Ho più di una ragione anche personale di coinvolgimento emotivo per Gigi Riva. Intanto se n’è andato per patologie apparentemente uguali a quelle mie. Infarto acuto, e coronarie ostruite. La mia fortuna, se così si può dire, ha consistito nell’età, 49 anni, nel non essere arrivato all’arresto cardiaco, e di essere stato operato di angioplastica per ben due volte per tre impianti di stent in unità coronarica. Vi posso garantire, che, viene strizza, molta, e a 79 anni credo si possa non avere più voglia di giocarsi il tutto per tutto, così.
Per il resto tutta la mia famiglia lato materno se n’è andata in quel modo, molto spesso sotto o nei pressi dei 40 anni. Io sono qui perché sono vissuto ai tempi dell’emodinamica.
Orfani ne ho visto e lo sono stato, come Gigi Riva. Povertà ne ho masticato. Voglia di riscatto e di aggrapparmi alla vita, tantissima. Sono stato persino un mancino di piede, scarsissimo ma mancino.
Fatta la lunga premessa, volevo dirvi che non esiste storia più bella di quella di Rombo di Tuono:
perde padre e madre a Leggiuno, viene allevato dalla sorella con sacrificio. Si sfoga col calcio, prendendo a pallate portieri e sfondando le reti. Per lui il pallone è salvezza. Un modo più congruo che finire in miniera. A un certo punto lo chiama il Cagliari. Viene qui, vede l’aeroporto disteso sulla laguna, triste e desolato, i campi da calcio in terra battuta, e dice – questa è l’Africa, me ne torno in continente domani stesso -. Invece resta, ci prende per mano e noi prendiamo la mano a lui, ci ama e noi lo amiamo, riscatta un popolo intero, porta il primo scudetto del calcio italiano sotto le coordinate geografiche di Roma. Diventa capocannoniere per sempre degli Azzurri. Rifiuta le offerte del club più potente d’Italia, forse, allora, tra i più potenti al mondo.
Il suo e nostro scudetto, ne vale centomila, e la sua storia è stata la più bella che qualsiasi scrittore o divinità esperta in miti potesse mai scrivere.
Il sardo che più di tutti ha amato la Sardegna ed è stato universalmente amato da tutti i sardi. ❤️❤️
Riposa in pace grande Campione
L’uomo che ha unito tutti i sardi, ricchi e poveri, del nord e del sud, grandi e piccoli, di destra e di sinistra, Gigi Riva è la password che ci mette tutti d’accordo. La Sardegna gli deve molto, moltissimo, ed è per questo che mi piacerebbe che ogni comune, anche quelli più piccoli, gli dedicassero una via o una piazza. Lui diceva di se, nella sua infinita umiltà, che non aveva fatto niente di speciale, aveva solo tirato calci ad un pallone. Non è andata esattamente così caro Gigi, tu hai gonfiato quel pallone non di aria, ma di valori veri che ahimè oggi sono quasi scomparsi, oggi siamo noi che prendiamo a calci quel pallone, ma non siamo come te, noi facciamo autogoal!
I Sardi emigrati in Olanda, si uniscono al dolore della famiglia e di tutta la Sardegna, per la scomparsa di Gigi Riva un grande campione, un grande uomo che noi ricorderemo sempre.
l’amore commuovente di un popolo intero verso chi non l’ha mai tradito
un esempio per tanti
Mito, eroe, leggenda, cuore, sentimenti, rispetto, onestà, umiltà. Per sempre.
Viva Gigi Riva ❤️
Grande in tutti i sensi non ci denticheremo mai ,grazie rombo di tuono ❤️
La notizia funesta è corsa veloce. Ieri sera è venuto a mancare Gigi Riva, il nostro “Rombo di tuono”, che rappresenta un momento particolarmente importante della nostra storia e della nostra identità non solo calcistica, di sardi e di emigrati.
Chi avrà la possibilità sarà presente per l’estremo saluto domani 24 gennaio alle ore 16:00 presso Basilica di Nostra Signora di Bonaria, noi come circoli Sardi del Centro sud, oltre a condividere il lutto regionale decretato dalla RAS, e condividere il comunicato della nostra Federazione, vorremmo aggiungere un piccolo gesto di riconoscimento e di stima, ad una grande campione sportivo e di umanità, invitando i dirigenti e soci dei circoli dell’emigrazione sarda organizzata ad osservare, domani alle ore 16:00 un minuto di silenzio scrivendo sulle chat o bacheche personali , come segno tangibile, alla stessa ora :“grazie Gigi”
Un Sardo perfetto