di TONINO LODDO
. «Le fonti, sia pure quelle in apparenza più chiare e compiacenti, parlano soltanto quando le si sappia interrogare», scrive Marc Bloch nel suo insuperabile Mestiere di storico. Insegnava, cioè, che le fonti documentarie non basta cercarle né trovarle; occorre anche saperle interpretare, farle parlare, collocandole nel loro tempo ma anche e contemporaneamente consentendo ad esse di parlare in ogni presente, non per guidare ma più modestamente per aiutare a riflettere e a liberare la fantasia del lettore, magari suscitando in lui passioni nuove capaci di smuovere ideali e volontà, per un futuro tutto da immaginare e possibilmente da costruire. Ecco, io penso che in questo si nasconda lo scopo sottile che il prezioso libro di Gian Luisa Carracoi vuole raggiungere: non vuole insegnare metodi né norme di comportamento partendo dalla premessa che il presente si debba adeguare al passato, anche perché – come insegna un vecchio proverbio arabo – gli uomini assomigliano al loro tempo più che ai loro padri; ma piuttosto offrire stimoli per inventare e costruire un tempo nuovo, non lasciandosi consapevolmente fuorviare da un presente ingorgato di scemenze che sembra avere un’unica fretta, quella di lasciarsi alle spalle la storia.
Gian Luisa racconta, con severità documentale, tante storie di persone che per la qualità straordinaria del loro impegno e per aver messo a frutto i talenti ricevuti, hanno fatto davvero la differenza non solo nel piccolo campo del proprio paese – la Bari Sardo non ultima tra le comunità ogliastrine di oggi e di ieri – ma nell’intero territorio; uomini e soprattutto donne che hanno scelto non solo di cambiare la propria vita, ma anche quella degli altri e che, facendo questo, hanno provato a cambiare il mondo che stava loro intorno. Agostina Demuro, Luigi del Giudice (cui è dedicato un prezioso ed inedito profilo), Virginia Ligas, Emilia Pischedda, Delfina Pisu (giusto per ricordare qualche nome tra i tanti…) sono solo alcuni dei volti che partendo dalla propria Chiesa e dalla propria Associazione si sono offerti alla comunità locale, diocesana e perfino internazionale per donare un servizio di testimonianza al Vangelo, forti di quella formazione ricevuta nella palestra formativa parrocchiale dell’Azione Cattolica che insegnava che la vita associativa o abilita alla missione, o non è formazione. Perché in quella formazione (come pure in quella che ancora oggi l’Associazione si impegna ad offrire) c’era il gusto di una vita intera che sapeva di Vangelo, nel senso di un sapere che deriva proprio dall’aver sapore.
Ma la bellezza di questo libro consiste anche – e, forse, soprattutto – nel fatto che questo servizio nella Chiesa per il mondo si sviluppa non all’interno di un chiostro (dove è facile vivere il Vangelo) ma nella complessità della storia e del tempo, in mezzo alle contraddizioni e alle sorprese dell’esistenza. Gian Luisa ci racconta gli avvenimenti di questa piccola/grande storia collocandoli nel quadro del proprio tempo, funestato oltre che da due guerre anche dall’affermarsi di un regime tirannico, ricostruendone i contorni in un quadro corale in cui le socie dell’ACI si muovono lievi ma decise, sorrette dalla propria fede e dal desiderio vivo di attuarla. Ed è proprio e solo il confronto con questi esempi che ci può allenare a vivere, ancora oggi e nel tempo pure complesso e incerto che stiamo vivendo, l’impegno alla missione come dimensione costitutiva dell’essere cristiano che coinvolge tutta la persona, la sfida, l’accompagna e la rinnova ogni giorno, non accontentandoci delle formule già provate ma sperimentandone sempre di nuove.
Grazie, perciò, a Gian Luisa che con questo volume ricco di preziose testimonianze inedite, ancora oggi – a distanza di cento anni – aiuta non solo l’Associazione bariese ma tutta l’Associazione diocesana a riflettere sul senso e sul modo di essere Azione Cattolica.
G. L. Carracoi
Cento anni di Azione Cattolica a Bari Sardo
pp. 170, Bari Sardo 2023
Sereno Santo Natale ❤
Suor Emilia Pischedda Angius, con Suor Maria Salis Usala, sono state in Perù con mia zia e madrina con Suor madre Jone della Croce. Avrei piacere parlarne con qualcuno interessato. Non riesco manco con Tonino Loddo. Non ho numeri. Attilio Piras Decimoputzu. 070 965435 – 3282243337 – Grazie.
Buonasera, mi piacerebbe molto leggere quest libro ma non lo trovo in vendita (online almeno).
Come posso fare per averlo? Grazie mille.