Voghera, Biblioteca “Ricottiana”, 20 marzo 2005, presentazione del libro di Paolo Pulina “Per una guida letteraria della provincia di Pavia” (primo volume). Da sinistra Angelo Stella, Pulina, Paolo Paoletti (direttore della Biblioteca)
di PAOLO PULINA
In memoria di Angelo Stella (allievo di Maria Corti, professore emerito dell’Università di Pavia, socio dell’Accademia della Crusca, per più di 15 anni presidente del Centro Nazionale di Studi Manzoniani), scomparso a 85 anni il 14 dicembre 2023
Angelo, nelle mail scrivevi il Tuo nome tutto minuscolo. Io, anche se onorato da molti decenni della Tua amicizia, non osavo chiederTi: “Perché non scrivi in maiuscolo l’iniziale del Tuo nome?”. Sapevo che non era pigrizia la Tua, al di là della norma, l’uso a non toccare quel tasto, ma la volontà di dare un segnale di understatement.
Io, consapevole di quanto il tuo sapere fosse vasto, ogni volta la “a” in “A” trasformavo mentalmente, perché il tuo esercizio critico (svolto con grande acume) offriva un esempio maiuscolo di scrittura “fascinosa”.
Del Tuo stile ho beneficiato in qualche mio volume con la presenza di una Tua prefazione meravigliosa.
Mi sono sdebitato informandoti sul mondo mio isolano, che ti attraeva per la lingua e quindi per Giovanni Spano, e per Vincenzo Porru, autore uno del dizionario logudorese, il secondo di un vocabolario della variante campidanese, e ne hai studiato i legami con gli amati Cherubini e Manzoni.
Angelo, comente narat sa cantone, Tue como as picadu sas formas d’ispiritu invisibile d’ANGHÈLU e ischimus chi candho unu est arrivadu in su Chelu, si candho est istadu in sa terra at bene tribagliadu totu in líteras mannas su nòmene sou est signadu, e gai si cunfortat chie perdet de un’amistade su siddadu.
[Angelo, come dice la canzone, Tu adesso hai preso le forme di spirito invisibile di ANGELO e sappiamo che, quando uno è arrivato in Cielo, se quando è stato nella terra ha ben lavorato, tutto in lettere maiuscole il suo nome è segnato, e così si conforta chi perde di una amicizia il tesoro].