LA RECENSIONE: L’ULTIMO LIBRO DI EMMA FENU (GLI SCRITTORI DELLA PORTA ACCANTO EDITORE) “IN CERCA DI TE”

Questo libro forse non era destinato a nascere. Forse era destinato a volare tra le nubi di quel limbo dove aleggiano sogni, idee, progetti, cuori e suoni che mai scenderanno sulla terra. Forse questo libro era destinato a restare sospeso come l’argomento che tratta.

Ma Emma Fenu è padrona della magia della parola, quella magia che cattura concetti e visioni che sono nell’aria, che volano in quel cielo senza confini e che li fa atterrare nel giardino dei nostri sentimenti.

Nelle pagine di In cerca di te (Gli scrittori della porta accanto editore 2023) prende vita quel bambino, quella madre, quella nonna, quel padre, quel lettore, quella zia che lo sanno vedere. Perché un bambino è già qui, sempre, anche se non è ancora arrivato, anche se è difficile che possa arrivare.

È già qui e prende vita. Non c’è solo quando c’è. C’è quando c’è una madre che si accarezza una pancia, quando c’è un padre innamorato di lei e dell’idea di lui. Anche se non si può ancora neppure pensare al nome. È già qua, è mare o miele nel cuore; e ha già tutta la forza che ci vuole per pensare di arrivare al mondo.

Emma Fenu ci fa capire che madre è il progetto stesso di vita, la paura di aspettare e la paura di perderlo. È ricciolino, è paonazzo, dorme sereno, oppure, oddio, ha la febbre? Ti amo bambina senza nome, ma poi non è vero che è senza nome. Perché come la pensi la immagini, e se la puoi immaginare, nel tuo più segreto, ti stai rivolgendo a lei con un nome. Un nome che non sai ma che è già nelle segrete del tuo cuore profondo.

In cerca di te è un lungo percorso; è una corsa a ostacoli nella pista impervia della fecondazione assistita. E forse nel libro, alla fine, diventa incidentale il metodo del concepimento, è il percorso di attesa, il vero protagonista. I sentimenti che ci giochi dentro. È la speranza, la gioia e il pianto. Le mani che tremano, la disillusione e la forza di rialzarsi.

Non sono d’accordo con chi dice che questo libro è una forte confessione: è molto di più. È il viaggio di ogni padre e di ogni madre verso un sogno da abbracciare e stringere al petto, e se sai che le probabilità sono poche è ancora più struggente.

Il libro non è una confessione, è un treno che corre sui binari della vita, e trova quello che la vita dà. Emma Fenu ce lo racconta in prima persona, di quel sferragliare a tutta velocità verso un sogno, di quell’attraversare prati fantastici, e di tutte le volte che nella stazione sei stata costretta ad abbandonare il treno. Giù, per forza, per mano con tuo marito a scendere quei gradini per la triste banchina ferroviaria.

E fermi lì, a cercare di raccogliere il coraggio per prendere il prossimo treno, sperando che passi. No, l’autrice non si confessa, ci racconta quel mondo che tutti possiamo scoprire nel nostro profondo. Non ci sono ricette, e non ci sono soluzioni, si va avanti perché anche chi non è mai arrivato vorrebbe che si vada avanti, vorrebbe che tutto quell’amore speso per lei, o per lui, non sia stato invano.

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3 commenti

  1. Grazie 🙏

  2. irina Pampararo

    Toccante.

  3. Agnese Pasquale

    Una recensione bella e sentita di Pier Bruno Cosso per un libro che ha tanto da dire sul desiderio struggente di avere un figlio ed Emma Fenu lo fa magnificamente con la sua lucida e consapevole analisi autobiografica.

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