AL MENHIR MUSEUM DI LACONI LA MOSTRA FOTOGRAFICA SULLA STATUARIA PREISTORICA

. Al Menhir Museum di Laconi (OR) è stata inaugurata Pietre parlanti nella preistoria, una mostra fotografica itinerante sulla statuaria in Sardegna e in Italia. L’evento, che rappresenta un’occasione preziosa per la promozione dell’archeologia sarda, si è tenuto in occasione del 27° anniversario dell’apertura del Museo all’interno del Palazzo Aymerich.

L’esposizione fotografica è la conclusione di un lavoro unico e di enorme portata: le immagini sono stampate su supporti autoportanti di dimensioni suggestive 220×90. Per la prima volta è stata realizzata un’operazione unitaria per quanto riguarda la statuaria preistorica, un fenomeno molto diffuso in Sardegna, nel resto d’Italia e in altri paesi del mondo, che ora è stato messo in relazione e in dialogo. La realizzazione di una mostra dedicata alla statuaria preistorica in Sardegna e in Italia rappresenta una tappa importante nel lungo processo di conoscenza e valorizzazione di questo straordinario fenomeno d’arte preistorica esclusiva dell’Età del Rame, un ampio arco temporale-culturale compreso tra il 3.400 e il 2.400 a.C. L’obiettivo è far dialogare statue provenienti da quattro macroaree: l’arco alpino da Aosta fino all’Alto Adige, la Val Camonica e la Valtellina, la Lunigiana, la Puglia e la Sardegna, ognuna caratterizzata da proprie e originali specificità artistiche e iconografiche, frutto di una comune matrice ideologica e religiosa che ha unito e accomunato i popoli di terre geograficamente distanti.

Questo progetto di ArcheoFoto Sardegna e del Menhir Museum di Laconi è stato condiviso e supportato dalla Regione Autonoma della Sardegna attraverso l’Assessorato dei Beni Culturali. Tra musei ed enti locali, sono 15 le realtà istituzionali coinvolte nel progetto della mostra fotografica: in Sardegna il Museo Archeologico Nazionale “G. A. Sanna” di Sassari, il Menhir Museum di Laconi (OR), il Museo Civico “CIMA” di Allai (OR), il Museo civico di Santadi (SU), che a loro volta coinvolgeranno Nurallao (SU), Samugheo (OR), Villa Sant’Antonio (OR), San Giovanni Suergiu (SU), che sono i luoghi di rinvenimento delle statue menhir delle esposizioni museali; nel resto d’Italia il Museo delle Statue Stele della Lunigiana di Pontremoli (MS), il Museo del Castello San Giorgio di La Spezia, il Museo dell’Alto Garda di Riva del Garda (TN), il Museo e l’area megalitica di Saint-Martin de Corléans di Aosta, l’Antiquarium Tellinum di Teglio (SO), il Museo Nazionale della Preistoria della Valle Camonica di Capo di Ponte (BS), il Museo Civico “Carlo Gaetano Nicastro” di Bovino (FG).

Giorgio Murru, direttore scientifico del progetto, ha affermato: Sono molto felice e orgoglioso di questo primo grande progetto della mostra, che si indirizza verso la contemplazione di un fenomeno così vasto nella sua dimensione come la statuaria preistorica. La mostra nasce dopo un lungo percorso di interlocuzioni tra i sistemi museali italiani che si sono messi in rete, dopo vari incontri tra i vertici avvenuti anche in occasione di TourismA Firenze. Questo è solo il primo, importante passo verso la conoscenza e la valorizzazione piena di un fenomeno che non è solo nazionale, ma investe tutto il continente europeo fino alla Crimea, passando per il Medio Oriente e il Nordafrica. La Sardegna si trova proprio al centro di questa espressione così notevole e duratura di quella che possiamo chiamare la prima religione uniformante dei popoli. Religione, ricordiamo, perché le statue rappresentano degli eroi divinizzati, sia uomini che donne.

Queste, invece, le parole di Nicola Castangia, direttore artistico della mostra: La soluzione della mostra fotografica ha permesso di rendere questo tipo di progetto realizzabile a tutto tondo, con una visione unitaria del fenomeno, e soprattutto facilmente mobile e itinerante. Far uscire i reperti autentici dalle loro sedi e farli viaggiare avrebbe significato un dispendio enorme di energie e di denaro. La mostra fotografica, che mi onoro di curare, è stata inaugurata a Laconi e verrà portata, poi, negli altri musei d’Italia. Ritengo che questa sia un’ottima pratica per promuovere le bellezze archeologiche della Sardegna: un’esposizione per promuovere sia la rete delle regioni che la propria. La nostra speranza è ora quella di riuscire a realizzare un catalogo che raccolga il fenomeno della statuaria preistorica di tutta Italia.

Mariano Corongiu, presidente Snc Menhir Museum, ha dichiarato: Avere il privilegio di ospitare una mostra di questa grandezza e importanza avrà un richiamo turistico per il nostro museo e il nostro territorio. Anche il fatto che la mostra sia itinerante porta la nostra realtà ad essere conosciuta altrove. E di questo oggi abbiamo bisogno: la massima apertura verso il mondo esterno

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