di ANTONIO MARIA MASIA
Con una solenne cerimonia in Consiglio Comunale, il Sindaco di Decimoputzu Antonino Munzittu ha conferito lo scorso 6 ottobre, la cittadinanza onoraria alla scrittrice Edith Bruck, testimone della Shoah ungherese, sopravvissuta alla deportazione, e, dopo anni di pellegrinaggio, stabilita in Italia.
Nata e cresciuta in un piccolo villaggio ungherese, era l’ultima dei sei figli di una povera famiglia ebraica. Conosce, fin dall’infanzia, l’ostilità e le discriminazioni che nel suo Paese, come nel resto d’Europa, investivano gli ebrei. Nella primavera del 1944, a tredici anni, dal ghetto dove viveva, viene deportata ad Auschwitz e poi in altri campi tedeschi tra cui Dachau e, infine, Bergen-Belsen, dove verrà liberata, insieme alla sorella, nell’aprile del 1945.
Dopo la liberazione da parte degli anglo-americani tenta il rientro in Ungheria, nella sua casa; ben presto scopre però che la fine della guerra non significa pace né accoglienza, ma nuove difficoltà e, soprattutto, nuove peregrinazioni alla ricerca di un posto nel mondo dove poter vivere. Nel 1946 raggiunge in Cecoslovacchia una delle sue sorelle maggiori, salvate da Perlasca a Budapest, ma il tentativo di ricongiungimento fallisce. Nel settembre del 1948 raggiunge Israele, a ridosso della nascita del nuovo Stato. Qui – per evitare il servizio militare – si sposa e prende il cognome che ancora oggi porta: Bruck. Nel 1954, spinta dall’impossibilità di inserirsi e di riconoscersi nel Paese immaginato “di latte e miele”, non riuscendo ad accettare la realtà segnata da conflitti e tensioni, giunge in Italia e si stabilisce a Roma, dove ancora oggi risiede ultra novantenne. Ma chi è divenuta Edith Bruck nel corso degli anni; quale il suo legame con la Sardegna e il Comune di Decimoputzu e finanche con il Gremio dei Sardi di Roma?
Edit Bruck esordì, nelle vesti di scrittrice, nel 1959 con l’opera “Chi ti ama così” iniziando in questo modo la sua carriera da scrittrice e testimone della Shoah. Scelse di scrivere in italiano, per creare un distacco emotivo capace di descrivere le sue esperienze e sofferenze nei campi di concentramento. Numerosissima la sua produzione letteraria e in ultimo “Il pane perduto” ed alcune poesie di grande intensità emozionale. E’ stata anche sceneggiatrice di alcuni film di cui uno sulla Sardegna dove trascorse la prima vacanza della sua vita. Gli sono state conferite diverse lauree ad honorem tra queste: in -Informazione, Editoria e Giornalismo- dall’Università di Roma Tre nel 2018; in Filologia Moderna dall’Università di Macerata nel 2019; in Scienze filosofiche dall’Università di Sassari a settembre 2023.
Nel febbraio 2021, Papa Francesco, ha fatto visita a Edith Bruck e ha dichiarato: “Sono venuto qui da lei per ringraziarla della sua testimonianza e rendere omaggio al popolo martire della pazzia del populismo nazista e con sincerità le ripeto le parole che ho pronunciato dal cuore allo Yad Vashem e che ripeto davanti ad ogni persona che come lei ha sofferto tanto a causa di questo: perdono, Signore, a nome dell’umanità”. Intensissimo il suo impegno di testimone degli orrori della Shoah rivolto in particolare ai giovani”
Come accennato, frequente è stato in età giovanile, il suo legame con la Sardegna e il Comune di Decimoputzu in particolare. In tale luogo ha trascorso alcuni momenti della sua vita, consolidando un ricordo rimasto immutato nel corso degli anni. Ciò grazie alle numerose amicizie sarde presenti a Roma ovvero la partecipazione agli eventi organizzati dal Gremio dei Sardi di Roma in occasione delle annuali ricorrenze per la “Giornata della Memoria”. Ed è da ricondurre a tali circostanze che l’Amministrazione comunale, venuta a conoscenza di tali legami da parte della Bruck, ha maturato la decisione di esserle riconoscente. La cerimonia si sarebbe dovuta svolgere da remoto il 6 ottobre scorso, con la scrittrice in collegamento dalla sua abitazione romana. Per sopraggiunti motivi di salute alla vigilia del riconoscimento, ciò non è potuto avvenire. A rappresentare la Bruck, per suo espresso incarico, sono pertanto intervenuti Antonio Maria Masia Presidente del Gremio dei Sardi di Roma e il socio Salvatore Bellisai, testimoni dell’evento. La materiale consegna della pergamena di riconoscimento è avvenuta presso la sede del Gremio da parte di Monica Basciu, Assessore- Vice Sindaco di Decimoputzu, presente a Roma per la circostanza. Determinante il ruolo svolto dal Gremio e dal Presidente Mascia e dal socio Bellisai che si sono adoperati sia per la definizione del riconoscimento che per lo svolgimento regolare della cerimonia. A distanza di un mese e condizioni di salute migliorate il 6 novembre scorso, è stata consegnata alla Bruck, dal Presidente Masia, la pergamena del riconoscimento.