LINEA DIRETTA FRA ROMA E IL MEDIO CAMPIDANO CON L’ONOREVOLE GIANNI LAMPIS: UN ANNO A MONTECITORIO

Gianni Lampis

Gianni Lampis nasce a Cagliari il 31 maggio 1988. Risiede ad Arbus, nella frazione di Sant’Antonio di Santadi, ed è laureato in Scienze dei servizi giuridici. Il 30 settembre 2022, nelle liste collegate in coalizione Lega-Forza Italia-Fratelli d’Italia- Noi moderati, viene eletto parlamentare nel collegio Uninominale Sardegna – U02. Dal 18 ottobre 2022 è iscritto al gruppo parlamentare Fratelli d’Italia. Dal 9 novembre 2022 è componente della VIII Commissione Ambiente, Territorio e Lavori Pubblici e dal 7 settembre 2023 fa parte della Commissione parlamentare per le questioni regionali e di quella di inchiesta sulle attività illecite connesse al ciclo dei rifiuti e su altri illeciti ambientali e agroalimentari.

On. Gianni Lampis, a poco più di un anno dall’inizio della XIX legislatura le chiediamo di tracciare un bilancio di questa sua nuova esperienza che lo vede per la prima volta sui banchi del Parlamento italiano. Questi primi dodici mesi mi hanno trasmesso una rinnovata motivazione nel proseguire lungo il solco di quell’impegno civico e politico che sin dalla prima gioventù ha contraddistinto la mia vita. Con la diminuzione del numero dei deputati a 400 non era scontato riuscire nella vittoria dell’impresa elettorale che un anno fa con oltre 60 mila voti mi ha consentito di terminare la bellissima esperienza di assessore regionale per cominciare con entusiasmo, passione e grande senso di responsabilità questa da parlamentare. Ho un indice di presenza alle votazioni dei lavori di aula e di commissione del 97%, partecipo assiduamente alle iniziative che riguardano l’azione che il Governo Meloni ha messo in campo e che oggi vede il nostro partito, Fratelli d’Italia, stabilmente primo partito della nazione con percentuali prossime al 30%. Non ho ritenuto di dovermi trasferire a Roma, sin dal primo giorno ho deciso che non avrei abbandonato la mia terra, la Sardegna, ed è per questo che rientro ogni fine settimana per essere presente nel territorio, informare sulle iniziative parlamentari e del governo e raccogliere le istanze dei cittadini. Insomma, continuo ad essere quello di sempre.

Quali le principali iniziative che finora lo hanno visto protagonista? Penso che la più grande soddisfazione di questo primo anno sia stata quella di riuscire finalmente a ridare linfa al Parco Geominerario consentendo la stabilizzazione del personale precario e ampliando la pianta organica oltre le dieci unità. Questo è l’inizio del nuovo corso di rilancio istituzionale di un ente per troppo tempo lasciato alla mercé della spartizione politica senza produrre ricadute per le aree ex minerarie e non solo. Sono stato relatore di diversi procedimenti sia in aula che in commissione in materia di ambiente e politiche europee, ho presentato interrogazioni fra le quali quella che ha consentito di accelerare i tempi di realizzazione di importanti opere come la rotonda a S’acqua Cotta. Sono firmatario di numerose proposte legislative. Ho un dialogo costante con gli amministratori della Sardegna e mi sono fatto portavoce di istanze e problematiche che prontamente hanno trovato attenzione e soluzione.

Lei è presente in tre Commissioni – Ambiente, Questioni regionali e Attività illecite connesse al ciclo dei rifiuti, due delle quali che molto hanno a che vedere con la realtà della Sardegna e le sue criticità. Una in particolare: la Sardegna per le sue peculiarità potrebbe in un prossimo futuro essere sede di deposito di scorie nucleari. Cosa può dirci in merito? Lo escludo categoricamente. I sardi si sono già espressi con un referendum a larga maggioranza opponendosi a questa ipotesi. Il Consiglio Regionale della Sardegna all’unanimità ha espresso più volte la sua contrarietà sul tema. Il Ministro Fratin di recente ha aperto alle autocandidature delle comunità inserite da Sogin tra le aree idonee. Inoltre, in ottemperanza al principio di minore movimentazione del rifiuto per motivi di sicurezza ambientale e sanitaria, sarebbe surreale pensare che la nostra isola possa diventare il deposito nazionale di scorie dovendole portare qui per forza via mare.

Trasporti e insularità: giorno dopo giorno si assiste al taglio dei collegamenti marittimi e aerei e all’aumento delle tariffe. Ma è così difficile, come avviene per altre regioni europee – la Corsica con la Francia e le isole Baleari e Canarie per la Spagna – ripetere anche da noi gli stessi modelli che permettano non solo ai residenti ma a chiunque voglia recarsi in Sardegna di poter disporre di più collegamenti e prezzi accessibili? Per la prima volta nella storia questo Governo Nazionale, anche grazie al lavoro che svolge il Presidente della Commissione Trasporti Salvatore Deidda, abbiamo iniziato un lavoro di contrattazione con le istituzioni comunitarie per garantire ai sardi il legittimo diritto alla mobilità nazionale ed internazionale al pari di ogni altro cittadino italiano anche sulla scorta delle positive esperienze citate. Non penso che sia un traguardo difficile, penso invece che occorra determinazione nel raggiungere l’obiettivo prefissato. Il dialogo costante con le istituzioni regionali preposte ha già consentito di consolidare una piattaforma istituzionale che condivida la necessaria unità d’intenti anche per proporsi nei confronti dei colossi aerei e navali che oggi tengono in ostaggio i Sardi e coloro che in Sardegna desiderano arrivare.

Calderoli insiste propone per le 20 regioni italiane l’Autonomia differenziata: cosa ne pensa? Non crede possa creare nuovi gap economici tra aree più ricche e più povere e che la Sardegna possa ulteriormente allontanarsi da modelli di sviluppo più giusti? Un’Italia forte e competitiva che non tralasci la solidarietà nazionale è l’architettura dello Stato che abbiamo in mente per superare le diseguaglianze fra aree geografiche. La Sardegna ha uno statuto approvato con legge di rango costituzionale che garantisce la sua specialità che non sarà mai messa in discussione. Inoltre stiamo lavorando per dare completa attuazione in termini di compensazioni e benefici economici al principio di insularità che rafforza la nostra condizione di isola al centro del Mediterraneo

La macchina della verità: l’iniziativa, il decreto, la legge o quant’altro, del governo Meloni maggiormente apprezzata e quella che lei non avrebbe invece mai posto in essere. Il Governo Meloni ha ereditato l’Italia allo sbando con una crisi economica e sociale senza precedenti. Caro energia, conflitti bellici, conti dello Stato messi a rischio dalle prebende elargite da chi ci ha preceduto. Serviva e serve essere operativi e veloci e fin qui il Governo è stato in grado di difendere con la sua programmazione politica l’interesse nazionale nel bacino del Mediterraneo, in Europa e nel Mondo. Posso testimoniare che mai il dibattito parlamentare è stato tale da non consentire anche alle opposizioni di svolgere il proprio lavoro.

Fra qualche mese le elezioni regionali in Sardegna: come valuta l’operato della Giunta Solinas? Sono stato fra i primi assessori regionali nominati il 4 aprile 2019 e da li a pochi mesi una pandemia improvvisa e inattesa che ha colto impreparata la comunità internazionale e ha di fatto sconvolto l’agenda politica anche della nostra coalizione di governo. Abbiamo garantito massimo sostegno a famiglie ed imprese e oggi siamo pronti per dare continuità politica a questa stagione di ripartenza economica che produca benessere sociale. In questi anni anche il Medio Campidano ha ritrovato quella giusta attenzione e ne sono dimostrazione i numerosi finanziamenti concessi ai comuni per la realizzazione di opere pubbliche o per l’erogazione di servizi sociali. Ora serve continuità umana e politica col Governo Nazionale ed è per questo che sarò in campo, seppur non candidato, per sostenere Fratelli d’Italia e il centro-destra alle prossime elezioni regionali.

Una legge elettorale ingiusta potrebbe ancora una volta limitare la rappresentanza del Medio Campidano in Consiglio Regionale: come difenderci? Sono una delle tante vittime di questa legge truffa che penalizza i piccoli collegi elettorali. Le elezioni precedenti hanno dimostrato come sia estremamente difficile raggiungere quozienti attribuiti su base regionale ed è per questo motivo che ancora una volta la nostra rappresentanza sarà affidata alla clausola residuale che assegna almeno un eletto al collegio a favore del candidato più votato della lista più votata. Alle ultime elezioni politiche FDI è stato il primo partito con il 28.5% e quasi 10 mila preferenze; questo per dire che anche alle prossime elezioni regionali nel Medio Campidano il voto più utile per avere un eletto e battere PD e Movimento Cinque Stelle sarà quello dato a Fratelli d’Italia.

L’ha detto prima, continua a vivere in Sardegna nella sua Arbus. Che prospettive per questa comunità? C’è stato il tentativo di sospendere la democrazia mandando a casa l’Amministrazione Concas e facendo arrivare un Commissario. Gli Arburesi hanno deciso di rafforzare invece quel percorso con un voto libero e democratico che consolidasse gli aspetti positivi di quella esperienza di governo. Nonostante le difficoltà che coinvolgono tutti i comuni d’Italia, la Giunta Salis sta facendo partire numerosi cantieri di opere pubbliche che servono al nostro territorio per consolidare una ancora debole economia turistica. Io continuerò a garantire il mio massimo impegno e la mia totale disponibilità per accompagnare questo processo di riscatto di cui mi sento a pieno titolo coprotagonista.

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