MOTTEGGIARE, LA SUA ARMA SEGRETA: ANGELINO MEREU, A FIRENZE E’ PRESIDENTE DELL’ASSOCIAZIONE DEI SARDI IN TOSCANA

Angelino Mereu

C’era una volta un leone feroce. Tutti scappavano davanti a lui, tranne la piccola rondine, dal carattere un po’ insolente, che andava e veniva sotto il naso del re della jungla e gli faceva degli scherzi.

No, non avete sbagliato articolo. Perché parlo del leone e della rondine allora?

Perché la coppia leone/rondine sta a pennello alla coppia Angelino Mereu e Enrica, sua moglie.  E chi è il leone? Pensate adesso. Enrica! È proprio lei la forza tranquilla, che canalizza Angelino, lei che qualche volta risponde anche alle domande che faccio. Non è intrusiva, ma irradia la stanza con la sua presenza.

 E Angelino allora? Lui è la rondine che graffia il cielo d’indaco…

A 67 anni, lui si diverte. Risponde alle mie domande con delle battute, pratica l’autoironia, prende le cose con leggerezza.

Un esempio? Alla mia domanda: ”Cosa significa invecchiare per te” mi guarda con gli occhi spalancati e risponde: ”Non lo so ancora, te lo dirò appena inizierò ad invecchiare”

Lo avete capito, Angelino fa le cose con serietà ma non si prende mai sul serio. Ha come abitudine quella di sdrammatizzare, lui sorvola la realtà e ci si impegna con gioia. Come se tutto fosse un gioco.

Maestro d’arte, giornalista, scrittore, pittore, appassionato della Sardegna, Angelino Mereu nato ad Orani nel nuorese, potrebbe essere ambasciatore dell’isola.

Si diverte a far ricerche sulla storia, sulla cultura, sugli artisti, sul popolo sardo. ”Bisogna conoscere il passato per capire e vivere nel presente”. È così intriso del suo paese natale, che ha contaminato tutti i suoi amici che alla fine si sono ”sardizzati”.

La sua casa? Un museo ”zippato”! Non c’è una stanza al riparo dal suo amore per la Sardegna. Ogni muro, ogni angolo accoglie un quadro, un oggetto, un’opera d’arte, senza parlare della sua biblioteca personale che ospita qualcosa come oltre 3000 libri solo sulla Sardegna!

Angelino vive a Firenze, grande città d’arte, ma anche se ci vive e lavora da oltre 40 anni, sardo è e sardo resta. ”Anche quando sogno, sogno in sardo”

”Parli altre lingue?” chiedo.

”Si, oltre al sardo parlo l’italiano…”mi risponde tranquillamente con un mezzo sorriso.

Il suo modo di parlare e di affrontare la vita è una dote. Smonta la gravità di certe situazioni, dà non solo un tocco di leggerezza, ma anche di dolcezza a quello che dice. Ho di fronte a me un uomo che manifesta calma, tranquillità, niente rabbia, nessuna aggressività, mai rimorsi, un uomo orgoglioso di quello che fa, un uomo colto, umile, in pace con se stesso. Siamo lontani dagli indipendentisti arrabbiati che vorrebbero gettare nel fuoco tante cose provenienti dal continente e rivendicare la cultura sarda.

Angelino ha scelto la via della saggezza, della cultura, della passione e il suo unico scopo è la condivisione. Ha trovato la strada giusta per portare il mondo a conoscere l’antica roccia su cui è nato.

La curiosità può essere la parola giusta per definire il signor Mereu. Passa i suoi week-end a girare in Toscana nei mercatini, antiquari, aste, alla ricerca di opere, libri, oggetti sardi. Grazie alla sua profonda conoscenza della storia e alla sua cultura, riesce spesso a trovare l’oggetto raro o il libro uscito da una mansarda e buttato li per disconoscimento della storia sarda. Il suo gioco preferito è lavorare come un ricercatore o come un collezionista. Ne ha tutte le qualità, oltre alle sue conoscenze, è anche dotato di pazienza. Angelino Mereu non ha fretta, è un osservatore minuzioso. Ha le qualità di un pittore anche nelle sue ricerche.

Angelino con la moglie Enrica

Infatti, non si può dipingere un quadro in cinque minuti: si deve ricercare il posto e il soggetto, osservarlo, interpretarlo, trovare l’angolo giusto, i colori giusti e finalmente mettersi all’opera. Questo esige tempo e pazienza.

Trovare i pezzi di storia della sua isola gli richiede la stessa attenzione. ‘Si cammina meglio se si cammina in due”

Malgrado il caldo soffocante, e le zanzare che avevano intrapreso il difficile compito di farci arrabbiare, Angelino con un senso umoristico particolarmente acuto si presta al gioco dell’intervista. Mentre chiacchera, ci sono tratti della sua personalità che saltano fuori e non posso non vederli. Coniuga la delicatezza della mente e la passione dei libri, con la sua sardità. È un po’ disorganizzato, ha mille passioni, ma Enrica veglia. Si suol dire spesso che dietro ogni grande uomo si nasconda una grande donna. Nel caso della coppia Angelino/Enrica, è più che giusto. Enrica arriva a dire che hanno ”un cervello in due”. Non è poco! È la dimostrazione della perfetta intesa tra di loro. Si sono progettati nella vita insieme e continuano a farlo ogni giorno.

Li osservo. Si scambiano uno sguardo. Accidenti! All’improvviso, afferro un momento di profonda comunione, di tenerezza, di amore, di intimità… Dura 3 secondi, ma questi secondi raccontano una vita. Capisco adesso, la forza di Angelino è quella di andare avanti in due!

Il mio incontro con Angelino, nonostante la temperatura elevata, aveva un gusto primaverile. Mi sono accorta che la rondine che sonnecchia in lui conosceva tutti sentieri del cielo ed era capace di ricordarsi del profumo della sua terra natale anche da lontano.

Rosmarino, elicriso, macchia mediterranea, ma anche pecora bollita e patate, avete ancore dei bellissimi giorni davanti, Angelino Mereu veglia.

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Un commento

  1. Grazie TOTTUS IN PARI e grazie Christine Lauret 😊😊😊

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