CRONISTORIA DI UN RITORNO: UN DIPINTO DEL XVII SECOLO ALLA CORTE DELLA DEVOZIONE DEI SARDI

La memoria possiede la forza di vincere la spregiudicatezza del tempo che, inesorabile, erode ogni cosa. Attraverso di essa tutto ritorna e ogni cosa viene ritrovata. Da lì ha inizio anche quel processo che ci permette di ritrovare noi stessi, la nostra identità popolare, culturale e spirituale. Pubblicai per la prima volta questo importante quadro nel 2009, dopo averlo visto a Cagliari con l’allora Sindaco di Sant’Antioco Ing. Mario Corongiu. L’editore Ettore Gasperini, che ne aveva la proprietà, ci ospito in un appartamento privato adibito a Museo. Il quadro, posizionato su una parete, spiccava in tutto il suo splendore, nonostante i segni del tempo. Fui subito colpito dalla rara iconografia, che vedeva S.Antioco orante al fianco di Nostra Signora di Bonaria, ma soprattutto la mia attenzione fu catturata dall’importante scritta ai piedi della sacra rappresentazione. Da quel giorno mi sentivo spesso con Ettore, eravamo amici. Mi coinvolgeva nelle sue iniziative, mi mandava liriche e poesie; non intendeva però separarsi dal suo quadro. Forse, in cuor suo, sapeva che l’opera aveva già scelto la sua destinazione. Il 21 agosto 2021, purtroppo l’amico Ettore ci lasciò prematuramente. Qualche mese dopo venni contattato dal figlio Giuseppe, il quale, attraverso i racconti del padre aveva appreso quanto fossi legato all’opera e soprattutto quanto fosse importante per me che la stessa potesse essere collocata nell’isola del santo patrono. La conversazione tu cordiale e trovammo subito un accordo. Ne parlai subito con il mio amico Mario Corongiu, con il quale convenimmo di coinvolgere un gruppo di amici al fine di raccogliere la somma utile per l’acquisto. L’entusiasmo degli amici ha oltrepassato le aspettative, superando l’immobilismo e l’assenza di taluni. Coinvolgere tutti: questo è stato fin dall’inizio l’obiettivo del nostro progetto, nel quale abbiamo ed avete creduto.

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2 commenti

  1. Complimenti,il ritrovamento e recupero di tale reperto legato al ns devoto Patrono Sant’Antioco ci rende ancora una volta orgogliosi della ns terra.

  2. Fadda Alessandro

    Grande il nostro Cavaliere Roberto Lai, ambasciatore universale della cultura.
    Fadda Alessandro.

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