di GRAZIA BRUNDU
Una regola non scritta della suspense dice che l’assassino è più interessante della vittima. Certo, immedesimarsi nella mente del criminale, provando a indovinarne i pensieri, è da sempre uno dei piaceri irrinunciabili del lettore di gialli, noir, thriller. Florinas in Giallo – L’isola dei misteri quest’anno ha deciso però di alzare la posta e cambiare le carte in tavola, puntando sulle “vittime” come tema conduttore della XIV edizione.
Il festival letterario internazionale organizzato dal Comune di Florinas con Associazione Itinerandia e la direzione artistica delle librerie Cyrano e Azuni si prepara a tornare dal 31 agosto al 3 settembre con quattro intense giornatedi incontri con gli autori, approfondimenti legati all’attualità, il reading “I blues dell’alligatore” di Gigio Alberti dai romanzi di Massimo Carlotto sulle note di Gavino Riva, la mostra “La storia del giallo in 50 investigatori” di Angelo Montanari (in collaborazione con il festival Dora Nera), e molto altro ancora. Compresi una serie di appuntamenti che il festival proporrà ad ottobre, e ancora – come si addice a un festival del giallo – top secret.
«Il tema delle “vittime”, non più relegate nel ruolo secondario di semplici inneschi della trama, ma restituite alle loro molteplici valenze narrative e umane sarà il filo rosso sia nelle presentazioni di libri, sia durante gli approfondimenti di fatti di cronaca e attualità, quando si parlerà di vittime dello stato, della mafia e di misteri italiani ancora irrisolti» spiegano i direttori artistici Maria Luisa Perazzona, Elia Cossu e Emiliano Longobardi.
Nella sezione “Tra fiction e realtà” dedicata agli approfondimenti, Gherardo Colombo, giurista ed ex magistrato, presenterà il libro “Anticostituzione. Come abbiamo riscritto (in peggio) i principi della nostra società”; del caso Emanuela Orlandi si parlerà con Raffale Sari, e delle stragi di Capaci e via d’Amelio durante un incontro in collaborazione con l’Associazione Agende Rosse, a cui parteciperanno Salvatore Borsellino, fratello di Paolo Borsellino (in collegamento video), Luciano Traina, fratello di uno degli agenti della scorta uccisi nell’attentato, e alcuni dei testimoni diretti.
Più di dieci gli autori ospiti al festival. Dallo scrittore scozzese Alan Parks, con un nuovo capitolo, (“Crepare di maggio”), della serie bestseller con il detective alcolista e dipendente dalle droghe Harry McCoy, a Giancarlo Piacci (“I santi d’argento”), Riccardo Gazzaniga (“In forma di essere umano”), Valentina Parasecolo (“Cronache private”), Rosa Teruzzi (“Il valzer dei traditori”), Fabrizio Silei (“Gli occhi del serpente”), lo scrittore e fumettista Paolo Bacilieri (“Venere privata”), Roberta Balestrucci con il reading tratto dal suo libro omonimo “Perfide”, e poi ancora Valerio Varesi, Diego De Silva, e Enrico Pandiani, vincitore del Premio Scerbanenco 2022.
Quest’anno Florinas dedicherà un omaggio speciale a Giorgio Todde scomparso nel 2020, che il festival ha avuto l’onore e il piacere di ospitare in diverse edizioni.
In programma ci sono naturalmente anche i consueti laboratori di animazione alla lettura per i bambini a cura della Comes nella Biblioteca comunale di Florinas. I “Racconti del cimitero”, appuntamento irrinunciabile con la paura nel piazzale della Chiesa di San Francesco, sono affidati quest’anno all’ironia sopra le righe della compagnia BobòScianèl con lo spettacolo “Il giorno più bello”. E non mancano naturalmente i momenti conviviali: oltre all’aperitivo in giallo tornerà finalmente l’irrinunciabile Pranzo Romanzo della domenica, che farà sedere allo stesso tavolo scrittori e lettori pronti a gustare il menù proposto dall’associazione “Parco Ena ‘e Littu” in collaborazione con lo storico della cucina Giovanni Fancello.