di DAVIDE MADEDDU
Una cintura marina verde, che dalla Sardegna arriva al mar Baltico, per cercare di contrastare la perdita di biodiversità degli oceani. È il progetto che vede impegnate tre fondazioni europee per la conservazione marina mirando a rafforzare le misure di protezione e il benessere dei mari. Si tratta della finlandese Nurminen Foundation, la francese Fondation de la mer e l’italiana Fondazione Medsea. Le tre organizzazioni hanno dato vita a una coalizione che ha lanciato il primo progetto con cui si mira a ripristinare l’habitat costiero delle fanerogame marine e a formare una “cintura verde” sottomarina che va dal Mediterraneo sino alla costa del Baltico.
Punto di partenza di questo progetto, sono le praterie sottomarine di fanerogame marine, elementi vitali per la biodiversità marina. Le radici di queste praterie, come sottolineano gli esperti, «legano il sedimento di fondo, riducendo l’erosione e la torbidità dell’acqua. La qualità dell’acqua migliora anche grazie ai nutrienti da parte delle praterie».
Quest’anno tutte e tre le fondazioni ripristineranno le praterie di fanerogame marine, alcune in collaborazione con le autorità locali. L’obiettivo di riforestazione marina in Italia è quello di reimpiantare un milione di piantine di Posidonia oceanica, una specie endemica del Mediterraneo.
A guidare questa azione la Fondazione Medsea che nell’ambito del suo progetto “Una foresta marina per salvare il Mediterraneo”, ha iniziato diverse attività già negli anni passati al largo delle coste della Sardegna (Sinis e Villasimius) e nei prossimi giorni ripartirà con le operazioni a mare all’interno dell’Area Marina Protetta di Capo Carbonara.
«Le praterie di Posidonia Oceanica sono in declino in tutto il Mediterraneo e una delle principali cause è l’impatto umano, in particolare la pesca a strascico praticata illegalmente vicino alla costa e l’ancoraggio non corretto che può creare discontinuità nel manto e nel lungo periodo, contribuisce al degrado delle praterie circostanti – dice Alessio Satta, presidente della Fondazione Medsea -. Ripristinando le praterie marine, si accelerano i tempi di ripresa e si rafforzano le difese naturali degli ecosistemi anche in condizioni di stress dovute al cambiamento climatico».
In Finlandia, con il progetto Baltic Seagrass verranno piantate 1000 piantine di Posidonia lungo la costa del Golfo di Finlandia nel corso del 2023. «Questo sforzo congiunto ci avvicinerà a un pianeta blu più sano – dice Annamari Arrakoski-Engardt, ceo della John Nurminen Foundation -. Le praterie di fanerogame marine sono un habitat importante per la vita marina negli oceani del mondo e nel nostro Mar Baltico. Quindi, questa è una grande opportunità per impegnarsi in una collaborazione che aumenterà la biodiversità marina».
In campo anche i progetti della Fondation de la Mer: nel Mediterraneo, sono stati supportati due progetti di trapianto di Posidonia, che hanno comportato il trapianto di 28.000 piante. «Il monitoraggio scientifico in corso mostra un tasso di successo dell’80% – dice Alexandre Iaschine, Délégué Général della Fondation de la Mer – . Le nostre nuove missioni pianificate per il 2023 ripristineranno diversi ettari. È in corso anche un progetto per ripristinare una prateria di Posidonia sulla costa atlantica francese».
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