Giovanni ‘Tittia’ Atzeni nella foto di Pietro Tonnicodi
Giovanni Atzeni detto Tittia ha trionfato nel Palio di Siena, il cosiddetto Palio di Provenzano, ed è entrato nella storia della secolare manifestazione di origine medievale per esser stato il primo fantino a portarsi a casa cinque vittorie consecutive, ma sono ben 10 le vittorie che Tittia è riuscito a far proprie da quando ha iniziato a partecipare al Palio di Siena nel 2003.
Nato nel 1985, Giovanni Atzeni ha esordito alla grande manifestazione della città toscana nel 2003 col soprannome di Tittia, che in dialetto sardo significa “che freddo” e che è legato a quanto, appena 18enne, arrivò nelle scuderie di Luigi Bruschelli. In quelle fredde mattinate toscane il giovane italo-tedesco diceva “Tittia”, perché aveva freddo e quella parola gli si è cucita addosso.
Figlio di padre sardo e madre tedesca, Tittia parla diverse lingue, va spesso a vedere le corse all’estero e si allena con suo figlio 14enne, che sarà probabilmente il suo erede. Si esercita ogni giorno a cavallo e due volte a settimana si allena in palestra. Questa volta ha corso con Violenta Da Clodia per la Contrada della Selva.
Questa è stata la terza volta che ha vinto per la Selva. La prima vittoria è stata ad agosto 2015 con Polonski, poi ad agosto 2019 con Remorex che però è arrivato scosso. Il 2 luglio 2023 è la seconda volta consecutiva che vince con la stessa cavalla, Violenta da Clodia, con cui aveva trionfato ad agosto 2022 per la contrada del Leocorno.
Le vittorie collezionate da Tittia nel corso della sua lunga esperienza al Palio di Siena sono molte di più, dieci per la precisione: tre per l’Oca con Fedora Saura a luglio 2007, con Mississippi a luglio 2011 e con Guess a luglio 2013, poi lo stesso anno ad agosto ha vinto per l’Onda con Morosita Prima, a luglio 2019 per la Giraffa con Tale e Quale e a luglio 2022 per la contrada del Drago con il cavallo Zio Frac.
Atzeni si è trasferito in Sardegna a 11 anni, a Nurri, poi ha debuttato a 13 a Bitti, in un palio sardo, con l’autorizzazione scritta da suo padre, muratore di professione, ma con la passione per i cavalli. L’uomo aveva portato dei cavalli tedeschi dalla Germania alla sua terra e li allenava per prepararli ai palii sardi. Fin da subito quello del fantino è diventato un mestiere per Giovanni Atzeni, che comunque aveva cominciato a montare già da piccolissimo in Germania, proprio grazie a suo padre. Ha quattro sorelle. La sua compagna è di Siena, si chiama Ilaria e lo ha reso padre molto presto, a 23 anni, quando è arrivato il primogenito Mattia.
È difficile quantificare i guadagni di un fantino, anche perché Tittia, come i suoi colleghi, ovviamente non corre solo il Palio di Siena, ma anche altre gare durante l’anno. Per quanto riguarda il Palio più importante, il fantino ha un compenso minimo garantito e se vince può arrivare anche a guadagnare mezzo milione di euro.
Non solo. Mentre il fantino è in pista ha una sorta di budget che gli viene messo a disposizione dalla contrada per la quale sta gareggiando e può contrattare con gli altri fantini, offrendo loro dei soldi in base alla strategia suggerita dai capitani, sia per il cavallo di rincorsa, sia per ostacolare i cavalli e fantini della contrada rivale nel caso in cui essa sia pure in gara. In generale, comunque, i fantini vengono ingaggiati sempre a gettone per ogni singola gara, ovviamente Tittia è uno dei più importanti nel settore e quindi uno di quelli che guadagna di più.
VERONICA SCANO
complimenti