di ROBERTO LUCIANI
Catorchio, Cletus e l’Allegra Brigata di Mammoy – il romanzo fiabesco della scrittrice e giornalista cagliaritana Patrizia Boi, edito dalla dei Merangoli Editrice nel 2019 – approdano il prossimo 9 giugno 2023 alle ore 17,30 nelle suggestive stanze del Palazzo Rospigliosi di Zagarolo, l’edificio Cinquecentesco dalle straordinarie sale affrescate che ospita al suo interno il favoloso Museo del Giocattolo. E proprio nella celebre Sala del Teatro del Museo, che un tempo era la Cappella di Palazzo Rospigliosi – dove negli angoli sono ancora visibili gli stemmi della famiglia Ludovisi, proprietaria del palazzo dal 1620 al 1670 e dove si possono vedere i teatri delle marionette, figure che si muovono grazie a sottilissimi fili che collegano la testa e gli arti a un telaio di legno -, si terrà la Presentazione del libro di Patrizia. E il luogo è particolarmente adatto, perché Catorchio è una sorta di Pinocchio Moderno, un bambino di metallo senza fili visibili, robotizzato dai fili invisibili delle sue programmazioni. Ma non si pensi a una storia per bambini, perché Mammoy è una Fiaba iniziatica, un percorso evolutivo del nostro eroe Catorchio per diventare quell’uomo nuovo di cui il nostro mondo ha bisogno, il mondo degli adulti soprattutto. Nell’era che decanta le qualità dell’uomo transumano, metà uomo, metà macchina, è stupefacente che un bambino che viene partorito dalla mente di uno Scienziato-Dio (Lug, poi chiamato Mammoy, un Geppetto padre e madre di Catorchio) e costruito secondo le regole della robotica, assolutamente incapace di pensare spontaneamente perché legato ai programmi che vengono inseriti nel suo database, il robottino Catorchio – grazie a sette sferette infuocate che lo proiettano nel mondo magico – cerchi invece di sfuggire al suo essere robot curiosando nel mondo fatato delle Janas di Sardegna. I siti archeologici più suggestivi dell’Isola, una serie di altri posti incantevoli situati nel Mediterraneo, la saggezza delle Piante Aromatiche del Mare Nostrum, la parola del Mediterraneo stesso che elargisce i suoi doni, tengono desta l’attenzione del lettore che incontra in ogni angolo un mistero da svelare. Lug aiuta la sua creatura in questo percorso raccontando delle Fiabe, piene di archetipi e di personaggi di cui Catorchio via via s’innamora e con cui interagisce perché il suo Mammoy riesce a costruire un meccanismo per farlo entrare nella Fiaba facendogliela vivere come in un film. E dalle Fiabe stesse escono fuori i personaggi: come Cletus, il ragazzo eternamente infantile che porta sempre con sé il suo bambinello interiore, la macchina fotografica per fissare ogni immagine e la sacca degli attrezzi per aggiustare le storture del mondo; oppure Gianguido, il mugugnoso, il vero antagonista della storia perché si lagna dalla mattina alla sera disturbando l’entusiasmo degli altri due; o come Kalika, la Profumiera del Regno di Katai, che sente il mondo col suo naso, stabilendo attraverso profumi e puzze, luci e ombre dei mondi attraversati. I quattro dell’allegra brigata sarebbero di certo curiosi di esplorare le sale affrescate, il giardino pensile e gli atrii illuminati dalle fiaccole di Palazzo Rospigliosi, dimora principesca delle più nobili famiglie del papato di Roma. La curiosità li guiderebbe tra gli Spiriti che partecipavano ai grandi ricevimenti del duca Pompeo Colonna nel Cinquecento, a scoprire perché fece assassinare la sua giovane e bellissima suocera Livia. Tra il mugugno del lamentoso Gianguido, terrorizzato dalle sanguinarie macchinazioni di Pompeo, nella fortezza medievale trasformata poi in una residenza sontuosa e passata prima ai Ludovisi e poi ai Rospigliosi, l’allegra brigata si addentrerebbe nel buio profondo di ogni mistero.
E la presentazione, infatti, si svolgerà poco prima che il palazzo apra le sue porte alla notte, che la leggenda vuole Popolata dai Fantasmi delle anime perdute e maledette, tra cui forse quella dello stesso “Caravaggio” che nel Palazzo cercò rifugio quando venne condannato a morte nel 1606, per aver commesso a Roma l’omicidio di Ranuccio Tomassoni in una rissa per uno screzio durante una partita di pallacorda.
Il filatoio di Lug, avrebbe di certo una Fiaba da dipanare legata alle leggende del Palazzo e le sue creature la ascolterebbero con curiosità cercando di connettere i fili invisibili che legano tutti quei Fantasmi mascherati dal volto della notte, mentre la nostra Scrittrice Patrizia Boi trasformerebbe le vicende in un percorso iniziatico con finale da Fiaba.
All’incontro, gentilmente patrocinato dal Comune di Zagarolo e dal Palazzo Rospigliosi, sarà presente l’Autrice insieme al Direttore Editoriale della Casa Editrice dei Merangoli, architetto Claudia Bisceglia, il Presidente della dei Merangoli, la giornalista e sociologa Luciana Luciani, il regista e drammaturgo Fabrizio Catalano, la scrittrice e saggistaMaddalena Celano e Fabio Massimo Vernillo.
Le letture saranno eseguite da Carmelo Bonsignore e dall’Autrice stessa. L’ingresso all’evento è gratuito.
Al termine dell’Incontro, alle ore 21,30 è prevista la Visita Notturna Animata, ospiti i Ghostbusters Italia: I fantasmi prendono forma al chiaro di luna, si materializzano nei sogni. Ombre. Sagome di ciò che non è più. (Adatto ad un pubblico adulto – posti limitati, ingresso € 15.00 – Per info e prenotazioni 06/95769405).
E per chi volesse visitare il Museo del Giocattolo di Zagarolo (Direttore l’antropologo Pietro Vereni) si tratta di uno spazio interamente dedicato al mondo del giocattolo e ai suoi legami con la realtà sociale e culturale, ospitato in 12 sale espositive del cinquecentesco Palazzo Rospigliosi, dove si estende per circa 1000 metri quadrati. Raccoglie al suo interno giocattoli dalla prima metà del 1800 fino ai giorni nostri, consentendo al grande pubblico di tutte le età occasioni di scambio, approfondimento e interazione con una tipologia di oggetto che, più di tanti altri, interpreta l’immaginario collettivo.
Per maggiori informazioni
Palazzo Rospigliosi
Piazza della Indipendenza, 6
00039 Zagarolo RM
+39 0695769405