di SEBASTIANO TETTEI
L’emigrante, tale è il sardo una volta che varca il mare, porta con sé il profumo dell’isola, il ricordo della propria gioventù e del proprio passato. Mantiene vive le proprie radici attraverso la lingua, il cibo e rafforza il legame con il paese di origine conservando nel cuore tradizioni, costumi e usanze. Mangiare i piatti della propria terra, continuare a parlare in sardo, rievocare le feste del paese serve a contenere la nostalgia. I sardi emigrati, riuniti nei Circoli, organizzano eventi, sagre, feste religiose con la voglia di sentirsi vicini alla Sardegna, alle persone care e alle proprie origini.
Con gli stessi sentimenti il Circolo “Su Nuraghe” ripropone ora nel cuore del Piemonte, in Alessandria, la tradizionale festa de “Su tusorzu”.
La tosatura è un rito pastorale che affonda nel passato e si ripete annualmente a “su beranu“, in primavera. Quando i primi caldi iniziano a soffocare le pecore, in ogni ovile si procede a liberarle del manto lanoso sottoponendole a radicale tosatura. Con il tempo l’operazione ha acquistato significative valenze sociali e culturali diventando un rito con i suoi luoghi “sos tundidorzos“, i suoi cerimoniali (raccolta della lana, utilizzo de “sos ferros de tundere” con abbondante banchetto finale) e i suoi momenti di festa (musica, canti e balli).
Grazie alla partecipazione della famiglia, dei parenti, degli amici e soprattutto dei pastori confinanti che accorrono in segno di solidarietà, rafforzando così i legami di amicizia, “su tusorzu” è diventato un vero e proprio momento sociale e di aggregazione. Un evento nel mondo pastorale molto atteso e ricco di significati.
Il Circolo “Su Nuraghe” lo propone ad Alessandria per trasmettere e far capire ai non sardi i valori di una cultura antica e consolidare nei soci i legami con le proprie radici.
L’appuntantamento è fissato per domenica 11 giugno presso gli ampi spazi all’aperto della sede sociale, sita in via Sardegna, 2.
Questa la scaletta della giornata:
– ore 10.00: trasformazione del latte e produzione di pecorino e ricotta, a cura della famiglia di Riccardo Ledda. Parteciperà alla dimostrazione la terza elementare della scuola Carducci di Alessandria;
– ore 11,30: Su Tusorzu, tosatura manuale (con i “ferros”) nell’area verde del circolo;
– ore 13.00: pranzo del pastore, con ‘pecora in cappotto’ e altre prelibatezze della cucina tradizionale sarda;
– nel pomeriggio esibizione di due suonatori di organetto della scuola de “Su Sonette” di Burgos.
Ingresso libero e gratuito. Prenotazione obbligatoria: tel. 3313649534.