IL COMUNE DI SARDARA COMMEMORA L’IMPEGNO DELLA F.A.S.I. E GALDINO MUSA: E’ STATO PRESIDENTE A VERCELLI DEL CIRCOLO ‘GIUSEPPE DESSI’’

di JACOPO BENE

A Sardara alla presenza del Sindaco Giorgio Zucca, dell’Assessore alla cultura Antonio Mameli, del Presidente onorario della FASI Tonino Mulas, dei familiari di Galdino Musa, la moglie Patrizia e i figli Gianni e Sergio, del delegato dell’Associazione Cuncordu APS di Gattinara Francesco Stangoni, e di una delegazione del Circolo Giuseppe Dessì di Vercelli si è tenuta una cerimonia per ricordare l’impegno dei Circoli e di Galdino Musa per la comunità di Sardara.

Galdino, Sardarese emigrato da sessant’anni a Vercelli, si è sempre dedicato alla promozione della Sardegna con numerose iniziative culturali di primissimo livello. Con Sardara ha sempre mantenuto un legame speciale e da instancabile organizzatore quale era non poteva mancare nel momento del bisogno. In seguito ai danneggiamenti dovuti al ciclone Cleopatra del Novembre 2013, i circoli Giuseppe Dessì all’epoca con presidente Galdino Musa, e l’Associazione Cuncordu, con presidente Maurizio Sechi, organizzarono una carovana con beni di prima necessità, vestiario e alimenti, destinati ai comuni di Sardara e Uras, coinvolgendo le comunità in cui risiedono. Contestualmente fu organizzata anche una raccolta fondi che diede vita a dei progetti per i territori colpiti. Uno di questi progetti prevedeva di risanare il campo sportivo di Sardara, non più agibile dopo il passaggio del ciclone che aveva abbattuto quasi tutti i cipressi che lo circondavano.

Quindi con i fondi disponibili furono acquistate e messe a dimora nuove piante e vennero coinvolti anche gli alunni delle scuole di Sardara.

Galdino purtroppo è venuto a mancare il 28 Marzo 2020, senza la possibilità di poterne celebrare il funerale. In tanti erano abituati a vederlo come un punto di riferimento, e la sua scomparsa ci addolora doppiamente.

Tre anni dopo la scomparsa di Galdino, e dieci dopo il ciclone Cleopatra, ci si ritrova in quel campo sportivo: gli alberi sono cresciuti bene, favoriti dal clima, le strutture in calcestruzzo invece sono invecchiate, indebolite dalla salsedine portata dal maestrale, il campo e la pista di atletica sono ben curate e utilizzate costantemente dal tempo del ripristino.

Vengono affisse due targhe in ceramica. La prima preparata già da tempo dall’amministrazione in ricordo del contributo dato dai circoli di Gattinara e Vercelli.

Una seconda targa, predisposta per l’occasione, è invece dedicata alla memoria di Galdino, che mai aveva voluto riconoscimenti per la sua continua e disinteressata azione nel mondo dell’associazionismo e della promozione della Sardegna. Una targa e una commemorazione non sono certo un premio postumo, ma servono a noi vivi per provare con piccoli gesti  a colmare il senso di vuoto che ci attanaglia quando vengono a mancare le persone a cui siamo più legati.

Al termine della cerimonia il Sindaco distribuisce ai familiari di Galdino, alle delegazioni dei circoli e della FASI delle pergamene in segno di riconoscenza e stima.

Un gesto simbolico, ma che è un segno del legame tra gli emigrati e la loro terra d’origine.

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