di MARIA VITTORIA DETTOTO
In una Cagliari gremita di gente con tutte le strutture ricettive piene di clienti si è svolta lunedì primo maggio la 367° festa di San’Efisio, il martire guerriero originario di Antiochia di fede padaga convertitosi al cattolicesimo che per questo fu decapitato a Nora ed al quale ogni anno i cagliaritani dedicano giorni di celebrazioni per sciogliere il voto fatto nel 1656 quando liberò la città dalla peste che ne stava decimando gli abitanti. Il culmine di queste intense giornate di fede e devozione è il primo maggio e ogni anno migliaia di persone provenienti da tutta l’isola e non solo accorrono per sciogliere il proprio voto e rendere omaggio al Santo. E così è stato anche in questo 2023, nel quale ricorrevano anche gli ottant’anni dai bombardamenti sulla città di Cagliari nella Seconda Guerra Mondiale e che ha visto per questo motivo una novità: la sfilata di ottanta sindaci provenienti da altrettanti paesi della nostra isola che allora ospitarono i cagliaritani che fuggivano dalla guerra. Indossando il tricolore hanno sfilato da Piazza Yenne a via Roma, raccogliendo gli applausi delle ali di folla presenti oltre le transenne. Folla che ha accompagnato il Santo lungo tutto il percorso dalla chiesa di Sant’Efisio nel quartiere di Stampace, dove alle 11 è iniziata la messa solenne con la presenza dell’Alter Nos Roberto Mura, accompagnato dalla guardiania e dalla Confraternita. La celebrazione religiosa si è conclusa intorno alle 12, ma nel corso di tutta la mattina hanno sfilato gli oltre 3000 figuranti provenienti da ogni angolo della Sardegna, 20 Tracas, 170 cavalieri in abbigliamento tradizionale, quattro plotoni di miliziani a cavallo che hanno scortato il Santo portando le bandiere dei quartieri di Cagliari. Il Santo è arrivato di fronte alla tribuna autorità nella quale era presente lo stesso sindaco di Cagliari Paolo Truzzu intorno alle 13 e 15, attraversando il percorso tra gli applausi, le preghiere, il suono delle sirene delle navi del porto che lo accompagnavano trainato dai buoi e scortato da decine di persone, tra le quali le tante forze dell’ordine presenti. L’incedere del carro del Santo è lento e passa sopra le migliaia di petali di rose che poco prima le donne e gli uomini avevano gettato per terra e che riempivano con il loro profumo meraviglioso tutti gli astanti.
Il Santo tornerà da Nora a Cagliari nella serata del quattro maggio dopo aver percorso dal primo al quattro maggio i paesi di Capoterra, Sarroch, Villa San Pietro e Pula, per raggiungere successivamente Pula e Nora venne decapitato il 15 gennaio 303.
Un’edizione da record questa per il Comune di Cagliari che ha mostrato ancora una volta di essere in grado di fronteggiare eventi di grande rilievo come questo, con un’organizzazione impeccabile sotto ogni punto di vista.
Veramente un meraviglioso spettacolo, molto emozionante.
Bellissimo racconto della storia di Sant’Efisio
Grazie
Bello dal vivo sicuramente.ma per chi non è andato un bel racconto preciso e ben descritto.