di IRENE BOSU
Siamo nel Supramonte di Urzulei, in Ogliastra, non lontano dal canyon di Gorropu. Si trova qui, a circa 1000 metri, uno dei tassi più imponenti della Sardegna. Da secoli assorbe l’energia della terra per liberarla e rinnovare la vita.
Che sia da record non c’è alcun dubbio, un vero e proprio monumento naturale, con le sue fronde raggiunge i 28 metri di altezza e la circonferenza del tronco supera i cinque metri. L’età è difficile da stimare, gli esperti affermano che potrebbe avere tra i cinque secoli e il millennio.
Come un vecchio nonnino osserva il tempo che scorre ineluttabilmente, un gigante che vive e resiste ai risvegli anticipati della primavera, al caldo torrido, all’assecondarsi incerto delle stagioni causato dagli effetti del cambiamento climatico. Un guardiano che scruta le bestie che popolano il bosco, che ha ricordi di transumanze, che sorveglia i passi lenti e sicuri degli escursionisti diretti verso la gola più spettacolare della nostra isola.
Il tasso è una pianta molto longeva e a crescita lenta, è una specie che ama soprattutto i terreni calcarei. Non si fa trovare molto facilmente, ma una volta raggiunto in località Sedda ar Baccas – si consiglia accompagnati da una guida locale – sul sentiero per Sa Giuntura e pischina Urtaddala si può finalmente ammirare l’albero in tutta la sua maestosità.
Custode inestimabile della nostra memoria, di storie e leggende, non ci resta che ritornare a casa arricchiti da un incontro speciale, simbolo di un millenario rapporto tra l’uomo e la natura, fatto di rispetto e armonia.