Il cinema sardo premiato al Bifest-Bari International Film&Tv Festival per due opere prime realizzate con il supporto di Regione Sardegna e Sardegna Film Commission, che hanno trionfato nella sezione Italia Film Fest / Nuovo Cinema Italiano aggiudicandosi due dei tre premi in palio.
“Tutti i cani muoiono da soli” del regista di Sassari Paolo Pisanu ha ricevuto il premio Gabriele Ferzetti come miglior attore protagonista per Orlando Angius.
“La terra delle donne” di Marisa Vallone ha invece ottenuto il premio Mariangela Melato come miglior attrice protagonista per Paola Sini.
Nel film di Pisanu si racconta l’incontro fra due solitudini nella periferia del capoluogo gallurese, il ricongiungimento difficile tra un padre (Rudi, interpretato da Orlando Angius) e una figlia (Susanna-Francesca Cavazzuti).
“E’ difficile esprimersi da protagonista, vengo da una tradizione di teatro comico, e questo ruolo è stato molto complesso da assimilare – confessa Angius – C’è molto di me in Rudi, a partire dal nome. Orlando è sempre stato un nome ‘da adulto’, ora ne vado fiero, ma quando ero giovane tutti mi chiamavano Rudi. Non solo, c’è parte della mia vita a Bari, dove ho fatto il militare nel 1970. Ricordo che al tempo ero solito andare a guardare il mare pugliese. Ricordava il mare di Sardegna che tanto mi mancava. Proprio come me, anche Rudi, trova rifugio nell’osservare il mare di Platamona e nel riflettere sulla sua condizione”. Per vedere il film in Sardegna, distribuito da Fandango, occorrerà attendere il 4 maggio.
Sarà in sala invece dal 27 aprile “La terra delle donne”, racconto storico e drammatico prodotto da Fidela Film, in co-produzione europea. Nel film si narrano i destini di quattro donne appartenenti alla stessa famiglia segnata da disgrazie, un omaggio al potere ancestrale legato al mondo del femminile, ambientato in una Sardegna a cavallo della seconda guerra mondiale. Tutto ruota attorno alla storia di Fidela (interpretata da Paola Sini), la strega di paese che cura i malefici e fa nascere i bimbi di tutte le donne ma non i suoi. “Fidela è l’emblema della crosta, quella che indossiamo ogni giorno per affrontare il mondo – spiega l’attrice protagonista – Lo sguardo appuntito degli altri che ti giudica non appena varchi la porta di casa, in una Sardegna ancestrale in cui tutto ciò diventa una condanna ancora maggiore”.
Bravissima,Paola Sini!!
Complimenti