di MATTIA LILLIU
“Una data memorabile, fondamentale nella storia del mondo dell’emigrazione e che ci permettere di raccogliere il lavoro, i sacrifici e l’impegno della nostra cinquantennale battaglia per la continuità territoriale”. È il commento a caldo di Bastianino Mossa, presidente della Federazione delle Associazioni Sarde in Italia, all’annuncio del “patto di amicizia” fra AeroItalia e la Sardegna, firmato dall’Assessore ai Trasporti RAS Antonio Moro e dal CEO della compagnia aerea Gaetano Intrieri che garantirà su tutti i suoi voli da e per l’isola la tariffa residenti anche agli emigrati sardi.
“È un importante passo in avanti sul piano del riconoscimento della necessità storica degli emigrati di viaggiare da e per la Sardegna per lavoro, studio, ricongiungimento familiare, vacanza. È un riconoscimento che ha per la FASI, citata come soggetto attivo del patto, un valore di principio. È il superamento di una concezione della continuità territoriale ristretta, antistorica e socialmente non giustificabile: quella prevista dalle regole europee dove ha prevalso finora esclusivamente il principio della difesa della concorrenza, non bilanciato da quello dello svantaggio dell’insularità e del mancato sviluppo” dichiara Tonino Mulas, presidente onorario e responsabile trasporti per la Federazione dei sardi emigrati in Italia.
“È un patto che risponde al fine di rendere più sostenibile la mobilità dei sardi – aggiunge il presidente Mossa – È una continuità fatta in casa, anche per questo più apprezzabile, da estendere a tutte le rotte e ad altre compagnie. È una soluzione che rende evidente come si possano trovare soluzioni, ragionevoli, che contemperano valori sociali e di impresa quando una buona mediazione della politica produce atti che tutelano gli interessi diversi”.
Il “patto di amicizia”, che per quanto riguarda i biglietti degli emigrati vedrà la stipula di un apposito protocollo tra la compagnia aerea e la FASI, contiene due altri interessi oltremodo positivi: un’ipotesi di calmierazione dei prezzi, stabilendo un massimale di crescita delle tariffe che potrà essere utile per il turismo se applicata con moderazione e soprattutto nei periodi di massimo traffico e una politica di assunzioni che privilegia la Sardegna, volta ad alleviare la crisi occupazionale di un settore ad alta professionalità, determinata dalla crisi di Meridiana ed al successivo fallimento di Air Italy.
“Non bisogna esimersi dal chiamare in causa le responsabilità future del Governo italiano e delle istituzioni europee per trovare, a partire da questo nuovo inizio, soluzioni strategiche, stabili e di lungo periodo, valide e condivise, che non lascino la Sardegna nell’eterna situazione di emergenza” avverte Tonino Mulas.
“Non abbiamo mai smesso di lottare e non smetteremo mai. Nello stesso tempo ci siamo dati da fare per costruire un servizio di bigliettazione autonomo per i nostri soci con il Centro Servizi Eurotarget Viaggi. La FASI si era già mossa il 25 gennaio di quest’anno incontrando, a Roma, gli amministratori di AeroItalia – aggiunge il presidente Mossa che conclude – “Oggi il “patto” firmato dall’assessore Antonio Moro, a cui esprimo la gratitudine dei 30.000 iscritti alla FASI, e dall’amministratore delegato di Aeroitalia Gaetano Intrieri, insieme al protocollo d’intesa che andremo a siglare, può diventare l’inizio della realizzazione di un sogno lungo cinquant’anni”.
Grande bastianino
Il diritto alla mobilità per chiunque si rechi nell’Isola, per qualsiasi motivo e per tutto l’anno ha bisogno di politiche dei trasporti che vadano oltre i “patti d’amicizia.” Questa è pura retroguardia, anzi propaganda.