di GIANMARCO COSSU
Profumo di pizza e pasta fresca. Dolci, pane, ma anche culurgiones e pizzette sfoglia. Sì, proprio quelle cagliaritane. Le prelibatezze italiane e sarde piacciono eccome, anche per le vie di Londra. Da una parte l’orgosolese Salvatore Carta, dall’altra la cagliaritana Eleonora Ravot; uniti dall’amore, sì, ma anche dalla passione per la cucina, soprattutto quella isolana.
Si chiama “Adelsa Bakery”, un’impresa alimentare domestica nella 214 Chiswick High Road, nata dall’idea di una giovane coppia sarda che da un’isola all’altra, oltre Manica, ha provato a fare da sé. Il risultato? Un ricco menù, molto gradito ai londinesi. “Il nostro è un laboratorio artigianale di pasta fresca e da forno”, spiega Eleonora, “con cucina sarda e non solo”.
Tutto nasce nel 2010, quando i giovanissimi Salvatore ed Eleonora decidono di lasciare il lavoro in un call center per mettere in gioco tutto il loro potenziale. A poco a poco Salvatore si forma come panettiere e diplomato sfoglino, mettendo insieme la passione per la cucina e la tradizione della sua Orgosolo, insieme a culurgiones, gravellus e su filindeu. “Inizialmente volevamo affiancare la nostra attività a quella della casa vacanza di Cagliari”, spiega, “poi, nel novembre 2020, dopo gli stop burocratici e la pandemia di Covid-19, abbiamo deciso di trasferirci a Londra. Qui magari il clima non è quello nostro, ma bisogna imparare ad adattarsi ad altri stili di vita”.
Così, ecco il laboratorio “Adelsa”, un acronimo dato da tre nomi: quello della piccola Adelaide, e i due di Eleonora e Salvatore. La famiglia, certamente il tesoro più bello di questa giovane coppia sarda. All’appello manca solo il nome del piccolo nuovo arrivo Alessandro. Chissà se lo si vedrà in futuro.
Di certo, comunque, per Salvatore, ambasciatore della Sfoglia nel mondo, oggi le soddisfazioni in terra inglese sono tante. “Moltissimi nostri prodotti sono sardi, come menta, pasta e farina. Anche se i costi sono tanti, ci teniamo ad avere un prodotto di qualità, tutto lavorato in casa”. Ecco, allora, che si lavora tra e fuori le vie di Londra. “Ci muoviamo ovunque, stando nelle vicinanze della città. Vendiamo nei mercatini, sui social e in alcuni locali e caffè, spostandoci sui treni e mezzi pubblici”. E la gente? “Il prodotto sardo piace molto, ma tutti vanno matti per i culurgiones, fritti e accompagnati dalla birra, a mo’ di aperitivo. Poi, c’è anche la pizzetta sfoglia cagliaritana, lavorata e fatta in casa. Ce ne richiedono parecchie”.
Insomma, tanto lavoro per Salvatore ed Eleonora. “Ritornare in Italia? Difficile. Il nostro obiettivo è il food truck, un camioncino itinerante con cucina attrezzata che ci permetterebbe di girare più comodamente con i nostri prodotti”.