PAESITUDINE DELL’AVVENTO: NEL LIBRO DI MARIELLA CORTES: 24 PAROLE, 24 EMOZIONI E 24 STORIE PER CONSERVAR LA MEMORIA

Mariella Cortes, origini di Desulo, vive a Milano, ha pubblicato per le edizioni Taphros “Paesitudine dell’Avvento”.  Giornalista pubblicista, formatrice e consulente. Ma, soprattutto, ricercatrice di storie. Storie di luoghi, di persone e di cose, che raccoglie e racconta da sempre, trasformandole in articoli, pubblicazioni, lezioni e progetti di consulenza. 

Direttrice responsabile di ‘FocuSardegna’, testata giornalistica online dedicata alla promozione e al dialogo culturale della Sardegna, scrive di marketing e comunicazione su Mark Up e Gdo Week e dell’impatto sociologico delle campagne pubblicitarie per il progetto social ‘Storia della pubblicità’.

Ha iniziato a collaborare con testate cartacee e televisive nel 2004, realizzando, come autrice e conduttrice, diversi programmi tv su reti locali di cui uno, ‘Feminas’, su TeleSassari, dedicato a storie di donne straordinariamente attive sul territorio sardo.

I temi della conservazione della memoria, della riscoperta del genius loci e della definizione della Paesitudine sono trasversali a tutta la sua attività.

Paesitudine dell’Avvento è una raccolta di storie, riflessioni e momenti.  È, soprattutto, un libro dedicato alla necessità di conservare la memoria: il leitmotiv malinconico che lo accompagna vuole suscitare lo stesso desiderio di ritrovare e tutelare tutto quanto rende unici e preziosi i nostri borghi.

Natale 2020. Tra chiusure, restrizioni e senso di lontananza, la giornalista Mariella Cortes crea un calendario dell’Avvento social per riflettere sul significato universale della Paesitudine e unire idealmente luoghi solo apparentemente lontani. Le sue storie della Comaredda, accompagnate dall’hashtag #paesitudinedellavvento diventano un appuntamento apprezzato e atteso, capace di connettere persone da parti diverse d’Italia che ritrovano, in quel tempo sospeso, consuetudini e ricordi della vita di paese.

Nel 2021 l’iniziativa viene replicata e, in collaborazione con Simona Dedoni, nasce un secondo calendario, con 24 riflessioni sulla Paesitudine legate ad altrettante emozioni.

Novembre 2022. Paesitudine dell’Avvento diventa un libro, parte della collana di narrativa Nàrana di Editrice Taphros.  Ai due calendari, rivisti e ampliati, se ne aggiunge un terzo, completamente inedito, che raccoglie 24 storie di gente di paese: storie incredibili nella loro normalità che raccontano di persone che chiunque abbia vissuto in un paese, anche per pochissimo tempo, ha avuto modo di conoscere, incontrare, amare. 
Ogni giornata è accompagnata da una canzone, che segna il tempo e il ritmo di un’opera da leggere a Natale e in qualunque momento si voglia ritrovare la propria Paesitudine interiore.

È un testo che accompagna la meditazione, che ispira, essendo lo stesso il frutto di un percorso meditativo”, argomenta l’avvocato e scrittore orotellese Antonello Menne nell’introduzione.

Un modo per comprendere il significato della parola Paesitudine, “disposizione d’animo che spinge ad allargare sempre lo sguardo, partendo da un nucleo centrale che riproduce in miniatura la grandezza del globo. L’aria rarefatta dell’amore”, commenta Daniela Melis, giornalista e presidente dell’associazione Paensieri, di Desulo, in prefazione.

Un libro dove, spiega Simona Dedoni, imprenditrice in Italia e Germania con radici a Gadoni e Gergei, coautrice del secondo calendario, ci sono “due grandi protagonisti: i luoghi e le parole. I luoghi, figuranti attraverso immagini recenti, custodi di un tempo passato e a lungo immobile. Un tempo che ora pare risvegliarsi”.

I luoghi sono i nostri paesi, quelli che “ci masticano e ci portano in braccio, ci spogliano e ci rivestono”, come leggiamo in apertura nelle parole di Davide Van De Sfroos, cantautore comasco con la Sardegna nel cuore.

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