di GIANRAIMONDO FARINA
Il Circolo Culturale Sardegna di Monza e la sua prolifica attività svolta di recente sono da menzionare e da evidenziare perché ben definiscono l’importanza e l’incidenza della presenza di un circolo culturale sardo nel contesto territoriale in cui esso si trova. Un’azione svolta non solo a promuovere la cultura sarda in Brianza, ma anche tesa ad esulare dal mero confine isolano per essere pienamente coinvolto nelle dinamiche sociali e politiche del territorio. Ne sono state testimonianza le recenti prese di posizione estive in merito alla formazione della giunta comunale di Monza, terza città della Lombardia (in cui insiste una comunità di circa mille sardi) con la proposta e l’appoggio per la candidatura di due personalità di valore come Claudio Consonni e Pietro Zonca. A queste vanno aggiunte le decisive azioni di sensibilizzazione culturale che hanno visto il circolo, come importante mediatore con le amministrazioni locali, impegnato in prima persona. Si è trattato, nello specifico, di “salvare” l’organizzazione del festival Book Festival di settembre e le due donazioni di libri di cui il sodalizio, guidato dal presidente Salvatore Carta, si è reso protagonista. Non proprio due azioni “banali”. In primo luogo, la donazione di ben tremila volumi alla prestigiosa RSA San Pietro di Monza. Un gesto che è stato particolarmente apprezzato e sostenuto da molti e che ha avuto una vasta eco nei media locali, nazionali ed internazionali. E regionali, visto che l’iniziativa è stata evidenziata anche dalla Nuova Sardegna nella pagina “Arcipelago Sardegna” con un bell’articolo di Luciano Piras. Ma di cosa si è trattato nel concreto? È stata una donazione di volumi fatta a suo tempo dalla Biblioteca comunale di Concorezzo. Tutti i libri che erano in buone condizioni e che con il pervicace impegno del presidente Carta e dei soci sono stati regalati alla cooperativa La Meridiana che gestisce la prestigiosa Residenza San Pietro di Monza sul viale Cesare Battisti, che conduce alla Villa Reale (per intenderci, quella RSA che ha anche ospitato, nei suoi ultimi mesi di vita, il grande Gigi Radice, indimenticato giocatore del Milan e tecnico dell’ultimo grande Torino, oltreché di Monza e Cagliari). Il presidente della cooperativa, Marco Fumagalli, dal canto suo, oltre che apprezzare il dono, ha dato la sua disponibilità e dell’organizzazione della RSA ad ospitare prossimamente la mostra, presso i prestigiosi padiglioni di viale Cesare Battisti, la mostra fotografica “Canne al vento” su Grazia Deledda. Come si vede, un modo molto diverso ed originale di fare cultura, quello del circolo Sardegna di Monza. Una cultura imperniata sulla solidarietà e l’inclusione. Aspetti, entrambi, che hanno avuto come protagonisti i libri. Già in passato, altri 1.500 titoli sono stati donati ad un circolo di autistici di Piacenza e altri mille, negli anni scorsi, furono donati, assieme a 500 euro, alla biblioteca di Usini, in provincia di Sassari, che aveva subito un incendio vandalico. Altri 500 euro, poi, frutto del mercatino dei libri dismessi realizzato dal Circolo culturale Sardegna, furono donati ad una missione cristiana del Mozambico. Se questo è il recente passato, vi è anche un presente importante nella vita associativa del sodalizio sardo, la cui attività sta’ trovando un valido sostegno ed apprezzamento nelle istituzioni locali (non ultima la visita del sindaco Pilotto alla mostra fotografica “Canne al vento”). E questo presente è, ancora una volta rappresentato dai libri. Questa volta, però, non è stato il circolo a donare, ma a ricevere. Ed il regalo è stato particolarmente gradito e significativo, visto che si tratta di una illustre personalità del mondo della cultura monzese. A donare i libri al circolo Sardegna è stata, infatti, Eva Giorni vedova dell’indimenticato editore Carlo Vittone, già docente al prestigioso ISA di Monza. In quest’occasione la vedova Vittone ha ricevuto la tessera onoraria. Ma è stato anche l’occasione, da parte del direttivo del circolo, di ribadire la propria intenzione di valorizzare quanto prima i grandi artisti sardi che hanno frequentato l’ISA di Monza, ossia Costantino Nivola, Salvatore Fancello.