Casse a secco, i rincari stanno assorbendo gran parte delle risorse e i Comuni sardi sono a rischio default.
Così gli amministratori locali riuniti nelle associazioni Anci, Asel, Aiccre e Cal, hanno chiesto un incontro urgente in Consiglio regionale.
All’appello, per chiudere i bilanci 2022, impostare i previsionali 2023 ed evitare l’insolvenza, mancherebbero circa 60 milioni di euro, 150mila euro in media per ciascuno dei 377 municipi sardi.
Ad ascoltarli, al termine della seduta dell’Assemblea, sono stati tutti i capigruppo delle forze politiche dell’arco consiliare. Tra i presenti i primi cittadini di centri più grandi, come Cagliari, con Paolo Truzzu, e Nuoro, con Andrea Soddu, e di centri più piccoli: Sanluri, con Alberto Urpi, e Fonni con Daniela Falconi. Dopo aver sentito i sindaci, i consiglieri insieme al presidente del Consiglio Michele Pais e all’assessora dell’Industria Anita Pili, hanno annunciato la convocazione di un tavolo tecnico, cui parteciperà anche l’assessore della Programmazione, Giuseppe Fasolino, che dovrà procedere a una ricognizione delle cifre di cui i Comuni hanno bisogno e stabilire gli interventi necessari.
“I nostri Comuni sono al collasso – ha spiegato al termine della riunione Maria Paola Secci, sindaca di Sestu e presidente del Cal – ci troviamo in una situazione drammatica per i rincari energetici: imprese famiglie ed enti locali sono stremati da una situazione che era già difficile per gli effetti della pandemia, abbiamo chiesto ai consiglieri e alla Giunta dei trasferimenti di fondi per aiutarci”. I provvedimenti, per gli amministratori, andranno inseriti nella legge omnibus, di cui al momento si conosce l’approvazione in Giunta ma non il testo né le cifre.
“Chiediamo che nella omnibus siano presi provvedimenti adeguati – ha sottolineato il presidente dell’Anci, Emiliano Deiana – perché abbiamo la scadenza del bilancio 2022 e l’impostazione previsionale del 2023. Ovviamente ci aspettiamo un intervento anche a livello nazionale – ha precisato Deiana – l’Anci ha chiesto un miliardo di euro per tutti i Comuni italiani in modo da poter impostare i bilanci 2023”.
Alle prese con i rincari che si prevedono ancora più pesanti nella stagione invernale, anche il Comune di Fonni. “Quest’anno fino ad ora ci è venuto in soccorso il meteo – ha precisato Daniela Falconi, prima cittadina del Comune più alto della Sardegna – ma dalla prossima settimana dovremo accendere i riscaldamenti, in particolare negli edifici scolastici”. “Se per noi è difficile chiudere il 2022, sarà ancora più difficile impostare i bilanci del 2023 – ha ribadito Paolo Truzzu, sindaco del capoluogo e della Città metropolitana di Cagliari – abbiamo chiesto al Consiglio di tenere insieme i bisogni di famiglie, imprese ed enti locali”.