di BRUNO MOSSA
È in corso di svolgimento a Bologna la 28esima edizione di Visioni Italiane, il festival degli esordi della Cineteca. Tra i film di punta che dal 2 al 6 novembre faranno da corollario alla kermesse figura Bentu di Salvatore Mereu . L’ultimo capolavoro del regista dorgalese sarà presentato, quale evento speciale, sabato 5 novembre al Cinema Lumière.
Visioni Italiane, storica vetrina del cinema italiano indipendente, promossa dalla Cineteca di Bologna presenta anche quest’anno un programma intenso, che accompagna le molte opere in concorso con dibattiti pubblici e tavole rotonde sul cinema del presente in un confronto tra gli autori più sensibili e attenti del panorama contemporaneo. I lavori saranno affiancati da eventi speciali dedicati oltre che a Mereu, a Pasolini, Pavarotti e Virzì.
Il direttore della Cineteca di Bologna Gian Luca Farinelli ha presentato il Festival con queste parole “Sessantadue film che rappresentano una bella selezione del cinema che verrà.Un cinema che cerca storie laterali, mondi poco narrati dai lungometraggi e per questo ancor più interessanti, spesso con una portata universale”.
Tra gli amanti del buon cinema cresce l’attesa per l’appuntamento delle ore 20:15 di sabato. La serata che si giova della presenza di Salvatore Mereu è organizzata dalla Cineteca in collaborazione con la Fondazione Sardegna Film Commission, circolo “Sardegna” e associazione “Visioni da Ichnussa”. La proiezione sarà preceduta dalla degustazione di prodotti sardi.
Il film.
Raffaele ha appena assemblato il suo piccolo mucchio di grano da accantonare per un anno intero. Non volendo farsi cogliere impreparato, dorme da giorni in campagna, lontano da tutti, aspettando che arrivi il vento e lo aiuti finalmente a separare i chicchi dalla pula. Ma il vento non si presenterà. Solo Angelino viene a trovarlo ogni giorno, facendolo sentire meno solo. Forse un giorno, quando sarà tutto cresciuto, Raffaele gli presterà la sua indomita cavalla e riuscirà finalmente a cavalcarla. Ma Angelino non ha intenzione di aspettare.
“Dietro a Bentu c’è un’esperienza di didattica del cinema che da più di dieci anni porto avanti con un gruppo di studenti dell’Università di Cagliari. Il nostro tentativo di avvicinare il mezzo, di provare a governarlo, assomiglia molto alla sfida che il protagonista del nostro racconto ingaggia con la natura, col vento, nel tentativo di assicurarsi il raccolto” (Salvatore Mereu