di CRISTOFORO PUDDU
L’arte è una sfida di creatività e sentimento; ogni gesto ed ogni realizzazione rappresenta l’emozione personale e attinge l’anima dall’universo interiore, per poter plasmare così, in figurativo o in parole, aspetti cognitivi ed emotivi.
Mario Biancacci – bellunese residente in Sardegna dal 1985 (ideatore Art Sharing) e pittore autodidatta che ha esposto nelle Sale del Bramante in occasione della XII Biennale di Arte Contemporanea a Roma – si è ora cimentato con una ulteriore sfida di carattere letterario: CELESTE E TERRENO (ISKRA Edizioni, Ghilarza, 2022).
Opera convincente e corposa di grande interazione con le personali idealità della pittura e di originale impostazione narrativa, in quarantaquattro capitoli “collage”, che seguono una concatenazione enigmatica; lo spartito narrativo intesse una sequenza di stimoli ed interessi spalmati e dilatati nel tempo al limite del sogno e della dimensione di realtà e quotidianità. La fascinosa geografia-ambiente si sviluppa e intreccia con la Sardegna e la Spagna, con la Città di Cagliari e di Barcellona, dove l’Arte è anima palpitante e di vitale energia. I capitoli scorrono in un susseguire di simbolismi (spesso troviamo rappresentative opere pittoriche dal tratto significante) da interpretare e cogliere per avere risposte esistenziali e d’amore, dove la luce celeste e terrena si fonde a illuminare di certezze e verità l’umanità intera, con i segni e la sequenza eterna del divino ciclo della vita e del trascendente. Queste brevi note sull’opera di Mario Biancacci non sono rivelatrici delle sorprese e misteri che le pagine riservano all’attenta e personale lettura, che consigliamo.
La presentazione-saggio del volume è della illuminata autrice Eugenia Cervello, presidentessa dell’Associazione culturale “LUMEN”, Centro Studi e Ricerca sulle tecniche innovative di Comunicazione per la gestione positiva dei conflitti psico-sociali, e che guida alla dotta comprensione dello stesso titolo del libro “Celeste e terreno – che apre a diversi piani di lettura: il trascendente e l’immanente… lo spirituale e il materiale … il sacro e il profano… la croce e la spada – in un quadro romanzato in cui i riferimenti agli eventi della storia si fanno specchio dei comportamenti umani e delle loro passioni, che, abilmente e con maestria, Mario Biancacci, cogliendone l’essenza, ne trapassa la dimensione temporale e, pertanto, ogni personaggio diventa memoria, visione, attesa, simbolo e frutto di quel tempo che sta cambiando”.
Il volume è impreziosito da tavole pittoriche (a commento di un testo che denota talvolta una scrittura poetica) dello stesso Biancacci; grafica di Antonio Manca e la copertina di Maurizio Careddu.
Splendido articolo
Caro Amico giornalista
Cristoforo Puddu.