di BARBARA REGINA
Settembre, tempo di rientro dalle vacanze e dai viaggi. Ciampino invece, a settembre, porta in casa propria la mèta italiana delle vacanze per eccellenza: la Sardegna.
“Con la Sardegna nel Cuore”, alla sua nona edizione, è ormai un appuntamento fisso con il quale l’Associazione Culturale Grazia Deledda APS di Ciampino, sempre supportata dall’Amministrazione Comunale del paese che la ospita, oltre che dalla Regione Autonoma Sardegna, porta più vicino a se l’isola amata dai suoi tanti soci, emigrati sardi ma assolutamente non solo, anche da migliaia di estimatori, per condividere con tutta l’area dei Castelli Romani, una festa fatta di musica, teatro, folklore, buonissimo cibo, arte, artigianato tutto sardo.
L’instancabile lavoro del Presidente, Pierluigi Frigau e del suo direttivo, permette ogni anno, accogliendole nel comune laziale, di scoprire realtà sarde di grande spessore e peculiarità, non solo quelle più tradizionali ma anche iniziative nuove, rievocazioni storiche, conferenze divulgative: una cultura viva che non si siede oltremare ma vuole mostrarsi al mondo, spesso proprio grazie al lavoro dei circoli sardi. Quest’anno il programma di “Con la Sardegna nel Cuore”, nei giorni 23-24-25 settembre, prevede:
-la presentazione delle “Maschere di Gadoni”, una tradizione barbaricina arcaica ancora riconducibile alle sue origini pagane,
- l’esibizione del Gruppo Folkloristico “Campidanesas”, nove ragazze del campidano, ognuna di un paese diverso con il proprio originale vestito tradizionale col quale sfileranno per le vie di Ciampino ed eseguiranno i coreografici balli sardi,
- la proiezione del film “L’accabbadora”, di Enrico Pau, argomento portato alla ribalda dalla scrittrice Michela Murgia e che stimola sempre curiosità e mistero,
- il monologo teatrale “L’uomo che sognava gli struzzi”, di Fabrizio Passerotti, con i testi di Bepi Vigna, tratta da una storia vera di un uomo visionario e lungimirante di Tortolì,
la mostra d’arte “Incontri quotidiani” di Michela Casula, che rielabora con tecniche pittoriche miste, i volti e le figure tipiche, nei gesti e nelle espressioni, di donne e uomini sardi,
- la musica tradizionale è affidata al duo “Frores de Acantu”, mentre il cantautore Francis-Q si esibirà nei suoi brani folk.
Sarà possibile assaporare una tipica cena tutti e tre i giorni, sabato e domenica anche a pranzo e tutto questo sarà accompagnato da stand di artigianato e di prodotti enogastronomici di piccoli produttori sardi.
Una tre giorni ricca e vivace, dove chi l’ha appena salutata, chi non l’ha vista quest’anno o chi non l’ha mai vista, chi la raggiunge appena può, amatori, nostalgici o solo curiosi, tutti possono vedere veri pezzi di Sardegna e toccare con mano l’accoglienza e le peculiarità dei sardi anche quando sono sparsi nel mondo.
Gli stand e le esibizioni sono ospitate dentro l’Oratorio della Piazza e apriranno la manifestazione dalle 15,00 di venerdì 23 settembre. L’ingresso è libero da via Pignatelli 3, presso l’Oratorio della Parrocchia del Sacro Cuore di Gesù.
Si ringraziano come sempre anche la F.A.S.I. e Eurotarget Viaggi senza le quali non sarebbe stato possibile l’evento.