di LUCA FODDAI
Leonardo Marras, presidente della Fondazione Maria Carta, dal 31 agosto è cittadino onorario di Siligo. Un riconoscimento ricevuto nella casa comunale, durante la seduta dell’assemblea civica, direttamente dalle mani del sindaco Giovanni Porcheddu, che, nel consegnargli la chiave del comune, ha salutato Marras come cittadino silighese a tutti gli effetti. «Il nostro paese, grazie a Maria Carta, a Gavino Ledda, a Francesco Cossiga, a Gavino Contini, a Salvatore Morittu, a Efisio Arru ha una notorietà che travalica i confini nazionali. Siamo onorati che anche Leonardo Marras possa da oggi far parte della nostra comunità», ha detto Porcheddu. «Per avere portato in Italia e all’estero, da 17 anni, i nomi di Siligo e di Maria Carta, come presidente della Fondazione a lei intitolata, con un impegno continuo a favore della promozione dei saperi e delle tradizioni popolari della Sardegna», recita la motivazione.
«Sono molto emozionato e non posso che ringraziare tutti voi. Sarò sempre grato alla comunità di Siligo, un onore ricevere la cittadinanza onoraria», ha spiegato Marras, visibilmente commosso, terzo cittadino onorario di Siligo, dopo Francesco Cossiga e padre Salvatore Morittu, presente alla cerimonia insieme a Gianni Rassu, primo cittadino tra gli anni ’90 e il 2005.
L’incontro di Leonardo Marras con la comunità di Siligo – ha ricordato il sindaco Giovanni Porcheddu – risale a 27 anni fa. A un anno dalla scomparsa di Maria Carta – che egli volle ospite d’onore a Sedilo nel 1993 in occasione del primo, grande e indimenticabile appuntamento con “Ichnos”, il festival musicale dell’identità – si fece promotore, proprio a Siligo, di un appuntamento speciale sempre con Ichnos, nell’occasione dedicato a Maria. Venne messa in piedi, nel mese di settembre del 1995, una macchina organizzativa eccezionale, con Comune, associazioni, comitati e privati cittadini che furono capaci di realizzare un evento che richiamò migliaia di spettatori da ogni parte della Sardegna venuti per assistere a uno spettacolo straordinario nel ricordo di Maria. Si esibirono i principali artisti della scena musicale della Sardegna e, secondo lo slogan dell’evento, a Siligo venne lasciato un segno indelebile nella memoria collettiva. «Evidentemente era scritto da qualche parte che Leonardo dovesse nuovamente percorrere i tornanti che dalla strada statale 131 portano nel nostro paese – ha sottolineato il primo cittadino –. Questa volta con l’incarico di presidente della Fondazione Maria Carta. Fu l’allora sindaco Gianni Rassu che, di comune accordo con i familiari di Maria, gli propose di presiedere l’ente costituito nel 2002. Così, dal 2005 Leonardo Marras continua instancabilmente a promuovere le attività della Fondazione in Sardegna, nelle altre regioni d’Italia e all’estero, avendo come punto di riferimento centrale Siligo e la sua comunità. Qui nascono e prendono vita le idee e i progetti della Fondazione che vengono presentati oltre i confini isolani. Come è accaduto con “Freemmos”, nato dalla semplice constatazione dello stato di sofferenza in cui versano tanti piccoli paesi tra cui anche il nostro e dalla consapevolezza che bisogna agire e smuovere le coscienze e le intelligenze per contrastare lo spopolamento».
Presenti in sala i parenti di Maria Carta, il fratello Gigi e i nipoti Giuseppe e Antonio (segretario della Fondazione), oltre ai collaboratori storici di Leonardo Marras, come il giornalista Giacomo Serreli e i tanti amici che negli anni hanno sostenuto l’attività della Fondazione intitolata alla grande artista di Siligo.