I suoni, i colori, le musiche e le danze, i gioielli, i costumi e i cavalli. La Cavalcata Sarda è una festa dove ogni anno, la penultima domenica di maggio, oltre duemila persone vestite con l’abito tradizionale sfilano in rappresentanza dei comuni dell’Isola. Uno spettacolo indimenticabile che dà vita al più grande evento laico della Sardegna. Una grande festa di primavera che si è meritata il titolo di “festa della bellezza”, proprio per la ricchezza e la maestosità che la caratterizzano.
Le radici storiche della Cavalcata Sarda rimandano alle cavalcate per le vie della città in onore dei regnanti. Le prime edizioni moderne si svolsero in occasione della presenza in città di personaggi illustri, come quella svoltasi nel 1899 per l’inaugurazione del monumento a Vittorio Emanuele II in piazza d’Italia, alla presenza del re Umberto I e della regina Margherita di Savoia. Sono da ricordare anche le edizioni del 1929 e del 1939, organizzate in occasione della visita di esponenti della casa reale.
Nell’edizione 2022, la settentunesima, la sfilata si svolgerà domenica 4 settembre. 2mila persone in rappresentanza di 60 Comuni della Sardegna, più di 30 coppie a cavallo. E ancora: un corteo di cavalli provenienti da 25 Comuni e composto da 280 tra amazzoni e cavalieri. Più di trenta, poi, i gruppi che si esibiranno in canti e balli. Sono soltanto alcuni dei numeri della 71a edizione della Cavalcata Sarda che quest’anno, in via eccezionale ma non per la prima volta, si tiene a settembre, domenica 4.
La mattina della ha luogo la sfilata dei costumi e dei cavalieri nelle vie del centro cittadino, lungo un percorso di circa due chilometri. I figuranti in costume seguiti dalle coppie a cavallo rendono omaggio agli spettatori e alle autorità offrendo i prodotti tipici sardi: pani, dolci, primizie locali. Un imponente corteo di cavalieri provenienti da tutta la Sardegna chiude la sfilata.
La sfilata partirà alle 9 da corso Cossiga e proseguirà nelle vie del centro (emiciclo Garibaldi, via Brigata Sassari, via Cagliari, portici Borgone e Crispo, piazza d’Italia) fino a via Roma, angolo via Asproni. È previsto il servizio di interpretariato in inglese (piazza d’Italia), spagnolo (via Roma fronte Museo Sanna), tedesco (via Roma fronte Tribunale), sardo (emiciclo Garibaldi) e lingua italiana dei segni (tribune piazza d’Italia).
In via Roma di fronte al Tribunale sarà presente una postazione riservata alle persone con ridotte o impedite capacità motorie che potranno accedere con un accompagnatore. In caso di difficoltà o eccessivo caldo, sarà distribuita gratuitamente acqua potabile nei punti di fornitura situati all’emiciclo Garibaldi e in via Roma.
La manifestazione è accompagnata dalla Rassegna dei canti e delle danze tradizionali della Sardegna, durante la quale i gruppi folkloristici isolani si esibiscono proponendo un vasto repertorio musicale e coreografico.
In Piazza d’Italia i suoni delle launeddas, i canti a tenores e a fisarmonica e l’organetto chiudono la festa, in un’atmosfera unica e indimenticabile.