di DAVIDE MOSCA
Sessant’anni di storia, di mito, di leggenda. Con un modello di sviluppo turistico ancora oggi valido. Perché chi aveva immaginato la Costa Smeralda aveva guardato ben oltre il presente. Per consegnare la realizzazione di un sogno alle future generazioni. Come nelle staffette dell’atletica leggera, con il passaggio del testimone al compagno di squadra al fine di raggiungere un unico obiettivo: quello di arrivare primi al traguardo. E la Costa Smeralda è arrivata prima tante volte, da quel 14 marzo del 1962 quando fu registrato l’atto di fondazione, fino a oggi con l’impegno e la dedizione delle persone che amministrano questa realtà. Tra di loro c’è il direttore generale del Consorzio Costa Smeralda, Massimo Marcialis: «Ancora oggi continuiamo a seguire il percorso tracciato ormai 60 anni fa dai suoi padri fondatori. Le strategie intraprese in diversi ambiti confermano la Costa Smeralda una destinazione sempre più green – ha spiegato il direttore – e attenta alle tematiche ambientali dimostrando come il lusso, in alcuni casi, possa accelerare il processo di riconversione di una destinazione in meta sostenibile. Sembra scontato ma possiamo essere fieri nel dire che sono più di 3mila gli ettari di aree consortili che sono stati preservati e non edificati, grazie alla lungimiranza dei fondatori e al lavoro meticoloso del Comitato di Architettura. In questi anni, in cui la sostenibilità ha assunto un ruolo centrale nelle vite di tutti noi, abbiamo compreso che un’azienda ha il dovere etico e morale di ridurre ulteriormente il proprio impatto nel territorio in cui opera. Ecco perché nel corso dei prossimi cinque anni cercheremo di apportare ulteriori miglioramenti per quanto concerne la raccolta dei rifiuti, la gestione dell’energia e dell’acqua. La Costa Smeralda è ben radicata alle sue radici ma sempre con uno sguardo rivolto verso il futuro per stare al passo con i tempi e continuare a sorprendere i suoi frequentatori. Continueremo a garantire servizi di eccellenza e tailor-made, proseguiremo con il restyling delle strutture ricettive, ci sarà l’introduzione di ristoranti guidati da chef stellati ed eventi per soddisfare anche le esigenze dei più giovani». Tra gli strumenti più efficaci del Consorzio c’è sicuramente il Comitato di Architettura che vigila sui progetti alle aree consortili per la protezione del territorio: «Lo stile architettonico della Costa Smeralda – ha chiarito Marcialis – si è sempre basato su regole rigide e indiscutibili, ma a distanza di qualche anno abbiamo capito che la sfida più grande sarà quella di coniugare il vecchio stile architettonico, linee morbide e mai squadrate, con lo stile architettonico più moderno. Inoltre, per ridurre il nostro impatto del territorio, dovremo sottostare all’introduzione di alcuni compromessi. Infatti, il Comitato di Architettura ha, per la prima volta acconsentito, al posizionamento dei pannelli fotovoltaici che contribuiranno a ridurre l’inquinamento». Fin dalla sua fondazione, infatti, le tematiche legate all’ambiente e alla sostenibilità sono state molto care al consorzio Costa Smeralda e ne sono prova i piani e i progetti messi in campo. «La crescente consapevolezza dettata dall’importanza che ricoprono le tematiche legate alla sostenibilità nel 2020 – ha chiosato Marcialis – ha spinto il Consorzio Costa Smeralda a definire un sustainability plan volto a migliorare e monitorare i processi produttivi. Nel corso dei prossimi cinque anni ci siamo prefissati di apportare ulteriori miglioramenti per quanto concerne la raccolta dei rifiuti, la gestione dell’energia e dell’acqua, la salvaguardia del mare e la promozione del territorio. A distanza di quasi due anni abbiamo stilato un importante partnership con Innovatec per rendere più efficienti e meno impattanti le abitazioni dei nostri consorziati. Quest’anno abbiamo apportato delle migliorie nei nostri impianti di depurazione e per ultimo ci facciamo promotori di una mobilità sostenibile e mobilità dolce». Il 2022 è di certo un anno particolare dopo le problematiche sanitarie degli anni scorsi e la delicata situazione geopolitica internazionale, eppure le previsioni per la stagione in corso sembrano essere incoraggianti. «Quest’anno la Costa Smeralda – ha commentato il direttore generale – festeggia sessant’anni e speriamo che possa diventare un nuovo punto di partenza per tutti. Dopo un 2021 che ha visto un alto tasso di occupazione solo nei mesi estivi, il 2022 è partito subito con il piede giusto e con netto anticipo grazie anche all’apertura anticipata delle strutture ricettive del gruppo Marriott e alla spinta dei turisti stranieri. Le prenotazioni sono aumentate rispetto allo stesso periodo dello scorso anno e prevediamo che questa sia un’annata migliore, o quasi, rispetto ai trend passati». La Costa Smeralda compie 60 anni e sono certamente molteplici le emozioni e le sensazioni che si trovano a vivere i protagonisti dell’amministrazione del Consorzio. «Mi ritengo molto fortunato a far parte del Consorzio – ha poi concluso il direttore generale – e aver vissuto lo sviluppo della Costa Smeralda. A tal proposito, posso affermare con tutta sincerità che per me sono 35 anni di emozioni – ho tantissimi bei ricordi, non riesco a sceglierne uno in particolare. Sicuramente la soddisfazione più grande è il feedback dei consorziati, e vorrei ringraziarli per la fiducia che ripongono nella mia professionalità e in quella di chi opera all’interno del Consorzio Costa Smeralda».