LE PRELIBATEZZE SARDE IN TERRA ARABA: ALBERTO CADDEO A DUBAI RACCONTA COME INGOLOSIRE I PALATI NELLA TERRA DEGLI SCEICCHI

Alberto Caddeo

di GIANMARCO COSSU

Una selezione dei prodotti migliori della tradizione della Sardegna. Quasi dove non ti aspetti, nella ultramoderna Dubai. Bottarga, pecorino e pane carasau, tra i tanti, piacciono agli arabi. E allora ecco che il cagliaritano Alberto Caddeo, 37 anni, ha creato un ponte fra il Mediterraneo e il Golfo Persico, unendo la terra sarda, e le sue aziende, a quella degli sceicchi. Il risultato è “Is Mellus”, un brand che offre al mondo il meglio dell’Isola.

Un’avventura iniziata una decina di anni fa, quella di Alberto, “casteddaio” volenteroso e consapevole delle specialità della sua terra, che ora ha messo in mostra a terre lontane. Una scelta ponderata, “un’oasi nel deserto” ideale per chi vuole investire in una sorta di spicchio d’occidente del Medio Oriente, a tassazione agevolata.

Una piattaforma di importazione, quella di Is Mellus, progetto nato per favorire la promozione e lo sviluppo dell’Isola. “Ci vogliamo presentare come portabandiera dell’Isola, seguendo una linea che non porti a trattare prodotti che non siano sardi. Siamo poi diventati una piattaforma internazionale, con un nome sul mercato, e ci siamo espansi in altri progetti e promuoviamo prodotti anche di altre parti del mondo, ma in parallelo”.

A Dubai allora c’è solo sardo con Is Mellus e gli arabi si leccano i baffi con le migliori selezioni della nostra terra e delle aziende isolane. “Il pecorino e il fiore sardo piacciono moltissimo. Così come la bottarga e i carciofi di stagione, che sono molto ricercati. E ancora, il pane carasau, olio di Oliena, le confetture, il miele e ora, vicini al Natale, anche il panettone”.

Insomma, la qualità sarda non manca a Dubai. E Alberto soddisfa al meglio la sua variegata clientela araba. “Da una parte chi compra da noi sono gli hotel a cinque stelle, le compagnie aeree e quant’altro dall’altra parte, c’è il consumatore privato, che acquista online sul nostro sito. Ma il nostro standard e la nostra qualità sono alti per tutti”.

Un mercato, quello di Dubai, forse “di passaggio”, come spiegato da Alberto, con le famiglie che tendono a non stanziarsi troppo lungo e c’è tanto ricambio. Ma per Is  Mellus, presente sul territorio anche fisicamente, non solo online, rimane fondamentale, insieme all’export e l’import, la cultura sarda. In epoca pre-Covid infatti sono stati diversi gli eventi culturali organizzati sul Golfo Persico, che hanno visto coinvolti direttamente anche comuni isolani, come quello di Santulussurgiu. E il successo c’è stato, eccome. “Sicuramente, sotto il profilo culturale, tra mondo arabo e Mezzogiorno italiano, quindi Sardegna, ci sono diverse forme di contatto, soprattutto dal punto di vista gastronomico. Penso ad esempio alla bottarga, al pane carasau e alla sebada, presenti anche qui in forme diverse. Di conseguenza, anche l’interesse è stato tanto. Magari, speriamo per il futuro in un maggiore aiuto istituzionale”.

Is Mellus in giro per il mondo. Già, perché per l’azienda di Caddeo non c’è solo Dubai e gli obiettivi sono sempre ambiziosi. “Noi siamo presenti anche in Giappone, a Osaka, dove però, causa Covid-19, la piattaforma è stata messa in pausa e speriamo in una ripresa. Progetti per i futuro? Siamo pronti ad aprire nella nostra Cagliari, con il portale online, e siamo in attesa di poter aprire a San Paolo del Brasile. Insomma, vogliamo consolidare la nostra Sardegna in Europa e arrivare nelle Americhe, precisamente a San Paolo del Brasile. L’Isola deve farsi conoscere e promuoversi”.

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