di ANTONIO ROMBI
Lunàdigas, il progetto dedicato alle donne che hanno scelto di non avere figli prosegue il suo percorso. Dal grande schermo all’Archivio Vivo. Un lungo itinerario che nel corso degli anni si è snodato tra proiezioni, festival nazionali e internazionali e la recente partecipazione a Torino alla Notte degli Archivi, evento clou di Archivissima manifestazione tra le più importanti del settore realizzata per conoscere raccontare e valorizzare le storie custodite nel patrimonio archivistico nazionale. (https://www.youtube.com/watch?v=w_pXZ-JeqKk).
Ora Nicoletta Nesler e MarilisaPiga si apprestano a proseguire con una nuova tappa nell’isola, il ciclo di presentazioni programmate per illustrare in tutta la sua complessità e importanza il loro progetto. Per questo nuovo incontro con l’Archivio Vivo e a margine la proiezione del lungometraggio, “Lunàdigas ovvero delle donne senza figli” approdano per la prima volta davanti al pubblico di Nuoro. Alla presenza delle autrici e in concomitanza con il vernissage delle artiste sarde Giusy Calia e Josephine Sassu, organizzato in collaborazione con l’Associazione Manca Spazio, l’appuntamento è in programma sabato 25 giugno alle ore 21, in Piazza del Rosario a Nuoro.
Il progetto Lunàdigas, frutto di una brillante intuizione delle registe Nicoletta Nesler e MarilisaPiga con il quale si ripropongono di esplorare l’universo dei sentimenti e le emozioni delle donne di fronte alla scelta della maternità, muove i primi passi intorno al 2008, prendendo in prestito dal linguaggio agro pastorale sardo il termine Lunàdigas che indica nel gregge le pecore che non figliano. Marilisa Piga e Nicoletta Nesler capiscono subito che le centinaia di testimonianze raccolte rappresentano una preziosa miniera di sentimenti e emozioni molto private che per la prima volta le donne condividono pubblicamente.
Fin dalle prime apparizioni il film, “Lunàdigas, ovvero delle donne senza figli” suscita grande interesse sia per il tema inedito, sia per il modo ironico e allo stesso tempo profondo con il quale si raccontano le storie. Sebbene siano messe in scena vicende private, intime appare indubbio il valore universale della scelta della genitorialità e il personale dilemma tra maternità e non maternità. La partecipazione e l’interesse riscontrato ai Festival Internazionali del Cinema, oltre a superare i confini nazionali spingono le autrici sulla necessità di estendere a ogni latitudine la ricerca, esplorando non solo il panorama femminile ma anche quello il maschile, a proposito della maternità e della paternità.
Dal 2019 all’interno del sito www.lunadigas.com, prende forma l’Archivio storie vere raccontate in prima persona, testimonianze integrali da esplorare, riflessioni di persone di età, professione, estrazione sociale, grado di istruzione differenti in un continuo confronto tra esperienze vissute in Italia e quelle vissute in altri Paesi.
Questo primo inedito archivio audiovisivo rappresenta uno spazio di condivisione e costruzione della memoria collettiva, sul tema maternità e paternità, vissuta, non vissuta, desiderata, sfumata. Si propone come un importante strumento che colma l’insufficiente bibliografia sulla condizione delle donne e degli uomini senza figli e il vuoto di letteratura, ricerca sociale, psicologica e antropologica sul tema della genitorialità come scelta libera dell’individuo. Allo stato attuale nell’Archivio sono state catalogate più di 70 testimonianze su oltre 500 raccolte.
Strumento di studio e consultazione, l’Archivio Vivo rappresenta un unicum per il tema trattato per il formato audiovisivo delle testimonianze rese accessibili e di facile consultazione grazie all’applicazione di standard archivistici professionali. Inoltre tutte le testimonianze sono trascritte e tradotte in italiano e in inglese, per garantire la consultazione non solo in Italia ma anche all’estero, e ancora catalogate e sottotitolate in italiano e in inglese per il pubblico delle persone sorde.
Per curare al meglio questo prezioso progetto le due registe hanno costituito una squadra di professioniste culturali: la progettista e archivista Silvia Moretti figura chiave coadiuvata dall’antropolga e archivista Roberta Colangelo che si occupano della gestione , dell’ordinamento e della catalogazione di tutte le testimonianze; Daniela Travaglini, linguista che cura la traduzione in inglese e i sottotitoli di tutto il materiale e del sito web; l’operatrice culturale Giusy Salvio, che segue la gestione social e redazione dei contenuti per il sito; l’autrice Claudia Mazzilli, recensisce libri e articoli che seleziona per il sito lunadigas.com.
Il progetto Archivio Vivo di Lunàdigas si avvale del patrocinio della Fondazione di Sardegna.