di CARMEN SALIS
Presentato a Cagliari, presso l’Hostel Marina, la prima raccolta di poesie di Sara Lepori, Lepo-esie (Ed.Amicolibro). Poesia incisiva e diretta, che obbliga a pensare e interpretare, perché l’autrice incastrando le sue emozioni nel testo, ha reso visibili le nostre, alleggerendone il peso ma non l’importanza.
Sara, un piccolo gioiello, dove immagini e parole suonano all’unisono. La poesia è arte e come tale non è mai sola. La parola è musica, colore, danza, maschera; è una fotografia o meglio un’istantanea di cervello e cuore assieme. Ha una forza significativa ma al contempo una delicatezza innata. Rispecchia in qualche modo la mia idea dell’uomo: non siamo caratterizzati da un solo aspetto, da una sola indole, da un solo interesse, siamo esseri multicolori. Allo stesso modo considero l’arte, le varie forme hanno un grande denominatore comune, ovvero la libertà d’essere. In seno a questo senso di libertà, alle parole e alle immagini basterà pochissimo per sposarsi fra loro raggiungendo il culmine della loro massima espressione.
La poesia non si incontra per caso. La poesia è come il primo vero bacio. E quindi non si incontra per caso perché alla fine ci si sceglie, ma soprattutto rimane. La poesia aleggia e cura, per me perlomeno è stato ed è così. Scrivere poesie per me è un percorso nel quale mi prendo per mano, mi tengo e mi libero. Diventa in qualche modo una forma d’amore per se stessi. Ho avuto la fortuna di incontrare la scrittura fin dall’infanzia ma soprattutto di esplorarne le qualità: scrivere libera, connette, crea ponti che non avrebbero mai potuto essere costruiti in altra maniera se non a partire da carta e penna.
Le parole a volte fanno paura, con la poesia si può dire tutto? Le parole fanno paura perché hanno una forza immane, per questo sceglierle è un arduo compito alle volte. Una parola può fissarsi nell’anima, può scavare, può pungere e solleticare fino a smuovere emozioni che non pensavamo neanche di poter provare. Ecco perché a volte fanno paura, non mollano la presa fino a quando non ci specchiamo sinceramente in loro. Al contempo però la loro bellezza sta nella possibilità: in particolare con la poesia è possibile dire tutto. La poesia è un mondo aperto che permette di dire finalmente tutto nella forma più vicina al nostro animo, è un po’ come ballare: pur ascoltando la stessa musica, sarà il nostro corpo a scegliere liberamente come muoversi coordinando a proprio piacimento mente, fisico e cuore. La poesia è sollievo.
Scrivere per rileggersi o per farsi leggere? Scrivere per rileggersi fra le proprie parole scritte e le proprie parole lette dagli occhi e dal cuore degli altri. Forse mai come oggi mi rendo conto di come la poesia sia uno specchio, di come mi metta a nudo ma mi culli nella trasparenza. Il bello è la magia del sentirsi finalmente vivi in questa nuotata fra le emozioni buie e luminose, dove finalmente sembra esserci spazio per tutto.
La scrittura è possibilità, è volare senza avere le ali, volare pur avendo paura, volare con la consapevolezza che si può cadere ma che quella caduta non sarà mai un fallimento bensì una pazzesca esperienza di vita.
Se dovessi descrivere il tuo libro con un aggettivo? Lo definirei “esplorativo”. È la raccolta di un viaggio, quello emotivo, quello interiore ma anche fisico. Ho scritto in casa, al mare, su un aereo, in città diverse dalla mia nativa; per questo lo ricollego a un viaggio emozionale che mi ha permesso di esplorare in primo luogo me stessa, di mettermi a nudo davanti alle parole e insieme a esse, spaziando emotivamente dai periodi più luminosi a quelli più tormentati. È un cammino di riflessioni che hanno preso il coraggio di esporsi al mondo, regalandosi.
Questo lunedì non è finito
e le sorprese continuano ancora!
Grazie Carmen Salis Oppure Carmé
per questo confronto sulla poesia
e grazie a chi divulga in varie forme
la mia voce.
Le parole possono diventare ali 🎈
È un faccia a faccia con “Lepo_esie”. Pronti?
Buona lettura 🌱