di PAOLO ATZORI
Venerdì 6 maggio a Stoccarda, nella Kleinen Kursaal Bad Cannstatt, in Königsplatz 1, organizzata dal circolo Sardo “Su Nuraghe”, in collaborazione con la Federazione dei Circoli Sardi in Germania, e con il patrocinio dell’Assessorato del Lavoro della Regione Sardegna ci sarà una serata musicale in omaggio a Maria Carta.
La serata, è organizzata in collaborazione con la Fondazione Maria Carta, l’associazione Beranu di Balingen e l’Istituto Italiano della Cultura di Stoccarda.
Alla serata sono invitati i rappresentanti istituzionali italiane e locali.
Dopo i saluti del presidente del circolo “Su Nuraghe” Francesco Pistis, è prevista la proiezione di un filmato sulla vita di Maria Carta a cui seguirà l’esibizione dei vari artisti guidata da Giacomo Serreli che accompagna il presidente della Fondazione Maria Carta, Leonardo Marras.
Alle 19,30 si esibiranno i Tenone Populu Sardu di Oliena (con ‘Oghe: Antonio Putzu, Basciu: Luca Atzori, Mesu ‘Oghe: Giuseppe Massaiu, Contra: Carmelo Puligheddu); alle 19,45 Sandra Ligas Quartett (Sandra Ligas canto, Massimo Perra fisarmonica e percussioni, Daniele Cuccu alla chitarra, Jörg Neubert al violino); alle 20,10 Fantafolk Duo (Andrea Pisu Launeddas) e Vanni Masala, organetto diatonico; concluderà il Trio Sciampitta con Mauro Fiore, Paolo Tambaro e Alberto Piludu.
Il “Coro a tenore” sardo è un antico canto polifonico le cui origini sono oscure. Questo canto corale è caratteristico delle zone della Sardegna centrale ed è eseguito da un coro di soli quattro uomini: il solista sa’oghe intona il canto e coinvolge gli altri tre cantanti; su Basciu e sa Contra hanno un suono gutturale; sa Mesu ‘oghe completa l’armonia del ritornello. Questo canto è inseparabile dal mondo dei pastori sardi. Le voci dei quattro tenori evocano i suoni della natura, dal ruggito delle mucche alle pecore che si bloccano allo scroscio del vento. Dal 2005 il “Coro a tenore” è riconosciuto dall’Unesco come patrimonio immateriale dell’umanità.
Il “Coro a tenore Populu Sardu” si è formato nel 1990. Ha presto avuto un grande successo, che si è riflesso anche in spettacoli internazionali, ad esempio nel 2015 a Chicago e Dublino e nel 2019 in Slovacchia.
Sandra Ligas accompagna i suoi ascoltatori in un viaggio musicale attraverso il passato e il presente della Sardegna. Il suo vasto repertorio spazia da canti mariani del Medioevo a romantiche canzoni d’amore fino a composizioni contemporanee (proprie). Nelle loro canzoni, le influenze musicali tradizionali e moderne si mescolano e creano il proprio suono intenso.
Sandra è originaria di Elmas.
Durante la sua carriera ha pubblicato diversi dischi e collaborato con noti artisti come Andrea Parodi e Al di Meola. Ha preso parte a numerosi festival e concerti, che l’hanno portata non solo in Sardegna e in Italia, ma anche in molti paesi europei, Argentina, Stati Uniti e Giappone.
Sciampitta è un termine intraducibile e denota un ballo tipico di alcuni paesi del sud Sardegna, accompagnato dai suoni delle launeddas o della fisarmonica.
Con questo ballo, gli uomini mostrano le loro abilità e cercano di conquistare il cuore della donna che amano. I ballerini competono tra loro eseguendo movimenti del piede molto veloci o eseguendo acrobazie in cui continuano a ballare a testa in giù. In questa fase il ballerino è sorretto dalle braccia di altri due ballerini.
Sarà eseguito dal Trio Sciampitta, composto da Mauro Fiore e Paolo Tambaro del gruppo di balli popolari “Su Masu” di Elmas e Alberto Piludu del gruppo di balli popolari “Città di Cagliari Villanova”.
Fantafolk con Andrea Pisu (Launeddas) e Vanni Masala (fisarmonica diatonica) sono maestri del loro strumento. Sono apprezzati per il loro virtuosismo e hanno imparato a fondo il repertorio tradizionale sardo. Ma non solo.
Da qualche anno, infatti, hanno intrapreso un percorso sperimentale, aprendosi a diverse influenze esterne a partire dagli schemi ritmici delle danze sarde, creando una musica unica e dal forte carattere personale.
Nel corso della loro carriera, i Fantafolk hanno vinto numerosi premi. Il Masala Pisu Duo non solo pubblica le proprie produzioni musicali originali, ma collabora anche con musicisti e orchestre di fama mondiale.
Oltre i confini dell’isola, da anni godono di grande popolarità in diverse parti del mondo, come Germania, Tailandia, Malta, Irlanda, Russia, Bosnia, Spagna e Francia, Argentina, ecc.
La serata proseguirà nei locali del circolo con un evento enogastronomico con prodotti sardi.
Ottima iniziativa per ricordare una grande artista come la compianta Maria Carta.
Peccato che nel bellisssimo programma non sia stato riservato uno spazio al cosiddetto “cantua a chiterra” del quale Maria Carta era la vera specialista. Era incomparabile nel canto in Re, Nuoresa, Muttos, Gallurese, Corsicana e dilcis in fundo “SA DISPERADA” che faceva emozionare anche l’ascoltatore più esigente.
Eppure ci sono bravi cantanti e chitarristi logudoresi, del Meilogu e della Gallura che avrebbero arricchito ulteriormente la splendida giornata musicale.
D’accordo con te, il programma della serata è stato scelto dalla Fondazione Maria Carta che si troverà nei pressi di Stoccarda in quei giorni per un’altro evento e per noi circolo sardo di Stoccarda Su Nuraghe non avendo i fondi necessari è un’occasione d’oro.